BOLLETTINO "CHIAPAS AL DIA" N. 248
CIEPAC - CHIAPAS - MESSICO
(20 giugno 2001)
PRIMA SETTIMANA PER LA
DIVERSITÀ BIOLOGICA E CULTURALE
L'impatto che hanno ed avranno i trattati di libero commercio sulla biodiversità con i megaprogetti (strade, impianti, gasdotti, ecc.), il Piano Puebla Panama, l'uso in agricoltura di sostanze tossiche, la produzione, il commercio ed il consumo di cibi transgenici, la biopirateria esercitata dalle multinazionali nei riguardi della conoscenza, dell'eredità millenaria dei popoli e del patrimonio mondiale, la povertà e l'impatto ambientale irreversibile che provocano le monocolture quali la Palma Africana, la Gomma e l'Eucalipto, sono stati i motivi per la convocazione della Prima Settimana per la Diversità Biologica e Culturale che si è svolta dal 14 al 17 giugno 2001 a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico.
Tra le organizzazioni convocate c'erano: il Movimiento por la Democracia y por la Vida (MDV), il Centro de Investigaciones Economicas y Politicas de Accion Comunitaria (CIEPAC), il Consejo de Organizaciones de Medicos y Parteras Indigenas Tradicionales de Chiapas (COMPITCH), la Comision para la Unidad y la Reconciliacion Comunitaria (CORECO), Alianza Civica Chiapas, la Red Mexicana de Accion Frente al Libre Comercio (RMALC), il Centro de Estudios para el Cambio del Campo Mexicano (CECCAM), la Red de Accion Permanente sobre Plaguicidas en Mexico (RAPAM), Desarrollo Economico y Social de los Mexicanos Indigenas (DESMI), Global Exchange e il Centro de Invetigacion y Accion de la Mujer (CIAM).
Una vera festa di grande successo. Durante la Settimana le organizzazioni campesinas ed indigene si sono scambiate semi di mais creoli e piante medicinali. Inoltre sono stati esposti e venduti: caffè organico, miele, artigianato e materiale educativo. Nella Sala Multimediale sono stati proiettati video sui temi della Settimana. Hanno partecipato a questa festa circa 521 persone (321 donne e 200 uomini) provenienti da diversi settori: organizzazioni campesinas ed indigene in maggioranza, organizzazioni civili, settori dell'insegnamento e gruppi di donne, cooperative ed organizzazioni di produttori di caffè, apicoltori, artigiani, del settore sanitario, studiosi e ricercatori, universitari del paese e provenienti dall'estero, della chiesa, organizzazioni di base e dei diritti umani, reti nazionali e civiche in generale.
A questo evento hanno partecipato membri di 171 organizzazioni di 15 paesi, tra questi: Brasile, Canada, Spagna, Stati uniti, El Salvador, Scozia, Francia, Euskal Herria, Guatemala, Grecia, Inghilterra, Italia, Norvegia, Svizzera, Uruguay e 14 stati del Messico (Campeche, Coahuila, Chiapas, D.F, Estado de Mexico, Guanajuato, Jalisco, Nuevo Leon, Oaxaca, Queretaro, San Luís Potosí, Tabasco, Veracruz e Yucatan). È stata necessaria la creazione di varie commissioni alle quali hanno partecipato molte organizzazioni del Chiapas tra cui: La Neta, CIAM, CORECO, Junax, Global Exchange, CIEPAC, Alianza Civica, DESMI, OMIECH, Luna Creciente e Coordinadora de la Sociedad Civil en Resistencia.
Durante questa Settimana si sono svolti dibattivi su Diversità Biologica (Andres Barreda), Libero Commercio e Ambiente (Alejandro Villamar, RMALC), Megaprogetti e Ambiente (Carlos Beas, UCIZONI), Piano Puebla Panama (Gustavo Castro, CIEPAC), Sicurezza Alimentare (Peter Rosset, Food First), Biopirateria (Silvia Ribeiro, RAFI), Organismi Transgenici (Greenpeace), Sostanze Tossiche in Agricoltura (Ryan Zinn, Global Exchange), Mais in Messico (Ana de Itta, CECCAM), Diritto Positivo di fronte alla Diversità Biologica e Culturale dei popoli Indios e Monocolture (Ricardo Carreras, Movimiento Mundial de Bosques Tropicales).
Sono state esposte esperienze di resistenza e tra queste l'esperienza dell'organizzazione popolare di due milioni di persone raggruppate nel Movimento dei lavoratori Rurale Senza Terra (MST) del Brasile, da parte di Alvaro Santin; i fratelli indigeni della comunità del Rio Negro in Guatemala che hanno parlato del massacro e del disastro ecologico provocato dall'impianto della diga Chixoy costruita dalla Banca mondiale; la COMPITCH ha condiviso il progetto di biopirateria in Chiapas portato avanti da ICBG Maya e da Ecosur; la UNOSJO di Oaxaca, membro del Congresso nazionale Indigeno (CNI sulla resistenza e lotta per il riconoscimento dei diritti e della cultura dei popoli indigeni.
Oltre alle discussioni ed ai gruppi di lavoro realizzati per condividere le esperienze, analizzare le cause e le conseguenze ed elaborare proposte alternative, i partecipanti hanno elaborato una dichiarazione che presentiamo qui di seguito e che potrebbe intitolarsi:
DICHIARAZIONE DEL CHIAPAS
PER LA DIVERSITÀ BIOLOGICA E CULTURALE
Dichiariamo:
"Il nostro impegno è il rispetto della vita, della cultura e dell'ambiente. Con questo obiettivo comune, ci dichiariamo a favore di:
La protezione di madre natura, quale essere vivente, patrimonio inalienabile di ogni cultura millenaria.
La difesa della vita, della diversità biologica e culturale.
La dichiarazione di centri di origine quali patrimonio dell'umanità, depositando la responsabilità della loro conservazione universale alle culture che vi vivono, proibendo la loro proprietà privata.
Il recupero ed il rafforzamento delle conoscenze ancestrali dei nostri popoli.
Il rispetto delle risorse naturali e minerali dei popoli da parte del governo.
Il sostegno a tutti i movimenti nazionali ed internazionali indirizzati alla conservazione, protezione e valorizzazione della biodiversità.
La promozione e lo sviluppo di progetti produttivi alternativi e la promozione della cooperazione delle nostre esperienze.
Il rispetto della sovranità alimentare, la produzione agroecologica ed il diritto dei popoli alla propria autosufficienza alimentare, cioè, il diritto di produrre i nostri alimenti.
Il recupero del nostro seme creolo, del nostro diritto a produrre il mais a prezzi giusti e allo scambio e all'immagazzinamento di semi e piante delle nostre regioni. Prezzi giusti dei nostri prodotti.
Come parte di questa sovranità alimentare, è necessario unirci nell'utilizzo di pesticidi naturali, nello sviluppo e nel rafforzamento dell'agricoltura organica nel rafforzamento della nostra tradizione di differenziazione delle coltivazioni.
Il rispetto da parte degli Stati, delle conoscenze tradizionali dei popoli indigeni e del loro accesso alle risorse biologiche.
Il rispetto da parte degli Stati degli impegni assunti nei Trattati Internazionali in relazione a diritti umani e sicurezza alimentare.
Lo sviluppo da parte degli stati di programmi di agricoltura organica e della formazione.
La revisione degli strumenti internazionali relativi alla proprietà intellettuale ed in specifico l'Accordo su Diritti di Proprietà intellettuale legati all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e ai Trattati Commerciali.
La promulgazione all'interno dei diritti umani, dei diritti di consumatori ed agricoltori.
La creazione di un Piano di Sviluppo Popolare, democratico e sostenibile culturalmente ed ecologicamente, basato sui bisogni delle comunità, dove i progetti di investimento siano sottoposti a consultazione della società.
Il rispetto dell'autonomia dei popoli di ogni paese nella costruzione dei loro modelli di sviluppo.
La creazione di coordinamenti e reti per combattere progetti che attentano la sovranità ed il benessere dei popoli.
Il riconoscimento giuridico dei popoli indigeni.
Il veto presidenziale della Riforma Costituzionale Barttleet-Cevallos-Ortega del Parlamento Federale su Diritti e Cultura indigeni. Il compimento degli Accordi di San Andrés attraverso l'iniziativa di Riforme Costituzionali della Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA) e del Trattato 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIT).
La realizzazione di una Riforma Agraria ed Agricola.
Una forma di istruzione che risvegli la responsabilità nell'osservanza degli insegnamenti delle nostre culture e promuova l'amore per la terra.
Il diritto e l'accesso all'informazione riguardo ai prodotti che consumiamo, al miglioramento di coltivazioni e forme di vita.
Il diritto e l'accesso alle informazioni su Accordi, megaprogetti e Trattati Commerciali.
Moltiplicare l'informazione portandola a tutti i livelli: internazionale, regionale, municipale e comunitario.
Per tutto questo, RIFIUTIAMO:
I brevetti sulla materia viva.
L'utilizzo di fertilizzanti chimici.
La produzione, la commercializzazione e il consumo di organismi transgenici che arricchiscono solo le multinazionali e compromettono la biodiversità.
I prezzi elevati dei prodotti della terra e la perdita dei nostri territori.
L'inquinamento del pianeta.
La biopirateria, lo sfruttamento e la distruzione delle nostre terre e dei nostri territori.
Le monocolture e piantagioni che alterano i nostri ecosistemi.
L'invasione ed il saccheggio delle nostre ricchezze e delle nostre risorse naturali.
Il progetto di sfruttamento del corridoio biologico e l'esclusione ed espulsione dei popoli provocate dalla politica riguardante le Zone Naturali Protette.
La politica neoliberista che ci avvelena con l'agricoltura tossica.
Il Piano Puebla Panama con tutto ciò che significa contro i nostri popoli, la biodiversità e le nostre risorse naturali e culturali.
Tutto ciò che attenta alla vita dei nostri popoli.
L'industria delle maquiladoras.
La Riforma Costituzionale Barttlet-Cevallos-Ortega, approvata dal Parlamento Federale, in materia di Diritti e Cultura Indigeni.
I programmi del governo che generano divisioni e disgregazione nelle comunità.
L'introduzione ed il consumo di cibi e bibite.
L'iniziativa di legge riguardante l'Accesso alle Risorse Genetiche allo studio presso il Senato messicano.
PRONUNCIAMENTI PARTICOLARI:
Esigiamo dal governo del Guatemala e dalla Banca Mondiale, la riparazione di tutti i danni causati dalla diga Chixoy nel Rio Negro.
Esigiamo il risarcimento di tutti i danni provocati dalle grandi imprese, fino ad ora, a 60 milioni di persone e 3,5 milioni di persone che saranno sfollate dai megaprogetti.
Ci uniamo alle richieste e ai progetti di vita sulla biodiversità realizzati da Via Campesina e dalla Coordinadora Latinoamericana de Organizaciones Campesinas (CLOC).
Rifiutiamo la dichiarazione del Presidente messicano Vicente Fox che il Piano Puebla Panama vale mille volte una comunità indigena, che mette in risalto la natura mercantile e capitalista che comanda il suo cuore.
I firmatari della presente provengono od appartengono alle seguenti organizzazioni ed istituzioni: Adivima, Alianza Civica Chiapas, ARIC Independiente, Arrieros, Artesana de Flor de Margarita, ASCRA, Asociacion Catolica, Caminos Sin Fronteras, Casa de la Ciencia, Casa Maya, Centro de Derechos Humanos "Fray Bartolome de Las Casas", CECACI, CECCAM, CEDFOG, CEDIAC, CEIBA, CENAMI, Centro de Derechos Humanos Nuu Jikandii, Centro de Educacion para la Salud Santa Maria, CEPAFOS, Chilan Balam, Chiltak, Chimalapas Unidos por la Defensa Etnobiodiversidad, CIAM, CICE, CIDECA, CIEPAC, CIOAC, Citricultores Tancanthuitz, Coordinadora Diocesana de Mujeres (CODIMUJ), Colectivo de trabajo de Nashinich, Colectivo de Trabajo de Italohuitz, Comision Ecumenica Diocesis SCLC, Comite de Campesinos Pobres, Comite de Desarrollo de San Andres, Comite de Emergencia San Juan Del Bosque, Comite de Solidaridad con la Rebelion Zapatista, Comite Noruego de Solidaridad con America Latina, COMPITCH, Coopera tu, Coordinadoras Regionales de la Sociedad Civil en Resistencia, Copider Chiapas A.C., CORECO, Caritas de San Cristobal de Las Casas, Caritas Tapachula, DECOPAZ- CECI, Defensoria del Derecho a la Salud, Derechos en Accion, Derechos Humanos de Tenejapa, Derechos Humanos Diocesanos, DESMI, Diocesis de San Cristobal, Diocesis de Tapachula, EAPSEC A.C., Educe, EDUPAZ, Enlace y Comunicacion, Escuela Guaquitepec, Etnobiologia para la Conservacion, A.C., Fomento Cultural y Educativo, Frente de Campesinos en Lucha por la Tierra , Fundacion Heinrich Boll, Fundacion Leon XIII, Fundadese, Global Exchange, Greenpeace, Grupo de reflexion de Amatenango del Valle, Grupo Solidaridad por Chiapas Suiza, ICS Consorcio, IJATZ, IMAP, INCMNSZ, Iniciativas Nubiselva, Institute for Agriculture and Trade Policy (IATP), Ishi Ktak Asushe Buka, Iteso, Ixim Casa de la Solidaridad Zabaldi, Jardin de Orquideas San Cristobal, Junax, Las Abejas, Las Golondrinas, LEMNA, Maderas del Pueblo, Madre Tierra , Magisterio Democratico de la Region de los Altos, Secundarias Tecnicas Seccion 7 SNTE, Mama Maquin, Maya Ik, Melel Xojobal, Mision de Guadalupe, Movimiento de Izquierda Libertario, Movimiento de los Trabajadores Rurales sin Tierra , Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales, Movimiento Nacional de Salud Popular, region Tabasco, Mugarik Gabe, Muuch Kambal, Medicos del Mundo, Organizacion Campesina Emiliano Zapata Coordinadora Nacional Plan de Ayala (Ocez-Cnpa Fra. Comalapa), OCOMICH, ODASPICH, ODETIT, Ojo del Sur, Oletik, OMIECH, OMITCH, Omitech, OPTRAMACH, Organizacion de Medicos Tradicionales de Cancuc, Organizacion de Medicos Tradicionales de la Sierra, Organizacion Lucha Campesina, OXFAM Australia, Parroquia Democracia, Parroquia Huitiupan, Parroquia Independencia, Parroquia La Libertad, Parroquia Poza Rica, Parroquia San Andres, Parroquia San Fermin, Parroquia Tenejapa, Parroquia Zinacantan, Pastoral de El Bosque, Pastoral Social, Produssep Sureste, Programa La Neta, Proimmse - Unam, Promotoras de Salud de Tenejapa, Proyecto de Medios, RAFI, Red de Abogadas y Abogados por los Derechos de los Pueblos Indigenas (RADPI), Red de Maiz, Red Proderechos de la Educacion y la Salud, Regiones Autonomas Plurietnicas, Ricaa, RMALC, Rio Sqisal, S.C. Tzeltal Tzotzil, S.S.S. Lagos de Colores, SADEC, Santo Tomas, Saqbe, Serapaz San Cristobal, SERPAJ, Servicios Sociales Solidarios Imelda Tijerina S.S.S.I.T, Sindicato de Trabajadores Indigenas del Edo. De Chiapas, Sindicato Democratico de la Pesca y Acuacultura, Sipaz, Soc. Coop. Xulum Chun Artesanas, Sociedad Civil de zona campesina de Comitan, Sociedad Interamericana de Educ. y Cap. Ambiental CIECA, SSS Nuevo Milenio, Technologia Mundi, Tojtzotze Li Maya, Transparencia, UAM Xochimilco-MDR, Ucizoni, Umbrella House, Unem, Universidad de Bemidji, Universidad de California, Universidad de Colorado, Universidad de Milano, Universidad de Nuevo Mexico, Universidad de Paris, Universidad Iberoamericana, Universidad Iberoamericana Laguna, Universidad Laval, Universidad Metropolitana de Manchester, Union de Milperos Tradicionales, Union lucha y progreso, UNOSJO S.C., Xinich, Yib Jteklum A.C.
(Nota. Alcune organizzazioni che hanno partecipato alla Settimana non hanno firmato la dichiarazione, come il Colegio de la Frontera Sur-Ecosur).
Questo il testo della Dichiarazione. Ovviamente non finisce qui. I partecipanti a questo evento hanno dichiarato che la Seconda Settimana per la Diversità biologica e Culturale si terrà nel mese di giugno del 2000 in Guatemala e che i guatemaltechi si sono impegnati nell'organizzazione.
Lo stesso giorno in cui i partecipanti si pronunciavano per il rifiuto totale del Piano Puebla Panama (PPP), i presidenti della regione firmavano un accordo a San Salvador contenete le linee strategiche del PPP, per il consolidamento del "processo di apertura commerciale emisferica che deve culminare nell'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA)" (vedere Bollettino "Chiapas al Dia" N. 222). Dal canto suo il Presidente Vicente Fox ha dichiarato che il suo governo "è per gli industriali". In quello stesso giorno in Chiapas le forze armate al comando di Vicente Fox, perseguitavano gli abitanti delle comunità indigene e zapatiste che hanno lanciato comunicati di denuncia e di allarme, mentre la DuPont piantava nuovamente i suoi semi. Gli indigeni del Chiapas hanno offerto ai partecipanti alla Prima Settimana per la Diversità Biologica e Culturale, un bicchiere di pozol per brindare alla vita, come rifiuto alla brevettazione del pozol da parte di una multinazionale olandese e come simbolo contro la privatizzazione delle conoscenze millenarie dei popoli.
La globalizzazione del modello neoliberista incontra molti ostacoli in tutto il mondo. Non solo le Nazioni indigene si ribellano e resistono, ma anche diversi settori del mondo colpiti dagli interessi del capitale finanziario. Eppure, è tra i campesinos ed indigeni, dalla terra, da dove arrivano le maggiori resistenze ed alternative. Perché appartengono alla terra i cibi che ci fanno mangiare e gli interessi delle multinazionali che si disputano le risorse strategiche (acqua, boschi, petrolio, biodiversità, minerali, ecc.). Una terra che appartiene ai campesinos, agli indigeni, che hanno conservato per millenni le ricchezze che appartengono a tutti.
Gustavo Castro
Nota: Per maggiori informazioni sulla Settimana, visitare la pagina web: www.laneta.apc.org/biodiversidad e www.chiapas.indymedia.org
CIEPAC ha prodotto una cassetta dal titolo Un Globo para Todos, Globalizando las Esperanzas, che contiene quattro capitoli sulla globalizzazione e sulla sua relazione con i diritti umani, gli organismi transgenici e la biopirateria. Oltre che la versione in spagnolo, uscirà la versione in tzeltal e tztotzil. Hanno partecipato al progetto Global Exchange, COMPITCH e CEDIAC, A.C. Questo strumento educativo è stato prodotto grazie al sostegno finanziario di Solidago e Peace Develompment Found.
Fonti: Documento oficial del PPP, Agenda Estadistica 2000 del INEGI, "El Sur Tambien Existe: un Ensayo sobre el Desarrollo Regional de Mexico" de Davila, Kessel e Levy, declaraciones Florencio Salazar Adame Coordinador del PPP, Consejo Nacional de Poblacion (CONAPO).
CIEPAC A.C. Centro de Investigaciones Economicas y Politicas de Accion Comunitaria. Membro della rete nazionale di Convergenza di Organismi Civili per la democrazia ed anche membro della Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Americas (COMPA) "Construyendo Alternativas Frente al Neoliberalismo". Membro della Red Mexicana de Acción Frente al Libre Comercio (RMALC) e di Convergencia de Organismos Civiles por la Democracia.
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(tradotto dal Comitato "Maribel" - Bergamo)
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