La Jornada - sabato 28 aprile 2001

LA COCOPA TEME UNA REAZIONE DELL'EZLN SULLA LEGGE INDIGENA

Tenterà di far pervenire il progetto legislativo - non ha potuto parlare con Yáñez

Andrea Becerril

La Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) non si pronuncerà sulla riforma costituzionale in materia indigena approvata dal Senato, in quanto non c'è una posizione univoca al suo interno: senatori e deputati del PRD e PT ritengono che non corrisponda allo spirito contenuto negli Accordi di San Andrés, mentre i parlamentari del PRI e la maggioranza dei panisti difendono il progetto approvato.

Quindi quello che farà l'organismo, ha precisato il presidente di turno della Cocopa, il deputato del PT Felix Castellanos, sarà cercare di far pervenire all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) il progetto di legge. Ha ammesso di non aver potuto mettersi in contatto con l'inviato dei ribelli chiapanechi, l'architetto Fernando Yáñez, nonostante vari tentativi.

"L'EZLN ha dichiarato che sarà rispettoso del processo legislativo e che avrebbe atteso la conclusione del Congresso. Penso che sia per questo che stanno aspettando quello che si deciderà alla fine in Parlamento", ha aggiunto Castellanos. Ha denunciato la preoccupazione esistente tra i parlamentari per la reazione del comando zapatista.

"Secondo quanto previsto dal Congresso Nazionale Indigeno, esiste il rischio che l'EZLN rifiuti la riforma costituzionale approvata, ma è meglio aspettare di conoscere direttamente il punto di vista degli zapatisti".

Nel frattempo, ha dichiarato, la Cocopa continuerà il suo lavoro di coadiutore e nei prossimi giorni proseguirà nel percorso intrapreso per la liberazione dei prigionieri zapatisti che continuano ad essere detenuti in Tabasco e Queretaro. Hanno già un appuntamento con il governatore di quest'ultimo stato, Ignacio Loyola, mercoledì prossimo.

Il deputato del PT ha precisato che l'incontro della rappresentanza della Cocopa con il governatore del Queretaro avverrà nella capitale - negli uffici della rappresentanza dello stato - e stanno analizzando congiuntamente le opzioni per la scarcerazione degli zapatisti Anselmo Robles e Sergio Gerónimo Sánchez.

Ha spiegato che fino ad ora, esistono due possibilità. La prima sarebbe un indulto, che non converrebbe molto, perché ammetterebbe che abbiano commesso reati quando in realtà sono stati arrestati solo per essere zapatisti, anche se, per contribuire alla soluzione del conflitto chiapaneco, sarebbe lo stesso una possibilità.

L'altra opzione è stata suggerita dai parlamentari locali del PAN e sarebbe quella di promulgare una legge di amnistia, grazie alla quale sarebbero liberati, mentre una terza possibilità è quella di continuare i processi giudiziari ordinari, anche se porterebbero via più tempo.

Il presidente di turno della Cocopa ha precisato che hanno già verificato i fatti con i difensori dei detenuti e mercoledì prossimo, quando si riuniranno con il governatore del Queretaro, daranno una valutazione giuridica e confidano che "ci sia la volontà politica di contribuire al processo di pace".

Nella riunione plenaria di ieri si è presentato come nuovo membro della Cocopa, il deputato priista Agustín Trujillo, che sostituisce Jaime Martínez Veloz, che si è dimesso per partecipare alle elezioni in Baja California.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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