da www.indymedia.ch/it/
Riassunto info mexico

Mentre liberano 4 compagni di Oaxaca, ieri pomeriggio durante la marcia motorizzata che partiva da Città del Messico per raggiungere il presidio di fronte al carcere di Santiaguito per commemorare l'anno della repressione di Atenco e per portare la solidarietà ai/alle detenuti/e (e a chi resiste tra freddo e un po' di disillusione da oltre un anno al planton), si è appresa la notizia che Ignacio del Valle Medina, Felipe Alvarez Hernández eHéctor Galindo Gochicua, dirigenti del Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT) di San Salvador Atenco, sono stati condannati a 67 anni e sei mesi di prigione ognuno, per sequestro di due funzionari di polizia durante la mobilitazione dello scorso anno in difesa dei floricoltori di Texcoco che si battevano contro la costruzione di un Wal Mart che andava a espropriargli le loro terre.

Reazioni di rabbia e sconcerto di fronte alla pesante condanna, segnale evidente di una vendetta dello stato verso coloro che avevano impedito la costruzione delmega aeroporto di Atenco/Città del Messico nel 2002! Minaccia di condanna uguali per i tre militanti clandestini America del Valle (figlia di Ignacio), Adan Espinoza [vedi l'interviste dopo l'incontro dei popoli di Oventik e l'articolo "Il nopal clandestino, simbolo di resistenza messicana!"] e Bernardino Cruz.

Si parla attualmente di almeno 500 prigionieri politici in Messicomolti dei quali dimenticati da anni nelle carceri di massima sicurezza [leggi l'articolo di Bellinghausen: Cresce a "livelli storici" il numero dei prigionieri politici e di coscienza].

Il Sup Marcos reagendo alla notizia dal planton di Santiaguito annuncia che "molto prima che ciò possa avvenire le carceri di Altiplano, Santiaguito, El Molino de las Flores e di tutto il paese si apriranno e tutti/e i/le detenuti/e, sia quelli/e politici sia quelli/e comuni/e saranno liberati/e.

Le carceri resteranno aperte solo un po' di tempo in più per permettere l'entrata diEnrique Peña Nieto, Vicente Fox, Eduardo Medina Mora e di tutta questa bolas decabrones".

Sembra che il clima politico si stia facendo sempre più forte anche dopo le minacce ricevute da alcuni comandanti zapatisti in viaggio verso il nord del paese a cui lo stesso Marcos "chiedeva" al governo messicano di "rendere nota la strategia di repressione che tocca/toccherà l'Altra Campagna e se il governo federale ha deciso di chiudere anche questa via civile decidendo per la ripresa della guerra nel sudest messicano, noi siamo pronti a una cosa o all’altra" [vedi: Il Governo messicano ostacola la pace con l'EZLN].

Ricordiamo che in Messico dall'inizio dell'anno più di 800 persone sono morte a causa di conflitti legati al narcotraffico e per questioni politiche. Oggi l'EZLN lancia la proposta di costruire un forum contro la repressione, scagliandosi pure contro i tre maggiori partiti politici (PRD, PAN e PRI) colpevoli allo stesso modo di violare i diritti umani.

Oltre alla marcia di solidarietà del primo di maggio messicano, varie lettere ed appelli di solidarietà sono giunti da tutto il mondo in questi giorni per la liberazione dei presos politicos e per chiedere giustizia e libertà per Atenco e Oaxaca [appello dei gruppi italiani - foto della marcia-carovana al planton di Santuaguito.

(a cura di afroditea...)

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