Alcuni simpatizzanti zapatisti del municipio di San Andrés Larráinzar hanno denunciato che negli ultimi giorni si sono intensificate le "aggressioni" di presunti paramilitari, fatto che "non garantisce la pace e la riconciliazione nelle comunità indigene" che in questo modo "sono minacciate, perseguitate ed umiliate".

Con un comunicato gli abitanti della comunità di Potovtic hanno segnalato che il fatto più recente si è verificato il 20 maggio scorso, quando dalle ore 23.30 alle 3 della mattina seguente "i paramilitari hanno lanciato pietre contro l'abitazione di Lucas Hernández Gómez e di Manuel Hernández Hernández".

Giorni prima, hanno aggiunto, i presunti paramilitari incappucciati "sono entrati nella casa di Juan López Hernández, hanno appiccato fuoco e si sono portati via delle cose".

Hanno aggiunto che i paramilitari provenienti da diverse comunità di San Andrés e da altri municipi della zona, "hanno stazionato in luoghi strategici della montagna, vicino ai poderi in cui i proprietari vanno a lavorare, e questi vengono aggrediti con lanci di pietre, mentre la notte entrano nelle comunità".

Sostengono che le "aggressioni" sono rivolte agli indigeni riconosciuti come basi di appoggio dell'EZLN. "Denunciamo quindi energicamente le aggressioni dei paramilitari utilizzati dai governi precedenti e dall'attuale municipalità", hanno dichiarato.

"Noi, donne e uomini di questa comunità (Potovtic) sappiamo bene che quello che cercano di fare è creare problemi tra di noi; questa è l'intenzione del governo priista. Oggi dichiariamo che non vogliamo sfollati, né un altro Acteal, che è solo frutto di ignominia, della ingiustizia e del malgoverno" hanno concluso.

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