Almeno 700 soldati dell'Esercito Messicano che ripiegarono 15 giorni fa dalle installazioni di Guadalupe Tepeyac e Rio Euseba si trovano nella guarnigione di Momón, a circa 40 chilometri da Guadalupe Tepeyac, nella cosiddetta zona di conflitto in Chiapas. I militari si sono spostati alle loro nuove basi mantenendo struttura di comando, materiale e equipaggiamento.

Secondo le fonti militari consultate, questo non significa altro che i militari, che si sono ritirati alcuni giorni fa, mantengono intatta la loro capacità operativa.

Anche se la Segreteria della Difesa Nazionale non ha dichiarato niente rispetto a ciò, il personale autorizzato afferma che i soldati non si sono ritirati del tutto perché stanno ancora aspettando la messa in marcia di un operativo "di partenza" che garantisca anche la loro sicurezza.

Allo stesso modo le stesse fonti assicurano che il ritorno dei più di 700 soldati alle loro unità d'origine, tanto nella capitale del paese come in altri posti, richiede anche un riaggiustamento del personale, perché i posti che occupavano sono stati adesso occupati da altri.

Le fonti militari consultate hanno segnalato che richiama l'attenzione il fatto che le unità che si trovavano in Guadalupe Tepeyac e Rio Euseba - che sono state le ultime installazioni militari lasciate dall'Esercito nella zona di conflitto - si siano spostate mantenendo la loro struttura di comando.

Naturalmente, hanno precisato, i soldati di truppa - che sono la maggioranza - sono destinati ai loro gruppi originari e gli ufficiali non sempre appartengono alle stesse unità, per cui è naturale che dopo operativi come quelli in Chiapas, ognuno debba ritornare al proprio distaccamento.

Una delle condizioni richieste dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale per riprendere il dialogo con il governo di Vicente Fox, è stata che l'Esercito ritirasse sette guarnigioni dalla zona di conflitto. E proprio Guadalupe Tepeyac e Rio Euseba sono state le ultime due ad essere consegnate dai soldati.

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