LA JORNADA - MARTEDÌ 30 OTTOBRE 2001

Municipi autonomi segnalano componenti dell'Orcao come aggressori

Denunciano la distruzione di uno spaccio comunitario zapatista

Bloccano col filo spinato l'accesso alla comunità Moisés Gandhi

HERMANN BELLINGHAUSEN, ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL - INVIATO E CORRISPONDENTI

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 29 ottobre - Ieri nel pomeriggio è stato attaccato e semidistrutto lo spaccio comunitario di sette municipi zapatisti, da parte di membri dell'Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao), di filiazione perredista. Sono stati pure picchiati e minacciati i lavoratori e più tardi è successo lo stesso a vari abitanti di Moisés Gandhi ed ai membri dell'Accampamento Civile per la Pace.

Oggi lo spaccio è stato svuotato dagli stessi componenti dell'Orcao, però le donne zapatiste sono riuscite a recuperare l'installazione. Fino a notte la tensione è continuata ed i due gruppi proseguivano in lotta.

Alle 18 di ieri gli aggressori, con alla testa i loro dirigenti Nicolás López Gómez e Juan Vásquez López, "hanno chiuso" con catena e lucchetto lo spaccio in disputa. Verso le 21, gli attaccanti hanno bloccato con filo spinato l'accesso alla comunità Moisés Gandhi e sono rimasti lì assediando il villaggio per varie ore, appoggiati dalla polizia statale.

Tutti questi fatti hanno avuto luogo nel crocevia di Cuxuljá, lungo la strada San Cristóbal - Ocosingo.

In un comunicato congiunto, i municipi in ribellione 17 de Noviembre, Lucio Cabañas, Olga Isabel, Miguel Hidalgo, Primero de Enero, Vicente Guerrero e Ernesto Che Guevara hanno denunciato oggi che un gruppo di contadini dell'Orcoa, alcuni in stato di ubriachezza, hanno distrutto il murales dello spaccio Nuevo Almanecer del Arco Iris, hanno tagliato l'energia elettrica ed hanno bruciato parte dell'immobile. Per lo meno 20 degli aggressori sono stati identificati con sicurezza nella denuncia presentata dagli zapatisti.

Nel pomeriggio di domenica, gli orcaisti hanno tentato di sequestrare un membro dell'accampamento civile, che hanno picchiato ed hanno liberato solo dietro la richiesta pacifica delle autorità della comunità Moisés Gandhi (ubicata a un chilometro da lì). "Questo è stato il momento di cui hanno approfittato gli aggressori per picchiare i compagni", riferisce il comunicato congiunto.

"La gente di Orcao ha iniziato a circondare ed a attaccare verbalmente e con colpi i compagni di Moisés Gandhi".

Il comunicato aggiunge: "quando si sono ritirati i compagni di Moisés Gandhi, sono passati da lì agenti della Sicurezza Pubblica, e nonostante vedessero la disputa, senza far niente si sono messi a chiacchierare con coloro che stavano aggredendo".

Alle 21 e 30, nel momento in cui i rappresentanti di Moisés Gandhi si disponevano ad uscire per presentare alle organizzazioni che difendono i diritti umani la denuncia e le foto prese, "la gente di Orcao ha chiuso il passaggio collocando filo spinato tra l'incrocio di Cuxuljá e la strada battuta che dà accesso alla comunità, impedendo così l'entrata e l'uscita, il libero transito dei compagni".

Verso l'una di notte, la polizia statale è tornata al crocevia di Cuxuljá ed ha "pattugliato e assistito alla provocazione degli aggressori".

I denuncianti segnalano in special modo Joaquín López Gómez, maestro della comunità di Cuxuljá, come responsabile dell'organizzazione di questo e d'altri attacchi precedenti contro gli zapatisti.

Secondo precedenti denunce, Joaquín López si vanta pubblicamente "che riceve più denaro dal governo per sorvegliare l'entrata e l'uscita da Moisés Gandhi che come maestro nella sua comunità".

Questo stesso insegnate "sta a capo di tutti gli atti di provocazione e di violenza", assicurano i civili zapatisti.

La Orcao da parte sua afferma che il terreno dove si trova lo spaccio appartiene alla sua organizzazione.

"Chiediamo alla gente ed ai dirigenti di Orcao che se davvero sono un'organizzazione indipendente rispettino il nostro lavoro degno, dato che non è la prima volta che provocano e vigilano coloro che entrano o se ne vanno dalla comunità di Moisés Gandhi. Inoltre, diamo la responsabilità al governo del fatto che permette che succedano questi fatti, dato che la Sicurezza Pubblica ha appoggiato il gruppo che ci ha provocato e di fronte a questi fatti non ha fatto niente per evitarli".

A questa denuncia, i municipi autonomi aggiungono che il 24 ottobre abitanti della vicina comunità di Abasolo hanno visto passare per la loro località circa 50 persone armate che si sono dirette in direzione della vallata di Moisés Gandhi, portando zaini e impermeabili di colore blu. "Non è la prima volta che questo succede; li hanno visto passare per la comunità e prendere un trasporto pubblico".

Si erano udite voci che oggi sarebbe arrivata ad Abasolo Martha Sahagún per inaugurare il centro della micro-regione in quella comunità.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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