La Jornada - giovedì 30 novembre 2006
Aggiornamento Oaxaca

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Senza resistenza, cade la barricata dell'APPO in Cinco Señores

Pagina Politica

Chiudono l'accerchiamento intorno ai dirigenti dell'APPO, consegnano Radio Universidad

L'alba e la solitudine hanno reso possibile che senza scontri venisse smantellata l'emblematica barricata di Cinco Señores, trincea che proteggeva l'ultimo bastione dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) e questo fatto, secondo i suoi dirigenti, ha collocato in "un momento critico e decisivo" l'organizzazione, di fronte all'attacco governativo, visto "che manca solo più che i dirigenti visibili siano arrestati".

I popoli indigeni insistono sulle dimissioni di Ulises Ruiz

Nel conflitto di Oaxaca "la parte critica è risolta" - afferma Abascal

Chiarimento del governo cubano

I detenuti in Nayarit"sono isolati e crediamo che li stiano torturando"

Agenti della Segreteria di Sicurezza Pubblica federali armati con fucili automatici AR-15 impedivano questa mattina l'accesso alla strada che conduce al centro di reinserimento sociale El Rincón, dove si trovano da lunedì mattina 141 persone accusate di appartenere all'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO).

Insiste il governo nayarita che siano trasferiti in un'altra prigione

Documentano le sistematiche violazioni dei diritti umani a Oaxaca

La Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani (Limeddh) ha reso pubblica ieri una serie di testimonianze che rivelano il clima di violazioni sistematiche delle garanzie di base nella città di Oaxaca, dall'entrata della Polizia Federale Preventiva (PFP), con la scusa che "arrivava per ristabilire l'ordine e facilitare il libero transito", ma ciò che ha ottenuto è incrementare le denunce per abusi, detenzioni arbitrarie, tortura e sequestri.

Marcia dell'APPO per denunciare la brutale repressione contro gli oaxaqueñi

Membri dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) nel Distretto Federale hanno marciato dall'Angel de La Indipendencia allo Zócalo della Città del Messico per denunciare che i governi locale e federale hanno rotto il quadro costituzionale per imporre una "brutale repressione" nel loro stato e sottolineare che le misure applicate sono un "saggio" di ciò che il governo di Felipe Calderón pensa di fare su scala nazionale.

Sorge un potere distinto: Bañuelos

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

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