26 Aprile 2001

ALLA STAMPA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

ALL'OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

ALLE ORGANIZZAZIONI CHE DIFENDONO I DIRITTI UMANI

ALLE ORGANIZZAZIONI PROGRESSISTE

I fatti sanguinosi successi 19 aprile sui terreni comunali di Venustiano Carranza, Chiapas, Messico, nei quali hanno perso la vita 8 contadini indigeni componenti del gruppo paramilitare Alleanza San Bartolomé de Los Llanos, sono molto lamentabili se vi aggiungiamo tutti gli avvenimenti storici della comunità indigena Casa del Popolo che anche hanno perso la vita 37 comuneros per difendere la proprietà comunale della terra. Gli assassini sono stato dei pistoleri, delle guardias blancas pagate dai latifondisti caciques allevatori, con alla testa le famiglie Orantes e Castellanos che sempre hanno goduto dell'impunità da parte delle autorità del governo priista.

Le terre comunali sono state sempre desiderate da allevatori e produttori di canna da zucchero perché sono molto ricche sia per l'agricoltura che per l'allevamento, perché sono ricche d'acqua sotterranea e perché sono ai margini della diga idroelettrica dell'Angostura, che è dove ha il suo quartier generale il gruppo paramilitare Alleanza San Bartolomé de Los Llanos, protetto sempre dalla Polizia di Sicurezza Pubblica, e che reclamano 20.000 ettari di terre per passarle ad un regime di piccola proprietà che prende spunto dalla riforma dell'articolo 27 che protegge la vendita delle terre favorendo i grandi latifondisti e le imprese transnazionali per appropriarsi delle terre e privare gli indigeni del loro unico patrimonio per vivere.

Questa è l'autentica causa degli omicidi e fino ad oggi non sono stato puniti i responsabili materiali e intellettuali.

Le terre comunali sono riconosciute dal tempo della colonia, con una superficie di 75.000 ettari di terra comunale per gli indigeni, che con il sviluppo dell'allevamento ci hanno spogliato delle terre migliori. Nel 1965 c'era un decreto presidenziale di 50.152 ettari di terra per la comunità. Quando i latifondisti se ne sono resi conto, hanno organizzato il primo gruppo di scontro per impedire il recupero delle terre ed assassinarono il primo Commissario, José Córdoba Ayar.

Il governo e le istituzioni hanno iniziato a finanziare il gruppo di scontro e i caciques hanno cominciato a passar loro le armi per attaccare la comunità, così si dà inizio a questa lunga lista di morti contadine indigeni e tutto è rimasto impunito.

La Commissione Federale per l'Elettricità ha espropriato 5.045 ettari delle terre migliori per la costruzione della diga idroelettrica La Angostura, che vende l'elettricità alla Repubblica del Guatemala. E il governatore dello stato, Patrocinio González Garrido ha ricevuto un assegno di $ 4.677.000,00 (quattro milioni seicento settanta e sette mila pesos) dell'anno 1989. Fino ad oggi questo denaro non è stato reso alla comunità, come indennizzo per le terre.

I caciques sono quelli che si sono occupati di spezzettare la comunità. Nel 1976 la comunità fu messa sotto assedio dall'esercito messicano e fu occupata con un assalto la Casa del Popolo: ci furono due compagni morti, quattro feriti e più di un centinaio di prigionieri torturati e incarcerati.

Nel 1973 la comunità fu militarizzata e i compagni sono stati inseguiti fra i campi coltivati. Più di 50 arrestati, torturati e incarcerati e tre desaparecidos ancora ad oggi.

Nel 1979, il governo e i caciques comprarono due leader della comunità ed è sorta una nuova divisione e si sono acutizzati gli scontri per le terre.

Nel 1984, c'è stata un'imboscata organizzata dai caciques ed eseguita dal gruppo di scontro del villaggio Paraíso del Grijalva, nella quale hanno perso la vita 9 indigeni della Casa del Popolo. Gli assassini sono stati completamente identificati, si sono dichiarati colpevoli del massacro e il governo al posto di punirli ha comprato loro terre da irrigazione nel terreno Nueva Linda nel municipio di Frontera Comalapa. Queste terre sono stata comprate per la riubicazione di 49 famiglie coinvolte nel massacro, però il governo del PRI non li ha mai spostati, perché quello che gli interessava era rafforzarli come gruppo di scontro contro la comunità.

Nel 1994 il governo e i caciques comprarono altri dirigenti perché appoggiassero l'accettazione delle modificazioni all'articolo 27, per dividere le terre. Questo gruppo si autodenomina 3 de Marzo, però l'Assemblea Generale della comunità Casa del Popolo ha protestato per questa modificazione della legge.

Gli allevatori con alla testa gli Orantes, approfittando dell'influenza del ex-governatore Ruiz Ferro, della presenza nel Parlamento dello stato di Eucario Orantes Ruiz come deputato locale, e del presidente municipale di Venustiano Carranza, Dario Borrás e del suo sostituto ad interim Raymundo Morales, hanno convocato i gruppi priisti, di allevatori e i gruppi divisi, per costituire il gruppo paramilitare Alleanza San Bartolomé de Los Llanos. Questo gruppo ha come struttura militare le Forze Armate del Popolo, addestrate da un colonnello dell'Esercito federale di Rancho Nuevo ed ha installati il suo quartier generale nei terreni vicini al villaggio Paraíso del Grijalva.

Il presidente municipale di Venustiano Carranza, Dario Borrás, e Raymundo Morales, hanno investito molto denaro che era arrivato per progetti produttivi e con aiuti umanitari. Tutte queste risorse sono state spese per le armi dei paramilitari, tutto con l'appoggio dei deputati del PRI e dello stesso ex-governatore Ruiz Ferro.

Questa politica è continuata con il governatore del Chiapas, Albores Guillen, e il presidente municipale Isaías Montes de Oca, adesso con l'appoggio di Arely Madrid, senatrice del PRI, del deputato federale Roberto Domínguez Castellanos, e del deputato locale Carlos Culebro. Tutti questi sono i mandanti dei fatti sanguinosi in Carranza. I capi materiali dei paramilitari sono Manuel Martínez Ueshte, Santos Hidalgo Espinoza, Bartolo Mendoza Hidalgo, Benjamin Gómez Vázquez, José Luis Jiménez de La Torre, Mariano de La Torre Chenec, Manuel Mendoza Tol e i caciques più sanguinari della regione e i trafficanti d'armi, di droga e quelli che fanno le rapine ai camion, e che comanda un gruppo di circa 40 pistoleri detti Paliacate Rojo". Il capetto si chiama Jesús Orantes Ruiz, leader della CNC nella regione della canna da zucchero, insieme con altri pistoleri sanguinari: Isauro Argüello, Baldemar García, Nelson Uicochea e Carlos González.

Le divisioni interne, gli arresti e gli omicidi, non sono state le uniche forme per incrinare la comunità, anche il 21 settembre 1999, ci hanno portato a rimanere senza capi nella Casa del Popolo, perché 78 famiglie sono stati fuggire dalla comunità privandole della casa e della terra; e un numero ancora maggiore di gente con la minaccia di essere cacciati. E da allora la maggioranza della comunità è come un ostaggio sotto le minacce dei paramilitari che hanno preso d'assalto il potere politico della Casa del Popolo, con alla testa José Ángel Gallegos, Angel Hidalgo Espinoza e Manuel Hidalgo Espinoza, in coordinamento con i capetti di Alleanza San Bartolomé e con il finanziamento del presidente municipale Isaías Montes de Oca, con tutto l'appoggio politico dei funzionari prima menzionati.

Se compariamo il massacro di 9 comuneros della Casa del Pueblo il 6 ottobre dell'anno 1984; il massacro di 3 indigeni della stessa comunità nell'anno 1973 quando sono stati bruciati i loro corpi dallo stesso gruppo di scontro oggi diventato Alleanza San Bartolomé de Los Llanos; il massacro di 45 indigeni in Acteal, municipio di Chenalhó; il massacro di indigeni nel municipio di El Bosque. Se compariamo i precedenti massacri con quest'ultimo fatto successo in V. Carranza in cui hanno perso la vita 8 indigeni, si vede che c'è stata la stessa crudeltà.

L'interesse dei caciques è di appropriarsi nuovamente delle migliori terre della comunità e perciò hanno bisogno di dare il colpo finale alla Casa del Popolo. E dividere le terre per convertirle in piccole proprietà attraverso il PROCEDE.

I politici vogliono la caduta del governatore Pablo Salazar per mettere il senatore Aguilar Bodegas come sostituto, perché così garantisca il trionfo del PRI nelle elezioni dei presidenti municipali e dei deputati locali.

Se si vuole castigare i responsabili, lì sono sotto gli occhi di tutti. Gli Orantes sono responsabili di un gran numero assassini di dirigenti contadini nella regione di Venustiano Carranza.

Per tutto ciò che precede, speriamo che questo nostro contributo serva a colpire i responsabili materiali e intellettuali di ciò che è successo il 19 aprile nel nostro municipio.

A T T E N T A M E N T E

ORGANIZZAZIONE CONTADINA EMILIANO ZAPATA (OCEZ)

Gruppo di Profughi della Comunità Indigena

Casa del Popolo di Venustiano Carranza


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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