Tuxtla Gutierrez, Chis., 23 aprile - Un commando di trafficanti di clandestini e di droga sarebbe stato quello che ha assassinato giovedì scorso otto contadini del municipio di Venustiano Carranza, afferma una delle linee d'inchiesta seguite dalla Procura Generale di Giustizia dello stato (PGJE), in accordo con la testimonianza dei sopravvissuti.

A sua volta, il governatore Pablo Salazar ha fatto una dichiarazione nella quale esclude che il massacro sia stato motivato da dispute agrarie e dice che le investigazioni segnalano come presunti responsabili del pluriomicidio "un gruppo di sicari".

Secondo l'accertamento previo 113/36/2001, Roberto Carlos Mendoza Calva, minore di 12 anni, ha dichiarato che ha potuto vedere direttamente tre uomini vestiti di nero, due di loro portavano un passamontagna dello stesso colore e un altro un paliacate rosso. Ha spiegato che è sopravvissuto perché gli stessi aggressori lo hanno graziato con un "vattene", anche se suo padre non è sopravvissuto.

Il minorenne ha descritto gli aggressori, ha precisato che portavano armi lunghe e l'autopsia ha rivelato che gli impatti erano di proiettili AK - 47 e R - 15. In accordo con la testimonianza, i contadini stavano seduti bevendo pozol e gli incappucciati ordinarono loro di mettersi in piedi e quindi hanno sparato.

Per questa dichiarazione ed alcuni altri fatti, la PGJE afferma che la principale linea d'inchiesta parte dal presupposto che il crimine abbia potuto essere perpetrato da bande di trafficanti di clandestini e di droga.

I contadini sono stati uccisi a circa tre chilometri della diga idroelettrica La Angostura, che secondo una relazione del 28 febbraio della Procura Generale della Repubblica (PGR) è una zona utilizzata dai trafficanti. Quindi nella zona ci sarebbero gruppi dediti all'illecito traffico che utilizzano i municipi di frontiera con Guatemala e inclusi nella sierra del Chiapas, per introdurre i loro carichi.

Racconti di contadini di municipi come La Trinitaria, Angel Albino Corzo, La Concordia e Venustiano Carranza, indicano che la droga è lanciata lungo gli affluenti di San Gregorio, che sbocca nella diga La Angostura, per riprendere nuovamente la via sui fiumi Grijalva e Suchiapa. Per questa strada arriva al vicino stato di Oaxaca, dove passano anche barche con clandestini , alcuni dei quali sono custoditi da "gente armata", secondo una fonte della procura.

Ha aggiunto che si rafforza l'ipotesi che i contadini massacrati abbiano visto il traffico di clandestini e per tale motivo siano stati ammazzati. Il nucleo abitativo, Paraíso del Grijalva, si trova incassato sul fianco della diga La Angostura.

D'altra parte, componenti delle comunità del municipio Nicolás Ruiz, vicino a Venustiano Carranza, hanno denunciato che all'origine dell'imboscata, il gruppo di priisti che abita nel loro villaggio e con il quale si disputano il possesso di circa 250 ettari di terre comunali hanno minacciato di intraprendere azioni contro di loro. Braulio Gómez, presidente municipale del luogo, ha informato, in conferenza stampa, le autorità sopra un'aggressione contro i componenti delle comunità, i quali hanno una disputa agraria simile a quella di Venustiano Carranza.

"I priisti di Nicolás Ruiz sono appoggiati da quelli della Alleanza San Bartolomé, e hanno avvisato che nei prossimi giorni invaderanno le nostre terre", ha affermato il consigliere comunale.

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