La Commissione Statale di Diritti Umani (CEDH) ha sollecitato presso il governo del Chiapas l'adozione di misure precauzionali per garantire l'integrità fisica della segretaria esecutiva del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC), Marina Patricia Jiménez Ramírez, che ha già ricevuto molte volte minacce di morte.

La richiesta è stata inoltrata al segretario di Governo, Emilio Zebadua, al procuratore generale di Giustizia dello stato (PGJE), Mariano Herrán Salvatti, ed al segretario per la sicurezza Mauricio Gándara.

La misura cautelare n. CEDH/MP/161/2001 è stata emessa dopo che Jimenez Ramirez, incaricato dell'ente umanitario presieduto dal vescovo Samuel Ruiz Garcia, aveva sollecitato l'intervento del rappresentante particolare del segretario dell'ONU per i difensori dei diritti umani, Hina Jilani.

Questo sulla base delle persecuzioni in aumento negli ultimi mesi, persecuzioni ed aggressioni dirette contro Marina Patrizia Jimenez Ramirez. Una di queste, le minacce arrivate da parte di un gruppo di uomini con il volto coperto ed armati in un municipio indigeno locale. Più recentemente, l'interessamento di persone non identificate sui viaggi che Jimenez Ramirez avrebbe fatto fuori dallo stato.

Questi fatti sono avvenuti prima dell'omicidio dell'avvocata Digna Ochoa a Città del Messico.

Per questo e di fronte al timore fondato di aggressioni nei confronti di Marina Patricia Jimenez, organismi umanitari internazionali hanno richiesto al governo messicano l'adozione di misure atte a garantire la sicurezza della rappresentante del CDHFBC.

Il governatore Pablo Salazar Mendiguchía ha comunicato che sabato si incontrerà con membri delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani "per chiedere loro che tipo di protezione richiedono dallo stato. Naturalmente forniremo quanto sarà necessario".

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