Adesso sì, l'esercito smantella La Garrucha

Fátima Monterrosa/corrispondente

Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, 23/03/01 (DDN). - Il gruppo "Preparazione, Sfiducia e Reazione" del Secondo Battaglione della Polizia Militare, ha lasciato l'installazione di La Garrucha, la quinta delle sette postazioni militari richieste dall'EZLN al governo federale come parte delle misure di distensione per ristabilire un dialogo con il commissario per la pace, Luis H. Alvarez.

Circa 300 soldati hanno buttato giù case di legno, trincee, cucina e area d'addestramento, oltre a bruciare carte, materassi, avanzi alimentari, tra il resto, prima di partire verso l'accampamento di Patihuitz, a 10 chilometri da La Garrucha, nella Selva Lacandona.

I soldati hanno inquinato le sorgenti d'acqua con animali morti e cemento e calce, anche se hanno lasciato impilate delle tavole di legno.

Decine di indigeni zapatisti si sono recati sul luogo per constatare che i militari avevano lasciato il terreno di tre ettari che avevano occupato senza il consenso dei proprietari del ejido La Garrucha per gli ultimi sei anni.

L'Esercito ha costruito questo accampamento pochi giorni dopo l'allora presidente Ernesto Zedillo emanasse gli ordini di arresto contro i leader dell'EZLN, il 9 febbraio del 1995.

Prima del ritiro delle truppe da La Garrucha, la Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena), ha smantellato gli accampamenti di Amador Hernández il 22 dicembre, di Jolnachoj il 31 dicembre, di Cuxuljá il 10 gennaio, di Roberto Barrios il 17 gennaio e, adesso, quello di La Garrucha, cinque su sette delle basi militari che aveva elencato l'EZLN, fra i tre segnali minimi che per ristabilire il dialogo con il rappresentante del governo federale, Luis H. Alvarez.

I militari hanno parzialmente smontato l'accampamento militare di Rio Euseba, dove continua a permanere un gruppo di 25 soldati per impedire che indigeni zapatisti prendano possesso del terreno e continuano i lavori negli uffici in un edificio di cemento di questa stessa base, a 8 chilometri dal quartier generale zapatista di La Realidad.

Mentre altri soldati hanno iniziato la "trasformazione" della base militari di Guadalupe Tepeyac, che dovranno lasciare, dopo sei anni di occupazione, una volta che il presidente della Repubblica, Vicente Fox Quesada, emetta un decreto lunedì prossimo.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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