A partire dalla comparsa dell'EZLN, kaibiles guatemaltechi offrono addestramento

Crescita esplosiva di gruppi militari di élite

Apprendono tattiche di controguerriglia e sopravvivenza nella selva e appoggiano la lotta contro i narco

JESUS ARANDA

A partire dal conflitto in Chiapas (1994), l'Esercito Messicano e l'Armata hanno cominciato un processo di formazione di gruppi di forze speciali destinati inizialmente a combattere gruppi sovversivi. Più tardi, questi corpi di élite hanno ricevuto anche il compito di lottare contro il narcotraffico.

Nella preparazione di questi gruppi di forze speciali ha giocato un ruolo fondamentale l'addestramento impartito dai kaibiles guatemaltechi a membri dell'Esercito in Chiapas.

Circa 40 ufficiali dell'Esercito e dell'Armata hanno ricevuto lezioni da parte di kaibiles per otto settimane nelle selve guatemalteche, che ha permesso alle forze armate messicane di avere un gruppo selezionato di specialisti in controguerriglia e in sopravvivenza nella selva, capace di addestrare altri compagni.

Attualmente, questi ufficiali graduati in Guatemala partecipano attivamente nell'addestramento di elementi di élite dell'Esercito e dell'Armata.

Secondo kaibiles guatemaltechi e di messicani addestrati nel vicino paese, la comparsa dell'EZLN e la posteriore apparizione di gruppi armati come l'EPR e l'ERPI sono stati un fattore affinché le forze armate del paese riconoscessero il bisogno di creare o rafforzare i corpi di élite, per far fronte alle nuove condizioni del paese.

Kaibiles guatemaltechi hanno confermato a La Jornada la loro partecipazione in campi di addestramento in Chiapas negli ultimi anni; almeno uno di loro ha assicurato di esser stato almeno in due occasioni in territorio nazionale per addestrare elementi del Gruppo Aeromobile di Forze Speciali (Gafes) e del Gruppo Anfibio di Forze Speciali (Ganfes) - i primi creati nel 1994 e i secondi nel 1998.

L'intervistato ha detto che la "cattiva fama" che si sono guadagnati i kaibiles nel loro paese, per le ripetute denunce di violazioni dei diritti umani durante la guerra civile che ha vissuto quel paese per più di 30 anni, ha impedito di parlarne apertamente.

Perciò si presero due misure: da una parte, istruttori guatemaltechi sono venuti in Chiapas ad addestrare elementi d'élite dell'Esercito - anche se la maggioranza dei Gafes ha ricevuto addestramento anche in Fort Braggs, Stati Uniti -, e dall'altra, si invia da allora annualmente un massimo di otto elementi dell'Esercito e quattro dell'Armata al corso di otto settimane su controguerriglia e sopravvivenza nella selva guatemalteca.

"Situazioni reali"

Così, i soldati messicani delle forze speciali hanno ricevuto per vie differenti addestramento di sopravvivenza nella selva, di guerra contro la guerriglia o gruppi sovversivi e un addestramento basato su "situazioni reali" che include scenari come campi di prigionieri e combattimento corpo a corpo, il che permette loro d'essere preparati per qualsiasi contingenza in qualsiasi momento.

Nel 1998, l'allora comandante del Corpo di Forze Speciali dell'Esercito, generale Rolando Eugenio Hidalgo Eddy, ha detto che "attualmente la maggior parte degli eserciti dispone all'interno della sua struttura di piccole unità che rivestono caratteristiche differenti dalle truppe convenzionali; questo tipo di unità ricevono il nome generico di forze speciali, per la loro organizzazione, l'equipaggiamento e l'addestramento ad alto livello".

Ed ha aggiunto, l'esistenza delle forze speciali si deve al bisogno di realizzare operazioni ad alto rischio, impiegando il minimo di effettivi per ottenere un ampio margine di successo".

Secondo informazioni dell'Esercito, fin dal 1998 sono usciti dalla Scuola di Forze Speciali un totale di 6 capi, 400 ufficiali e 135 soldati di truppa; mentre 86 ufficiali si sono diplomati come istruttori di forze speciali.

La crescita di Gafes e Ganfes nella passata amministrazione è stata esplosiva, tanto che ormai ciascuna delle 12 regioni militari e delle 44 zone del paese contano su un proprio Gafes, oltre che su un gruppo selezionato che è subordinato direttamente all'alto comando.

I Ganfes operano, dal 1998 alla data, un totale di 144 imbarcazioni a livello nazionale, appoggiati anche da elicotteri e trasporti terrestri.

Questa crescita esplosiva di forze speciali è avvenuta solo per l'Esercito durante i sei anni dell'amministrazione precedenti, dato che nell'Armata è stato solo all'arrivo di Vicente Fox che i marinai hanno deciso di modificare la struttura e la capacità della fanteria di marina, creando due gruppi d'élite: Forze di Reazione Anfibia e il Gruppo di Forze Speciali.

Per il loro grado di specializzazione - che include l'addestramento di kaibiles messicani -, le forze speciali stupiscono per la loro capacità e l'abilità in paracadutismo, lotta sott'acqua, uso di esplosivi, francotiratori e riscatto di ostaggi, così come "sopravvivenza in ogni tipo di ambienti e di terreni". Così, questo personale - che non supera i 200 elementi -, dovrà riunire qualità speciali "per condurre operazioni ad alto rischio".

Secondo un kaibil messicano, per ciò che riguarda la lotta alla guerriglia ed ai gruppi sovversivi, il vantaggio dell'addestramento fornito dagli ufficiali guatemaltechi è che permette ai soldati d'agire in gruppi piccoli di sei elementi, in condizioni climatiche e in terreno avverso, perché sono preparati ad agire in condizioni "minime" di sopravvivenza e equipaggiamento, e uscire trionfanti, perché utilizzano metodi e tattiche di guerra irregolare che sono propri della guerriglia, solo che contano su un addestramento ed un equipaggiamento superiore che dà loro vantaggio.

Gli ufficiali intervistati hanno detto di sentirsi preparati per "contenere" con azioni rapide dei gruppi sovversivi e, se è necessario, anche per "annientarli".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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