BOLLETTINO "CHIAPAS AL DIA" N. 245

CIEPAC - CHIAPAS, MESSICO

(30 maggio 2001)

PIANO PUEBLA PANAMA (quarta parte)

ANALISI DEL CAPITOLO

MESSICO: REGIONE SUD SUDEST

Nelle conversazioni tra il presidente messicano Vicente Fox e quello statunitense George Bush, il Piano Puebla Panama (PPP) è stato un argomento di discussione prioritario. Per gli Stati Uniti, la regione del PPP è strategica in termini geopolitici, geo-economici e geo-militari.

Le Risorse Naturali

Nella regione Sud Sudest sono presenti una grande varietà di tipi di terreni ed una grande biodiversità, abbondanza di acqua e fiumi importanti, una costa estesa e molto importante, notevoli estensioni di boschi e selve, importanti giacimenti di idrocarburi e minerali metallici e non metallici; la regione ospita un numero importante di riserve naturali e presenta una grande varietà di climi, di regioni geografiche e di terreni. Secondo l'analisi ufficiale del PPP le comunità rurali povere integrano le loro scarse entrate intensificando l'uso delle risorse naturali di propria competenza o emigrano verso le città. Poiché l'aumento dei salari, la maggiore spesa sociale e la trasformazione del campesino e del povero in un protagonista competitivo sul mercato non sono gli obiettivi della politica economica neoliberista, le possibilità per il governo sono:

  1. non garantirgli l'accesso Costituzionale alle risorse naturali (rifiuto della Legge Cocopa),

  2. privatizzare le risorse naturali,

  3. escludere la popolazione povera dalle risorse strategiche cacciandola in direzione dei centri di sviluppo delle maquiladoras o in funzione dell'esportazione agricola a sostegno del modello economico di cui beneficia il grande capitale finanziario.

Il documento ufficiale non dice che nella zona che va da Panama a Puebla si concentrano i più importanti progetti di biopirateria ed il Corridoio Biologico Mesoamericano promosso dalla Banca Mondiale (consultare www.ciepac.org/biodiversidad) e dichiara che lo stato del Chiapas è un interessante campo sperimentale di biogenetica e biodiversità per le imprese. Non parla del milione e 879 ettari della Selva Lacandona altamente militarizzati in cui si trovano il comando dell'EZLN, più del 50% delle specie messicane di piante tropicali, 355 specie di piante, 345 specie di uccelli e 114 di mammiferi, il 25% di acqua di superficie del paese. Il Chiapas produce il 45% dell'energia idroelettrica del Messico e da anni si vogliono realizzare più di 70 centrali idroelettriche nello stato. Ma il problema per il capitale transnazionale è quello di sempre: queste terre non gli appartengono, appartengono ai poveri, agli indigeni. Quindi, petrolio, acqua, energia elettrica e biodiversità saranno le risorse strategiche che i poteri finanziari si disputeranno fino a generare guerre e conflitti mondiali. Di conseguenza, dalla petrol-militarizzazione delle regioni e dalla petrol-politica, si passa alla bio-politica ed alla bio-militarizzazione, all'idro-politica e idro-militarizzazione e dalla elettro-politica all'elettro-militarizzazione.

L'abbondanza delle risorse naturali nel Sud Sudest è caratterizzata dalla concentrazione dei più grandi e meno sfruttati corsi d'acqua del paese; dalla presenza di importanti affluenti e dalla caduta di circa l'80% delle precipitazioni pluviali del paese con una media al di sopra di quella nazionale, in particolare in Tabasco, Chiapas, Oaxaca e Veracruz. Per questo è particolarmente ricca di fiumi e sorgenti. Eppure, la maggior parte dei suoi fiumi non sono navigabili, o lo sono in parte ed in alcuni periodi dell'anno. Parte dei suoi bacini presentano già elevati livelli di inquinamento. I grandi impianti idroelettrici del paese (Angostura, Chicoasen, Mal Paso) sono localizzati nel Sud Sudest dove, contraddittoriamente, è minore la percentuale di case fornite di energia elettrica. Nel caso del Chiapas, privatizzando il settore elettrico, le imprese multinazionali eliminerebbero gli aiuti alle abitazioni povere e si scontrerebbero con la resistenza civile alla richiesta di pagamento dell'energia elettrica che da molti anni non avviene nello stato.

Nel Sud Sudest si trova il 70% della biodiversità del paese. Oaxaca, Chiapas, Veracruz e Guerrero occupano i primi quattro posti nella classifica e Puebla il sesto. Nella regione si trova anche la metà della fauna protetta dalla legge messicana e dai trattati internazionali ed il 60% della flora endemica e protetta dalle istanze citate. Più del 50% della superficie della regione è coperta da selve alte e medie. Oaxaca, Chiapas, Veracruz e Guerrero sono i quattro stati con maggiore biodiversità e ricchezza di specie animali e vegetali della regione.

Il Sud Sudest possiede il 25,2% della superficie forestale del paese. Quintana Roo, Campeche, Guerrero e Oaxaca sono gli unici i cui boschi ricoprono più del 50% del proprio territorio. Solo Chiapas e Yucatan sono in testa alla media nazionale. Nella regione del Sudest si trova ciò che rimane della Selva Tropicale Piovosa che dal 1950 è stata distrutta per il 90% della sua potenziale superficie e sopravvive precariamente in alcune zone di Puebla (Zona Totonaca e Sierra Negra), Veracruz (Cordoba, Omealca, Motzorongo, Los Tuxtlas e Uxpanapa), Oaxaca (Mazateca, Chinanteca, Mixe e Chimalapas) e Chiapas (Regione Nord, Palenque, Selva Lacandona e Soconusco). Gli stati che sono adatti alla riforestazione sono Quintana Roo (86%) e Yucatan (73%). Ad eccezione di Campeche (65%), le altre entità che sono al di sotto della media nazionale (56%) sono Oaxaca (55%), Guerrero (53%), Chiapas (39%), Puebla (29%), Veracruz (24%) e Tabasco (21%).

La qualità attuale delle risorse naturali è riassunta nell'indicatore "Qualità Ecologica delle Risorse Naturali" che prende in considerazione le condizioni di erosione dei terreni, lo stato attuale della vegetazione, l'allevamento intensivo e la qualità delle acque di superficie e sotterranee. La regione Sud Sudest possiede l'11,9% del totale nazionale di superficie di elevata qualità ecologica ed il 5% di quella a bassa qualità ecologica del paese. Sei dei nove stati della regione presentano più del 30% della loro superficie ad alta e molto alta qualità ecologica: Quintana Roo (90,9%), Campeche (77,5%), Guerrero (54,5%), Oaxaca (50,5%), Yucatan (44,8%) e Chiapas (43,5%). Gli stati della regione che presentano cattiva qualità ecologica sono Puebla (52,5%), Tabasco (40%) e Veracruz (28%).

La deforestazione è dovuta alla pratica dell'allevamento intensivo praticato in quasi tutta la regione. Nel 1997 il Sud Sudest forniva il 22% dei capi di bovini macellati nel paese, il 26% di ovini ed il 30% di suini. Le specie più minacciate di estinzione sono i grandi predatori e gli erbivori (giaguaro, tapiro, alcune specie di scoiattoli, gatto panterino, puma, aquila reale); le specie ornamentali come i grandi pappagalli (are), i pappagallini, ecc. e le specie che nonostante siano protette sono cacciate di frodo (quetzal, pavone). La percentuale delle categorie ad elevata e molto elevata fragilità è di poco oltre l'80% del territorio nazionale. Gli stati che presentano i più elevati livelli di fragilità sono Quintana Roo (88%) e Campeche (61%). Solo Veracruz possiede una vasta porzione della sua superficie a fragilità media (43%).

Economia

La regione forniva (1999) il 18,1% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale. Veracruz e Puebla producono insieme il 45% del PIL della regione, perciò il PIL complessivo del resto degli stati non arriva al 10% del totale nazionale. Il PIL pro capite di quasi tutti gli stati della regione si è mantenuto al di sotto della media nazionale. La partecipazione del settore primario al PIL totale è sempre stato maggiore rispetto al livello nazionale. Oaxaca (13,45%) e Chiapas (11,74%) mostrano una maggiore specializzazione statale nelle attività primarie; a differenza di Quintana Roo (per lo sviluppo turistico) e Campeche, Yucatan e Puebla. All'interno della regione, Campeche e Puebla si distinguono per il grado di specializzazione nel settore secondario. Quintana Roo e Guerrero presentano il più basso livello di industrializzazione.

La partecipazione del Sud Sudest nella produzione manifatturiera rispetto al PIL nazionale è molto bassa ed è diminuita dall'entrata in vigore del Trattato di Libero Commercio con l'America del Nord (TLCAN). La produzione manifatturiera è molto legata alle attività primarie e mostra evidenti progressi nei settori degli alimentari e delle bibite, prodotti metallici e tessili. Quintana Roo (92,59%) e Guerrero (77,53%) presentano il maggior grado di specializzazione nel settore terziario, in particolare nelle attività turistiche. In Campeche predomina il settore secondario legato all'industria petrolchimica; lo stesso avviene a Puebla. In Quintana Roo e Guerrero predomina il settore terziario del turismo in cui si distinguono Acapulco e Cancun. Puebla rappresenta più del 40% del PIL della regione e Veracruz quasi l'altro 30% concentrando insieme più del 70% del PIL regionale manifatturiero. Campeche, Quintana Roo, Chiapas e Guerrero ne forniscono insieme solo il 9,3%. D'altra parte, il peso dei prodotti alimentari nel PIL della regione è molto elevato raggiungendo oltre il 37% seguito dal settore meccanico (24,6%) e chimico (13,2%). Questi tre settori, insieme con il tessile (8% del totale) raggruppano quindi l'83% delle attività industriali della regione.

Il Sud Sudest può contare sulle risorse della pesca (gamberi ed altre specie in Campeche e Chiapas) e terre adatte alla coltivazione di generi tropicali (banane, caffè e canna da zucchero). Ciononostante, il suo contributo al PIL agricolo, forestale e della pesca è relativamente basso. La percentuale della superficie sfruttabile della regione in cui si utilizzano trattori è quasi la metà della media nazionale (65,2%). Qualcosa di simile avviene nell'utilizzo di sementi arricchite. Inoltre, quasi il 67% delle terre seminate della regione è dedicato alla coltivazione di mais che il mercato vuole eliminare a favore di coltivazioni da esportare. In particolare, Chiapas, Guerrero e Oaxaca sono stati eminentemente ad agricoltura stagionale, basata su unità produttive poco automatizzate e di scarsa estensione, finalizzata in parte sull'autoconsumo. Il settore primario (agricolo e pastorizio, silvicolo e della pesca) assorbe il 40% dell'occupazione regionale, in contrasto con il 18% del resto del paese. Inoltre, del totale del credito rilasciato dalle banche commerciali del paese (1999), solo il 6,3% è stato destinato al Sud Sudest da dove le banche commerciali hanno ottenuto solo il 7,8% del risparmio nazionale. Il credito rilasciato procapite è stato quasi la sesta parte della media rilasciata ad altri stati al di fuori della regione.

Popolazione Economicamente Attiva (PEA)

La crescita della PEA è superiore a quella della popolazione. Dei 43,3 milioni di PEA in Messico (anno 2000) il 27,2% abita nella regione Sud Sudest. Il tasso di partecipazione della PEA nella regione è del 50%, come la media nazionale, anche se in Guerrero, Tabasco e Oaxaca il tasso di partecipazione è minore, con valori tra il 45 ed il 49,2%. Per offrire occupazione a chi si presenta sul mercato del lavoro, nei prossimi 5 anni dovrebbero essere creati nella regione Sud Sudest 330 mila nuovi posti di lavoro l'anno adeguatamente remunerati. Eppure, nei primi quattro mesi del governo di Vicente Fox, in tutto il paese si sono persi oltre 255 mila posti di lavoro senza considerare il settore burocratico.

Il prodotto agricolo e pastorizio per persona occupata nella regione, è solo poco più della metà della media nazionale, che riflette l'esistenza di un ampio gruppo di produttori con entrate molto basse ed un'elevata presenza di agricoltura di sussistenza ed autoconsumo. L'occupazione della PEA in attività a basso valore aggiunto (come le primarie) limita la produttività pro capite. La PEA nel settore secondario della regione è il 18% del totale nazionale e riflette il basso grado di industrializzazione del Sud Sudest in cui poco più della metà di questa popolazione si concentra in Veracruz (30,8%) e Puebla (22,6%). Gli stati con minore partecipazione dei settori secondari della PEA totale sono Chiapas (11,5%), Quintana Roo (16,5%), Oaxaca (16,8%) e Guerrero (17,6%) a causa del mercato interno depresso, la mancanza di infrastrutture di comunicazione e trasporto e di infrastrutture produttive (energia elettrica, zone industriali), bassi livelli di formazione tecnologica e mancanza di incentivi appropriati per gli investimenti nel settore. La PEA nel settore terziario della regione rappresenta il 20,7% di quella nazionale. Quintana Roo è l'unico stato della regione in cui la PEA totale (62,6%) è superiore a quella nazionale (47,8%). Nel resto degli stati del Sud Sudest, la partecipazione del settore terziario nella PEA è inferiore alla media nazionale.

Il Sud Sudest è quello con la minore presenza di personale specializzato di tutta la Repubblica ed i suoi professionisti sono i peggio pagati rispetto alla media nazionale. Solo il 17,2% del personale specializzato del paese risiedeva nel Sud Sudest (sarebbe il 28% della popolazione). Il 52% si trovava in Veracruz (31,6%) e Puebla (21%). Il numero di personale specializzato ogni 10 mila abitanti nel Sud Sudest è al di sotto della media nazionale (233). Rispetto alla media nazionale, Chiapas, Oaxaca e Guerrero hanno meno del 50% di personale specializzato ogni 10 mila abitanti (88, 89 e 166 rispettivamente). In tutti gli stati della regione, ad eccezione di Quintana Roo e Tabasco, la percentuale di personale specializzato con entrate inferiori a due salari minimi, è più alta della media nazionale. All'altro estremo, in tutti gli stati della regione, ad eccezione di Quintana Roo, la percentuale di personale specializzato con entrate superiori a dieci salari minimi è inferiore alla media nazionale.

Agricoltura

Nel Sud Sudest si produce il 100% del cacao, dell'agave per il mezcal e del ricino; il 97% degli ananas; il 93% del caffè in chicco; il 91% di tejocote (frutto simile alla ciliegia); l'89% di mamey; l'83% della yuca alimentare; il 78% di papaya; il 74% di maradol e il 70% di roja. Il 75% del rafano, il 74% delle banane, il 73% dei pompelmi, il 71% della polpa di cocco, il 64% dei mandarini, il 61% del risone, il 57% delle arachidi, il 58% della canna da zucchero, il 55% dei manghi, il 52% delle arance e circa il 47% dei tamarindi.

Tra il 1960 ed il 1998, la superficie coltivata della regione è stata aumentata dell'80% raggiungendo nell'ultimo di questi anni 6,14 milioni di ettari, il 32,7% della superficie totale del paese coltivata di allora (18,8 milioni di ettari). Su questa superficie si sono prodotti 46,2 milioni di tonnellate di prodotti agricoli, il 33,6% della produzione totale nazionale (137,6 milioni di tonnellate). D'altra parte, il valore totale della produzione agricola della regione (1998) è stato di 41,9 milioni di pesos, il 26,9% del valore totale della produzione nazionale (155,9 mila milioni di peso). Questo significa che la regione produce coltivazioni di basso valore unitario commerciale rispetto alla media nazionale. La partecipazione dell'agricoltura di autoconsumo o di sussistenza è molto importante nella regione e la maggior parte dell'agricoltura è stagionale. In aggiunta, la mancanza di infrastrutture di trasporto adeguate, rende difficile l'accesso dei produttori della regione ai grandi mercati del paese (centro, occidente e nord), dove devono competere con produttori fisicamente più vicini a questi mercati. Questo, oltre alla mancanza di una forte industria agricola locale, li butta tra le braccia di intermediari che comperano a prezzi inferiori a quelli di mercato.

All'interno della regione, Veracruz e Chiapas rappresentavano nel 1998 il 45% della superficie totale coltivata (22,8 e 22,5%, rispettivamente). Oaxaca, Puebla e Guerrero li seguivano da vicino con poco più del 40% tutti insieme. Nella seconda metà del XX secolo, tra gli stati agricoli della regione, il Chiapas è stato quello che ha presentano un più alto tasso di crescita della sua superficie coltivata (tra il 1960 ed il 1998 si è moltiplicato di 2,5 volte; la superficie del Quintana Roo si è moltiplicata cinque volte in questo lasso di tempo, ma nel 1998 era appena di 100 mila ettari). D'altra parte, Veracruz e Yucatan hanno oggi una superficie coltivata inferiore a quella che possedevano nel 1950.

A livello nazionale il 26% della superficie coltivata corrisponde a terre irrigue ed il Sud Sudest possiede il 7,4% di queste nonostante l'80% delle piogge del paese cada in questa regione. Il 30% della superficie irrigata della regione appartiene a Puebla ed il 19% a Veracruz ed altrettanto a Oaxaca, che ne concentrano quasi il 70%. Guerrero e Chiapas ne aggiungono in parti quasi uguali l'altro 20% del totale. Nel 1998, del volume totale della produzione agricola della regione, il 52,7% spettava a Veracruz. L'altra terza parte, suddivisa in parti uguali. spettava insieme a Puebla. Oaxaca e Chiapas.

Nel 1998 lo stato con il maggior rendimento unitario è stato Veracruz con 17,4 tonnellate per ettaro, più del doppio del rendimento medio a livello nazionale. Yucatan, Guerrero e Chiapas presentavano rendimenti unitari al di sotto della media nazionale (2,1 - 2,7 e 3,4 tonnellate per ettaro). D'altra parte, il valore della produzione agricola della regione Sud Sudest praticamente si è quadruplicato nella seconda metà del XX secolo. La partecipazione della regione al valore della produzione agricola nazionale ha raggiunto nel 1998 il 26,9%. Del totale del valore della produzione agricola regionale, Veracruz, Oaxaca, Chiapas e Puebla si dividono quasi l'80% del totale regionale (rispettivamente con 30,7 - 17,5 - 17,2 e 14,2% del totale).

Tra le altre ricchezze che il PPP non cita, nel Sud Sudest si concentrano l'85% dei vivai registrati nel paese ed il 32% dei giardini botanici e la maggior parti di entrambi si trovano in Puebla. Inoltre nella regione è concentrato il 36% dell'offerta di alloggio del paese poiché proprio qui si trovano il 64,24% delle zone archeologiche sfruttate turisticamente in Messico (1996), anch'esse comprese nella lista dei monumenti storici da privatizzare. Quindi, 106 delle 165 (21 in Campeche, 16 in Yucatan, 15 in Veracruz, 13 in Oaxaca, 12 in Chiapas, 12 in Quintana Roo, 7 in Guerrero, 5 in Tabasco e 5 in Puebla). Come se non bastasse, tra Tabasco, Chiapas, Veracruz e Oaxaca la regione produce oro, argento, piombo, rame, zinco e bario, così come il 90% di zolfo del paese; il 97,24% del petrolio grezzo ed il 75% del gas. La regione fornisce il 35% del PIL dell'industria nazionale (escludendo petrolio e gas). Inoltre, solo il Chiapas produce più del 45% dell'energia idroelettrica del paese ed è dove esiste il minor numero di case fornite di energia elettrica.

Pesca

Nonostante i suoi lunghi litorali, salvo Puebla, tanto nel Golfo del Messico e del Caribe quanto nel Pacifico, la produzione derivante dalla pesca della regione Sud Sudest rappresenta appena il 23,7% di quella nazionale, concentrandosi principalmente in Veracruz (40% della produzione regionale). Tabasco e Campeche concentrano l'altro 33%. La bassa produzione di pescato è dovuta, tra le altre ragioni, alle poche infrastrutture industriali ed all'aver sacrificato il settore nei trattati di libero commercio.

Commercio estero

L'occupazione nel settore nazionale delle maquiladoras è aumentato del 10,3% annuale negli ultimi dieci anni, in contrasto con il 3,9% della media annuale. Il commercio estero della regione Sud Sudest fino ad ora è stato molto povero. Le esportazioni della regione (1999) hanno raggiunto solo il 5,7% delle esportazioni del paese e le importazioni appena il 3,2% del totale nazionale. Il commercio estero del Sud Sudest praticamente è concentrato a Puebla (83% delle esportazioni della regione ed il 66% delle importazioni).

Infrastrutture

La regione Sud Sudest presente una grave mancanza di infrastrutture fisiche anche se nel 1999 sono stati destinati alla regione il 40% degli investimenti pubblici federali, percentuale superiore a quella dovuta sulla base della sua partecipazione di popolazione nazionale (28%) o della sua superficie (25%). Nel Sud Sudest estese zone di Oaxaca e Guerrero sono totalmente prive di collegamento ferroviario. Il collegamento della costa del Chiapas con il resto della rete avviene indirettamente. Non esistono assi costieri nel nord del Golfo del Messico, il che si traduce nel fatto che tutti i carichi del Sudest e della Penisola dello Yucatan devono passare per il centro del paese per accedere al mercato degli Stati Uniti, inoltre, la strada Coatzacoalcos-Merida è di bassa priorità e presenta gravi problemi di manutenzione. Questo implica che il trasporto su ferrovia delle esportazioni provenienti dal Sudest verso gli Stati Uniti ed il Canada, deve portare il carico dal livello del mare fino ad oltre 2.500 metri, per riportarlo poi di nuovo al livello del mare.

Esistono assi costieri lungo il Pacifico ed il Golfo del Messico ed alcune vie di collegamento trasversali che mettono in comunicazione i porti dei due litorali. Eppure, la rete formata dagli assi stradali ad alta specificità continua a conservare sostanzialmente la sua struttura a raggio ed in ogni caso ad essere orientata attraverso corridoi nord-sud (come l'asse costiero di Sonora e Sinaloa). Non ci sono autostrade a quattro corsie nel nord del Golfo del Messico e neppure nel sud del Pacifico; nelle zone costiere della Penisola dello Yucatan e del sud del Golfo del Messico, queste strade non formano un asse integrato. L'assenza di assi costieri del nord del Golfo del Messico e del sud del Pacifico, obbliga le esportazioni del Sudest a passare dal centro del paese (aumentando i costi a causa dell'orografia della zona e del congestionamento), rende difficile l'utilizzo alternativo dei porti di Veracruz, Tampico e Altamira nel Golfo del Messico e di Manzanillo, Lazaro Cardenas e Salina Cruz nel Pacifico, limita il potenziale degli assi costieri del sud del Golfo del Messico e del Chiapas e lascia le coste di Guerrero e Oaxaca praticamente senza alternative di trasporto delle merci limitando lo sviluppo turistico di questi ultimi (Bahias de Huatulco è accessibile solo per via aerea e Puerto Angel, Puerto Escondido e Ixtapa vedono compromessi i vantaggi della loro relativa vicinanza all'autostrada Messico-Acapulco).

Della lunghezza delle strade (1999) del paese il 31,6% appartiene alla regione Sud Sudest, cifra leggermente superiore a quella che dovrebbe esserle assegnata in base alla sua partecipazione totale rispetto al territorio nazionale o alla popolazione del paese. Paradossalmente, il Chiapas è lo stato con la maggior lunghezza totale di strade (quasi il 20% su scala regionale). Lo seguono Veracruz e Oaxaca (con il 15% ognuno sulla lunghezza totale della regione). Quindi, la densità di strade nella regione in quasi tutti gli stati che la compongono (ad eccezione di Campeche e Quintana Roo) è superiore alla media nazionale, e in Tabasco e Yucatan in particolare, è il doppio. Nel Sud Sudest si trova il 35,4% della lunghezza totale di strade asfaltate del paese.

All'interno della regione il 30% delle strade asfaltate si trova in Veracruz e Yucatan (15% del totale in ognuno dei due stati). Chiapas, Guerrero, Oaxaca e Tabasco si dividono in parti quasi uguali l'altro 45%. La percentuale di strade asfaltate rispetto al totale è molto alta (il doppio della media nazionale che è del 31%) in Campeche e Yucatan (il primo raggiunge il 67%). Solo il Chiapas (22%) e Oaxaca (27%) presentano una minor percentuale di strade asfaltate rispetto alla media nazionale (32,8%). Tanto nel corridoio della costa del Pacifico quanto nel Golfo, esistono alcuni tratti già realizzati di autostrade a quattro o più corsie. Non esiste d'altro canto nessuna autostrada transistmica o che permetta una comunicazione agile tra la costa del Pacifico e quella del Golfo.

Il porto di Progreso in Yucatan non è provvisto di gru per sollevare container ed il suo terminal non è collegato alla ferrovia che arriva in città. Solo il porto di Salina Cruz è collegato all'autostrada costiera del Chiapas attraverso una strada a bassa specificità. In Chiapas, Porto Madero deve affrontare gravi problemi di fango (che obbligarono la sua chiusura nel 1996) dovendo quindi canalizzare le esportazione della zona attraverso Puerto Quetzal in Guatemala. Inoltre, per quanto riguarda l'offerta di servizi esistono strutture monopolistiche, il regolamento limita la competenza (particolarmente nel cabotaggio) ed i miglioramenti dell'infrastruttura portuaria dipendono dagli investimenti pubblici federali. L'inadeguata complementazione intermodale dei porti assume particolare rilevanza in quanto limita la gestione della merce da e verso le sue zone di influenza.

Negli stati del Sud Sudest esistono dodici aeroporti internazionali che gestiscono un traffico importante. Alcuni di questi già hanno programmato voli diretti con città straniere. Recentemente, la concessione degli aeroporti all'iniziativa privata ha modificato le condizioni operative e di sviluppo.

Gustavo Castro Soto

CIEPAC è membro delle seguenti reti: Red Mexicana de Accion Frente al Libre Comercio (RMALC), Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Americas (COMPA), Convergencia de Organismos Civiles por la Democracia, Movimiento por la Democracia y la Vida de Chiapas (MVD).

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(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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