BOLETTINO "CHIAPAS AL DIA" No. 244

CIEPAC - CHIAPAS - MEXICO

(23 maggio 2001)

PIANO PUEBLA PANAMA (terza parte)

ANALISI DEL CAPITOLO

MESSICO: REGIONE SUD SUDEST

Nel documento ufficiale del Piano Puebla Panama (PPP), al Capitolo Messico riguardante la regione Sud Sudest, si riporta un'analisi di 250 cartelle complete di circa 140 mappe e grafici relativi agli aspetti demografici, economici, sanitari, dell'istruzione, emarginazione, risorse naturali ed altri argomenti che ora riassumeremo, arricchiremo ed analizzeremo.

Questa realtà espressa in forma statistica è una delle ragioni che hanno dato origine alla sollevazione armata dell'EZLN e di altri gruppi armati non solo in Messico ma anche in Centroamerica. La soluzione che propone il PPP per la regione è molto lontana dal risolvere queste ragioni e, inserendo questo piano nella strategia del mercato internazionale e nel segno dell'Area di libero Commercio delle Americhe, si accentuano i problemi già di per sé gravi per la regione. Gli investimenti del grande capitale esigono dai governi sicurezza nel possesso della terra oltre alla sicurezza giuridica e militare. L'11 maggio di quest'anno, 36 militari di marina sono usciti dal primo gruppo della Scuola delle Forze Speciali per unirsi ai gruppi di Azione Immediata antiguerriglia, addestrati nella Base Navale di porto Madero, in Chiapas, secondo quanto affermato dall'Ammiraglio Marco Antonio Gonzalez Peyrot e dal sottosegretario della marina, Ammiraglio Alberto Castro Rosas.

Superficie: Il Sud Sudest comprende nove stati: Campeche, Yucatan e Quintana Roo nella Penisola; Chiapas, Guerrero e Oaxaca verso il Pacifico; Puebla, Tabasco e Veracruz sul Golfo del Messico. Insieme coprono una superficie di 502,738 chilometri quadrati, che rappresenta il 25% del territorio nazionale. Gli stati più estesi sono Oaxaca, Chiapas e Veracruz, in quest'ordine, e ricoprono il 47,8% della regione. Per fare un confronto, in Centroamerica sette paesi; Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama coprono una superficie di 523,379 chilometri quadrati, poco più della regione Sud Sudest in cui si trovano il 54,56% dei municipi del paese (1.333 su 2.443). Gli altri sono Oaxaca (570 municipi) e Quintana Roo (8). La regione divide inoltre 1.149 chilometri di frontiera con il Centroamerica (956 con il Guatemala e 193 con il Belize).

Popolazione: In tutta la regione del PPP abitano 63,85 milioni di persone: in Centroamerica abitano 36.3 milioni (57%); ed in Messico 27.5 milioni (43%) che rappresentano il 28.3% della popolazione totale del paese che conta 97.361.711 abitanti. Nel 2000 il 43.5% risiedevano a Puebla e nello stato di Veracruz che è il più popolato (7 milioni di persone). Campeche è il meno popolato (0.7 milioni). Ad eccezione del Guatemala, Veracruz ha la maggior densità di popolazione rispetto al resto dei paesi centroamericani. Il Chiapas ha il doppio della popolazione di Panama, poco più del Costa Rica e quasi la stessa del Nicaragua.

Densità demografica: Tra il 1980 ed il 2000 la popolazione della regione è cresciuta del 52% (con un tasso annuo medio del 1,34% tra il 1995 e 2000, contro l'1,33% del paese). Gli stati di Veracruz, Guerrero, Oaxaca e Yucatan attualmente hanno un tasso di crescita media, inferiore alla media nazionale, in parte dovuto all'emigrazione. Negli stati di Quintana Roo, Campeche, Tabasco, Chiapas e Puebla è superiore alla media nazionale a causa della povertà, migrazione in cerca di lavoro, immigrazione, turismo e per le attività dell'industria petrolifera. Nel 2000 la media nella regione era di 59 abitanti per chilometro quadrato (cinque in più della media nazionale). Puebla è il più densamente popolato (150 abitanti per chilometro quadrato) ed il meno popolato è Campeche (meno di 12). La densità demografica in Centroamerica è di 69 persone per chilometro quadrato.

Nove delle 10 località del paese presentano un elevato tasso di emarginazione ed il livello di dispersione della popolazione nelle piccole località è molto maggiore nel Sud Sudest rispetto al resto del paese. Nel 1995 c'erano più di 52mila località con meno di 100 abitanti (34,6% del totale nazionale) in cui abitavano 1,01 milioni di persone (38,1% della popolazione totale nazionale in dette località). C'erano altri 15mila località tra 100 e 499 abitanti (46,2% del totale nazionale) in cui abitavano 3,75 milioni di persone (47% del totale nazionale). In queste piccole località, nella regione del Sud Sudest ne esistono più di 23mila che vivono in condizioni di isolamento (senza strade e al di fuori della cerchia di influenza delle città), la cui popolazione vive in condizioni precarie. All'interno della regione il maggior livello di urbanizzazione si riscontra in Yucatan, Quintana Roo, Campeche e Puebla mentre gli stati più rurali sono Chiapas e Oaxaca (anche a livello nazionale). Nella regione Sud Sudest, sul totale delle località con meno di 2.500 abitanti, il 31,3% è isolata e lì si concentra il 9,9% della popolazione della regione. L'isolamento più estremo si riscontra in Chiapas, dove una località su due è isolata dalle vie di comunicazione e senza accesso ai servizi pubblici di base.

Le città più importanti (dati 1995) di ogni stato della regione sono: Puebla, a Puebla, con 1,52 milioni di abitanti (32,78% della popolazione dello stato), la quarta più popolata del paese; Merida, nello Yucatan, con 677,3 mila abitanti (43,5% della sua popolazione); Acapulco, in Guerrero, con 592,5 mila (20,31%); Veracruz, in Veracruz, con 505 mila abitanti (7,50% del totale statale); Tuxtla Gutierrez, in Chiapas, con 378,1 mila (il 10,55% dello stato); Villahermosa, in Tabasco, con 301,2 mila abitanti (17,22%); Cancun, in Quintana Roo, con 297 mila abitanti (42,21% della popolazione statale), con una crescita esplosiva tra le più alte del paese; Oaxaca, in Oaxaca, con 276,5 mila abitanti (8,56% del totale statale); e Campeche, in Campeche, con 178,2 mila (27,71%). L'insieme della popolazione di queste nove città rappresentano il 18,34% del totale della regione. Ci sono anche altre città importanti come Veracruz, Coatzacoalcos (387,5 mila abitanti), Jalapa (366,5 mila), Orizaba (229,5 mila), Poza Rica (175 mila) e Cordoba (151 mila abitanti).

Natalità e natalità: Il tasso di natalità nel Sud Sudest è di 3,1 figlio per ogni donna (2,8 a livello nazionale ed è particolarmente elevato in Guerrero (3,6), Chiapas (3,5) e Oaxaca (3,5). Il livello di natalità della regione è superiore ai livelli dei nove stati del paese con maggior grado di sviluppo (media di due figli per ogni donna). Gli stati della costa del Pacifico hanno il tasso di natalità più alto e quelli della Penisola i più bassi. Gli stati con maggiore crescita della popolazione sono Chiapas (2.6%) e Quintana Roo (2.5%).

Nel 1995 la popolazione con meno di 5 anni rappresentava il 12,54% mentre quella minore di 15 anni era il 38,20%. La forza lavoro (tra 15 e 64 anni) era del 57,53% e gli stati di Quintana Roo, Yucatan, Campeche, Veracruz e Tabasco, che presentano una forte migrazione per ragioni economiche, registrano una maggior percentuale di forza lavoro in contrasto con Chiapas, Puebla, Guerrero e Oaxaca. D'altro lato, la popolazione maggiore di 65 anni è il 4,29% presente in percentuale maggiore rispetto alla media nazionale, in Yucatan, Oaxaca, Veracruz e Puebla. Quindi, i lavoratori della regione devono mantenere in media un numero maggiore di persone rispetto al resto del paese.

Migrazione: La regione Sud Sudest si caratterizza per espellere nettamente la popolazione. Tra il 1995 ed il 2000 sono emigrati dagli stati della regione 1,26 milioni di persone mentre ne sono immigrati in questi stati 0,84 milioni. In questo interscambio si comprendono i flussi interregionali (all'interno del Sud Sudest). In questo lasso di tempo sono emigrati dagli stati della regione il 4,6% della popolazione, con Veracruz (con 6,3%) e Guerrero (5,3%) agli estremi. Quintana Roo è l'entità con maggior attrazione per la popolazione nella regione e nel paese (11,37% della popolazione). Gli stati che nel 1990 presentavano una maggior emigrazione al di fuori della regione Sud Sudest erano Veracruz (600 mila persone), Puebla (594 mila), Oaxaca (486 mila) e Guerrero (474 mila). Quelli che hanno ricevuto un maggior flusso migratorio sono stati Veracruz (252 mila), Puebla (198 mila) e Guerrero (96 mila). Solo tre stati della regione presentavano un saldo migratorio positivo: Quintana Roo, Campeche e Tabasco (il più alto in Quintana Roo, con 38 mila persone).

Quello che ci dice l'analisi del PPP è che la migrazione dai paesi centroamericani alla regione sta aumentando, frutto della povertà e della mancanza di lavoro provocati dalle politiche neoliberiste di Riordino Strutturale imposte dalla Banca Mondiale (BM) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) i cui effetti si aggravano con le catastrofi naturali. Dall'introduzione del Trattato di Libero Commercio con l'America del nord (NAFTA) nel gennaio del 1994, le autorità migratorie messicane hanno deportato oltre 750 mila persone (una media di 300 persone al giorno), la maggioranza del Guatemala, Honduras e El Salvador. Inoltre, della percentuale di popolazione del Messico di 12 anni ed oltre che ha cercato lavoro o ha lavorato negli Stati uniti fino al 1997, il 10% di questi vengono da Guerrero, Oaxaca e Puebla.

Popolazione indigena: La popolazione totale nel paese è stimata intorno ai 10 milioni di persone senza prendere in considerazione quelli che non parlano una lingua indigena ma si considerano tali. Dal 1950 al 1995 la popolazione indigena nel paese è diminuita dal 11,25% al 6,8% (i valori estremi in Chiapas e Veracruz). Particolarmente nel Sud Sudest si è ridotta dal 27% al 18,12%. Nel 1995 la popolazione indigena maggiore di 5 anni era di quasi 5,5 milioni di individui, stimando che per il 2000 si sarebbe arrivati a 6 milioni. Il 75% dei maggiori di 5 anni che parlano una lingua indigena abitano nella regione Sud Sudest. Nel Centroamerica vivono 7 milioni di indigeni (il 20% della sua popolazione) e l'80% di questi si concentra nel Guatemala.

Degli abitanti di lingua indigena maggiori di 5 anni (1995), circa 808 mila (il 14,81% del totale di questa età) parlavano solo una lingua indigena. L'87,7% di quelli che parlano solo una lingua indigena si trovano nel Sud Sudest. La maggior concentrazione indigena si trova in Yucatan (39,71% del totale nel 1995) e Oaxaca (36,54%). La minor concentrazione è in Tabasco (3,35%) e Veracruz (9,93%). Gli stati in cui esiste la maggior percentuale di popolazione che parla solo una lingua indigena sono Chiapas (8,09% del totale della sua popolazione) e Oaxaca (5,63%) mentre quelli con minore percentuale sono Tabasco (0,02% del totale) e Campeche (0,83%).

Il 33% della popolazione indigena in età di occupazione non ha entrate economiche e l'altro 32% percepisce meno del salario minimo. Quasi il 67% dei nuclei famigliari indigeni sopravvive con meno del salario minimo. Gli indigeni vivono in condizioni di precarietà ed un elevato ritardo nell'istruzione, casa, alimentazione e sanità. Eppure, per il PPP, la dispersione geografica della popolazione indigena è segno di arretratezza per cui l'impiego ed il salario delle industrie maquiladoras li includerebbe nello sviluppo agognato, concentrandoli in poveri caseggiati come nel nord del paese dove, alla fine, non hanno migliori condizioni igieniche, né di accesso all'istruzione e né ad un buon salario.

Tra gli aspetti che non cita l'analisi ufficiale è che è proprio nei territori indigeni da Panama a Puebla in cui si concentra una forte densità di presenza militare nazionale e statunitense, di gruppi paramilitari, corpi di polizia e popolazione sfollata. Esiste anche popolazione civile armata e rischi di guerriglia in Guatemala, El Salvador, Nicaragua e Honduras come nel Sud Sudest del Messico. La regione di caratterizza anche per acute crisi del sistema democratico, mancanza di consenso dei propri governi e debiti esteri allarmanti, immorali ed inesigibili. Tutti questi aspetti dovrebbero far parte degli indicatori di povertà, emarginazione e qualità della vita poiché influenzano la salute fisica e mentale, l'educazione, la vita politica e democratica, la produzione e la commercializzazione così come la ripresa culturale delle popolazioni rurali.

Educazione: Il 47% degli analfabeti del paese si trova nella zona Sud Sudest. L'analfabetismo tra la popolazione dai 15 anni ed oltre raggiunge (1995) quasi il 20% nella regione (nel resto del paese la media è del 7,3%). In Centroamerica l'analfabetismo arriva al 26% e nel Guatemala e Nicaragua arriva al 60%. La regione, ad eccezione di Quintana Roo, ha un'alta percentuale di popolazione che non sa ne leggere ne scrivere, con tassi che vanno dal 26,2% in Chiapas al 9,7% in Quintana Roo. Per ogni analfabeta del Distretto Federale ce ne sono quasi 8 in Chiapas. L'indice di scolarità media della popolazione del Sud Sudest era di 6,7 anni nel 1995 (la media nazionale era di 7,7 anni).

Gli stati del Pacifico hanno il più basso indice di scolarità: Chiapas con 5,6 anni è lo stato a maggiore arretratezza, seguito da Oaxaca (6 anni) e Guerrero (6,2 anni). Quintana Roo è l'unica entità della regione con una scolarità media superiore alla media nazionale (8,2 anni nel 1995). Tutti gli stati della regione, ad eccezione di Quintana Roo, presentano una scolarità media di almeno 1,5 anni inferiore a quella dei nove stati del paese più avanzati in questo indicatore e, nel caso estremo del Chiapas, la differenza è di quattro anni rispetto al Distretto Federale. Di tutti i bambini e bambine del paese che tra i 6 e 14 anni frequentano la scuola, il 28% appartengo alla regione Sud Sudest.

L'abbandono dell'istruzione primaria nella regione è di quasi il 2,7% (la media nazionale è del 2,1%). Il Chiapas è lo stato con il maggior indice di abbandono (5,0%) e solo nel Quintana Roo (0,7) e Puebla (2,1) si rileva un abbandono inferiore o uguale alla media nazionale. Per quanto riguarda l'istruzione secondaria quattro stati (Yucatan, Puebla, Chiapas e Oaxaca) della regione presentano un indice di abbandono inferiore alla media nazionale (8,5%). In media, il termine dell'istruzione secondaria nel Sud Sudest è del 76,3% (a livello nazionale è del 76,6%). D'altro lato, la percentuale dei coniugi che non possiedono un'istruzione primaria completa raggiunge nella regione il 70%.

Per quanto riguarda l'istruzione media superiore, l'abbandono medio nella regione è di 14,8 (a livello nazionale è di 17,2). Guerrero e Oaxaca presentano il tasso di abbandono più basso della zona, mentre Campeche e Yucatan presentano i tassi più elevati. Campeche presenta elevati indici di abbandono (20,1) e bassa conclusione degli studi (50,8%). Veracruz, Chiapas e Puebla hanno i più bassi tassi di copertura dell'istruzione di base della regione, mentre Tabasco, Guerrero e Oaxaca si trovano tra quelli con maggior copertura. Il tasso di copertura diventa minore nel Sud Sudest (quasi 4 punti percentuali in meno). In Chiapas (27,6%), Puebla (32,3%) e Oaxaca (33,3%) il tasso di copertura dell'istruzione media è il più basso della regione.

Nel Sud Sudest, meno del 10% della popolazione in età scolare a livello superiore frequenta la scuola. Solo Campeche, Puebla e Guerrero presentano un tasso di copertura superiore al 10% mentre Chiapas e Quintana Roo si mantengono molto in ritardo. Il conseguimento del diploma di scuola media superiore a livello nazionale è stato del 10,5% e del 9,9% nella regione. Il conseguimento del diploma di scuola superiore a livello nazionale è stato del 7,2% e solo del 5,4% a livello regionale e in Chiapas, Quintana Roo, Oaxaca e Veracruz il conseguimento è stato inferiore al 5%. Se si considera la media della spesa per l'istruzione escludendo Tabasco e Veracruz, questa è l'11,4% della spesa pubblica (17,3% la media nazionale) e molto lontana dalla spesa per l'istruzione negli stati di Messico (34,1), Baja California (33,5), Jalisco (31,4), Nuevo Leon (30,5) e Guanajiuato (28,5). Gli stati con minore spesa federale per alunno sono quelli a più alto tasso demografico nella regione del Sud Sudest.

Sanità: Mentre si accerta il ritardo nell'istruzione e nella sanità dovuto a deficienze nelle infrastrutture sanitarie nel Sud Sudest del paese, contraddittoriamente il PPP dichiara che la speranza di vita è aumentata grazie ai progressi in materia di sanità e nelle condizioni di vita in generale. Stabilisce che l'aspettativa di vita dei messicani (72,6 anni nel 1995) continua ad essere inferiore a quella dei paesi più sviluppati (circa 80 anni) e quella della regione (70,9 anni) è inferiore a quella nazionale. Solo in Quintana Roo si ha un'aspettativa di vita maggiore. Gli stati del Sud Sudest con più bassa aspettativa di vita erano Chiapas e Oaxaca (69,4 anni), 5 anni meno che nel Distretto Federale. Nel 1995, Chiapas e Oaxaca erano gli stati con minore aspettativa di vita per gli uomini (66,7 e 66,9 anni) e donne (72 anni) non solo all'interno della regione, ma anche a livello nazionale.

Il tasso di mortalità del Sud Sudest è di 4,6 ogni mille abitanti (1997). Puebla, Oaxaca e Yucatan sono in testa alla media nazionale, mentre Quintana Roo, Guerrero, Campeche e Tabasco sono le entità della regione con tassi di mortalità inferiori. Tra le cause di morte si rilevano le cosiddette malattie da sottosviluppo come le infezioni ed i parassiti (5,45%) associate alla denutrizione (3%). Cifre superiori alla media nazionale di mortalità per cardiopatie, malattie cerebrovascolari e neoplasie maligne si registrano in Veracruz e Yucatan. La denutrizione come causa di morte è a livelli superiori alla media nazionale in Oaxaca, Puebla, Veracruz e Yucatan; questo potrebbe spiegare anche come negli gli ultimi due stati ci siano i più alti tassi di mortalità per malattie croniche (in particolare diabete). La mortalità per malattie dovute ad infezioni intestinali nello stato del Chiapas è superiore di tre volte alla media nazionale.

L'analisi ufficiale dichiara che tutti gli stati della regione (1995) presentano tassi di mortalità infantile inferiori alla media nazionale, ad eccezione di Puebla (43,6 ogni mille al di sotto di un anno di età) e Oaxaca con una media del 24,1 ogni mille al di sotto di un anno di età, il doppio in confronto allo stato della repubblica con minore mortalità. Il tasso di mortalità infantile in Chiapas è del 68% rispetto al Distretto Federale. La mortalità prescolare (fra i minori di 5 anni) a Oaxaca, Puebla e Chiapas registra cifre (2,28, 1,77 e 1,75 ogni mille abitanti) molto superiori alla media nazionale (1,06).

Chiapas, Guerrero, Oaxaca, Puebla e Veracruz presentano i livelli più bassi di aspettativa di vita e tassi di natalità e mortalità infantile più elevati, simili a quelli presenti in Messico più di dieci anni fa. Questi stati (insieme a Tabasco) si caratterizzano per essere quelli con maggiore popolazione rurale e maggiore dispersione della popolazione in piccole località, minor numero di infrastrutture sanitarie, minori livelli di guadagno e di istruzione. Nel Sud Sudest c'è la media di un medico ogni mille abitanti (20% della media nazionale). Puebla, Oaxaca, Chiapas e Guerrero ne hanno meno della media regionale e nazionale. Di contro, si registrano 1,43 malattie ogni mille abitanti (1,85 la media nazionale) e gli stati nelle peggiori condizioni tornano ad essere Chiapas (1,15) e Puebla (1,18).

Emarginazione: Dei 10 stati con il più alto grado di emarginazione del paese, otto appartengono alla regione Sud Sudest. In ordine dai livelli maggiori a quelli minori sono: Chiapas, Guerrero, Oaxaca, Veracruz, Puebla e Yucatan. Campeche e Tabasco occupano i posti 8 e 10. Solo Quintana Roo occupa il posto numero 18 nel paese. In Chiapas, Guerrero e Oaxaca l'indice di povertà è superiore al 40%, più del doppio della media nazionale. Solo Quintana Roo è leggermente inferiore alla media nazionale. La maggior parte degli abitanti del Sud Sudest è inclusa tra gli oltre 50 milioni di poveri del paese. Degli 851 municipi del paese (10,6 milioni di abitanti) considerati ad alta e molto alta emarginazione, l'83,9% (714) sono concentrati nel Sud Sudest (8 milioni di abitanti). Di fatto, in questa regione, oltre la metà dei municipi presentano alta e molto alta emarginazione (a livello nazionale la proporzione è di uno ogni tre). Anche i 250 municipi più poveri del Messico si trovano ancora in questa Regione. La proporzione della popolazione che vive in località emarginate è dell'ordine del 50% in Oaxaca e Chiapas e del 44% in Guerrero (a livello nazionale è di poco superiore di uno ogni dieci). Gli abitanti che risiedono in località emarginate nei nove stati più sviluppati del paese, non superano il 5% della loro popolazione totale. Secondo l'indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite, tutti gli stati della regione presentano un indice di sviluppo inferiore alla media nazionale, ad eccezione di Quintana Roo e Campeche. Chiapas e Oaxaca sono gli stati con il più basso indice di sviluppo umano della regione.

Abitazione: La media di occupanti per abitazione nel Sud Sudest è simile a quella nazionale (4,4 abitanti per abitazione) ed è leggermente inferiore alla media nazionale in Quintana Roo, Veracruz e Campeche; uguale alla media nazionale in Yucatan e leggermente superiore nel resto degli stati. Chiapas e Puebla sono gli stati con maggiore affollamento. Nel Sud Sudest il numero di case (1990) composte da una sola stanza era quasi il doppio di quello nazionale e quelle composte da due stanze era qualcosa più del 30%. A livello nazionale circa il 33% delle case avevano una o due stanze e nel Sud Sudest il 50%. All'altro estremo, mentre a livello nazionale quasi il 24% delle case avevano cinque o più stanze, nella regione quelle che ne avevano lo stesso numero erano il 12%. La situazione più precaria si registra negli stati di Guerrero (con il 22,7% di caso con una sola stanza ed il 38,4% con due stanze), Chiapas (con il 19,7% ed il 39,1%) e Oaxaca (con il 17,9% ed il 40,3%). Quindi, mentre a livello nazionale il numero medio di stanze per abitazione è di 3,5 stanze, negli stati più arretrati della regione Sud Sudest arriva appena a 1,9 stanze.

Il 43,5% delle case (1990) del Sud Sudest ha pavimento di terra (la media nazionale è il 20%) che rappresenta un ritardo di 20 anni sulla media nazionale. La proporzione delle case con pavimento in terra è quasi quattro volte maggiore che negli stati al di fuori della regione (o il doppio della media nazionale). In Oaxaca e Chiapas nel 1990 ancora oltre il 60% delle case avevano il pavimento in terra (30 anni di ritardo sulla media nazionale). D'altro lato, nella regione il 42% delle case (1995) non ha scarichi (media nazionale del 25%); il 32% non ha acqua corrente (media nazionale del 15%); il 15,2% non possiede elettricità; il 35,4% utilizza legna (1990) per cucinare (media nazionale del 25%) e particolarmente in Oaxaca arriva al 51,2%, 48,8% in Chiapas e 45,9% delle case in Guerrero.

Davanti alla tendenza di privatizzare i servizi dello stato nell'Area di Libero Commercio delle Americhe, come si pretende di migliorare questa situazione? Saranno le multinazionali che garantiranno ai più poveri l'accesso alla sanità, all'istruzione, al salario ed a servizi dignitosi?

Gustavo Castro Soto

Fonti: Documento ufficiale del PPP; Agenda Estadistica 2000 del INEGI; "El Sur Tambien Existe: un Ensayo sobre el Desarrollo Regional de Mexico" de Davila, Kessel y Levy; declaraciones Florencio Salazar Adame Coordinador del PPP; Consejo Nacional de Poblacion (CONAPO).

Nota: Il documento ufficiale con mappe e grafici è consultabile nella nostra pagina web: www.ciepac.org e così pure l'analisi del Centroamerica.

CIEPAC è membro delle seguenti reti: Red Mexicana de Accion Frente al Libre Comercio (RMALC), Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Americas (COMPA), Convergencia de Organismos Civiles por la Democracia, Movimiento por la Democracia y la Vida de Chiapas (MVD).

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(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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