da LA JORNADA - DOMENICA 21 OTTOBRE 2001

Indigeni sotto i sorvoli radenti

Denunciano pattugliamenti militari in un municipio autonomo del Chiapas

ELIO HERNIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 20 ottobre. Il municipio autonomo Ricardo Flores Magón ha assicurato che dallo scorso 10 di questo mese, l'Esercito Messicano e la Polizia di Sicurezza Pubblica statale hanno incrementato l'attività militare, con pattugliamenti aerei e terrestri sulle comunità delle vallate di Ocosingo.

In un comunicato stampa, ha spiegato che il 12 ottobre "due camion grandi della Sicurezza Pubblica, con più di 25 effettivi ben armati ed equipaggiati, sono arrivati da Palenque ed hanno cominciato a pattugliare nella valle di Santo Domingo, in primo luogo nell'ejido di Arroyo Granizo", e quando gli abitanti hanno domandato loro il motivo della loro presenza "non sapevano che rispondere, per cui hanno mentito, dicendo che si erano perduti".

Il giorno dopo "hanno continuato i sorvoli di grandi aerei militari, soprattutto sul territorio autonomo di Ricardo Flores Magón, e il 14, elicotteri dell'Esercito Messicano hanno realizzato sorvoli radenti - a meno di 20 metri di altezza - sopra Arroyo Granizo, dove hanno fatto almeno due giri, sopra il centro del villaggio, come se cercassero di atterrare sulla vecchia pista per aeroplani, danneggiando gli umili tetti di lamina di varie case".

Mezz'ora più tardi "si sono ripetuti i sorvoli a bassa quota, causando ancora danni maggiori e paura tra gli abitanti, che non capivano che succedeva", ha aggiunto nel comunicato divulgato in questa città. Inoltre, "dal 10 di ottobre si è intensificata l'attività militare dell'Esercito Messicano nell'acquartieramento e nel posto di blocco permanente - giorno e notte - che ha installato anticostituzionalmente e contro la volontà degli ejidatari e degli abitanti della comunità di Cintalapa".

Il municipio autonomo ha assicurato che nuovamente "si stanno facendo pesanti e violente le perquisizioni ai veicoli ed alle persone che passano di qui, violando il loro diritto al libero transito ed alcuni abitanti sono stati minacciati con interrogatori senza nessun motivo".

Ha aggiunto che l'aumento dell'attività militare nell'acquartieramento e nel posto di blocco ubicati nella località di Cintalapa "si accompagna con pattugliamenti di soldati in blindati in assetto da guerra che viaggiano da una a tre volte al giorno attraverso le comunità di Limonar, Santo Domingo e Arrollo Granizo".

Ha sostenuto che lo scorso 16 ottobre, circa 30 soldati in assetto di combattimento "sono entrati in pattuglia terrestre nella selva fino ad arrivare al villaggio vicino a Laguna Yanqui Semental, dove hanno interrogato gli abitanti, prima sul fatto se erano a conoscenza di campi di marijuana e poi sulla presenza di gruppi guerriglieri nella zona".

Nel loro percorso, ha sottolineato, "sono passati per campi coltivati e poderi, rubando banane e altri prodotti dei contadini che vivono in questo luogo. Questo è successo a mezzogiorno e poi sono tornati al loro quartiere, vicino a Chamizal, già nel pomeriggio".

"Vogliamo far conoscere tutto questo perché abbiamo sempre avuto una ferma volontà di non tacere mai più di fronte all'umiliazione, alla violenza ed alle bugie di coloro che ci negano i nostri diritti e sfruttano i nostri popoli". "Questa continua ad essere la minaccia e la realtà quotidiana che continuano a vivere i nostri popoli e le comunità indigene per il semplice fatto di lottare per una vita degna e per mantenerci fermi, più organizzati e forti nella nostra resistenza e nell'avanzamento della nostra autonomia come comunità indigene", conclude il comunicato.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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