il manifesto - 29 Marzo 2001

INDIGENI

Tocca a loro

CARLOS MONTEMAYOR*

I movimenti indigeni nel nostro continente formano un grande prisma dalle molte facce. Il movimento indigeno in Ecuador è il più attrezzato a resistere e a lottare di tutta la società ecuadoriana attuale. Come la resistenza politica e culturale indigena in Bolivia. E, naturalmente, l'Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) del Messico. Nell'alto Bío Bío, in Cile, i mapuches cominciano ad organizzarsi come un'importante e inaspettata forza politica, minacciati da progetti di grandi centrali idroelettriche. In Colombia, nelle foreste del nord est gli indigeni U'wa riprendono la lotta, ora in alleanza con i contadini, per impedire l'espropriazione delle loro terre da parte di un'impresa petrolifera multinazionale. In Perù e in Guatemala, i popoli indigeni hanno resistito al peso delle lotte e della contrainsurgencia militare. I movimenti indigeni sono una forza politica crescente in tutto il continente.

Ma anche la presenza politica e militare dell'Ezln è una faccia del più ampio prisma dei movimenti indigeni del Messico. Gli zapotecos di Juchitán, per esempio, sono stati più di vent'anni fa la prima opposizione che ha sconfitto elettoralmente il Pri. Il Consejo Guerrerense 500 años de Resistencia Indígena che ha riunito per la prima volta numerose comunità di amuzgos, tlapanecas, nahuas e mixtecos, è un altro esempio della capacità di organizzazione politica dei popoli indigeni del Messico. Nella regione di Ixmiquilpan i ñahñu hanno costruito una nuova alleanza economica e politica; la loro forza economica fu vista di malocchio dall'amministrazione di Carlos Salinas de Gortari e i loro fondi vennero sequestrati con il pretesto dell'insurrezione dell'Ezln.

Un'altra linea d'azione dei popoli indigeni si sviluppa nel settore dell'istruzione. A partire da misure istituzionali prese negli anni '40,'60 e poi soprattutto negli anni '70, un vasto settore indigeno integrato nella pubblica istruzione - tecnici bilingui, formatori o professori - ha influito profondamente sui programmi educativi per le zone rurali e indigene del Messico. La proposta dell'istruzione bilingue e biculturale è il risultato di questo processo essenziale e invisibile.

Un altro degli eventi culturali più rilevanti negli ultimi anni del XX secolo e nei primi del XXI sono gli scrittori nelle lingue indigene del paese. Durante cinque secoli, noi, i non indigeni, abbiamo cercato di spiegare ai popoli indigeni chi sono, chi non sono, in che cosa credono, in che cosa non credono, cosa pensano o non pensano. Ora abbiamo la possibilità di ascoltare da questi popoli, dalle lingue più antiche del Messico, la voce che non abbiamo voluto ascoltare.

Gli zapatisti a Città del Messico ci obbligano a non chiudere gli occhi di fronte a chi è sempre stato vivo e ci costringono a vedere ciò che è sempre stato invisibile; ad accettare o riconoscere che davanti a noi persiste il Messico che non abbiamo voluto conoscere, che non è sparito, e che dobbiamo abituarci a guardare e a rispettare.

*scrittore messicano


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