LA JORNADA - VENERDÌ 20 APRILE 2001

Fox: In Chiapas si cambiano le armi con i servizi di salute e d'educazione

Oggi, "giorno storico, di festa" per la consegna delle posizioni militari

Speriamo di poter iniziare con Marcos il processo di dialogo, dice in Ottawa

JUAN MANUEL VENEGAS - INVIATO

Ottawa, 19 aprile - La consegna questo venerdì delle basi militari di Guadalupe Tepeyac e Rio Euseba, agli indigeni di questa regione del Chiapas, "apre la porta a circa dieci milioni di indigeni", ha detto il presidente Vicente Fox. "E' un giorno storico, un giorno di festa! Perché finalmente termina la presenza dell'Esercito in queste comunità, finalmente si scambiano le armi con il cuore e con servizi di salute, di educazione, d'appoggio allo sviluppo umano ed economico delle etnie", ha sottolineato.

Nel suo secondo giorno di giro in questo paese e dopo essersi riunito con rappresentanti di più di una trentina di organizzazioni non governative canadesi, il capo dell'Esecutivo ha affermato che la decisione di rispettare le richieste zapatisti ed il ritiro dell'Esercito dalla zona di conflitto segnala che "possiamo già iniziare direttamente il processo di dialogo per arrivare ad accordi di pace".

Le tre condizioni dell'EZLN "saranno rispettate e speriamo di poter già iniziare direttamente con Marcos il processo di dialogo per arrivare ad accordi di pace, che io spero che non tardino molto, dev'essere un processo rapido. Io so che Marcos lo vuole così e io so che anche noi lo vogliamo così, per il bene degli indigeni del Messico", ha aggiunto Fox.

A notte, in una cena ha offertagli dalla governatore generale del Canada, Adrianne Clarkson, il mandatario messicano ha segnalato che una situazione "particolarmente importante" per il suo governo è l'inclusione dei popoli indigeni nel processo di sviluppo, nel pieno rispetto della loro cultura e dei loro diritti.

"Ho inviato al Parlamento messicano un'iniziativa di legge su questa materia e, grazie alla chiara disponibilità al dialogo ed alla riconciliazione, abbiamo ristabilito contatto con i dirigenti del movimento zapatista e con ciò abbiamo dato i primi passi per mettere fine al conflitto chiapaneco", ha detto alla sua anfitriona, che ha manifestato speciale "interesse e gradimento per la soluzione che si sta dando a questo problema in Messico".

Questo giovedì, come parte del suo programma nel giro, il presidente Vicente Fox si è riunito con 32 organizzazioni non governative canadesi, tra cui Amnesty Internacional, la Fondazione dei Diritti Umani del Canada, Diritti e Democrazia, il Comitato di Giustizia Sociale di Montreal e l'Associazione delle Università e dei Collegi Universitari.

In uno scambio di idee che è durato meno di un'ora, al Presidente del Messico si è chiesto della situazione dei diritti umani, del generale Francisco Gallardo e degli ecologisti detenuti in Guerrero, così come sul momento attuale in Chiapas e dei programmi di giustizia sociale nel nostro paese.

Al termine di questo incontro privato - nell'albergo Chateau Laurier, dove si trova in Ottawa -, il presidente Fox ha detto che la percezione sul rispetto dei diritti umani nel nostro paese è cambiata. Il fatto di aver dedicato un'ora "con domande totalmente aperte e senza censura, già dà molta fiducia (alle ONG) che le cose sono cambiate in meglio in Messico".

Sul generale Gallardo e sugli ecologisti detenuti, Fox Quesada ha detto che sono già stati designati avvocati della Presidenza della Repubblica per appoggiarli nei rispettivi processi, si stanno controllando le accuse e "speriamo che presto possiamo dare una soluzione completa e reale a questi casi".

Con l'informazione di cui dispone, a Fox pare che in questi due casi "ci sia stata violazione" dei diritti umani degli accusati. "Sugli ecologisti detenuti nello stato di Guerrero, credo che potremo liberarli, per la violazioni dei diritti; forse in una settimana, magari in un paio di mesi... nel caso di Gallardo, dopo un'analisi del suo processo prenderemo le decisioni adeguate".

Il caso Cuba

Uno dei partecipanti all'incontro con Fox ha messo in discussione l'atteggiamento del governo messicano per la sua astensione alla proposta di condanna del governo di Cuba, lo scorso mercoledì a Ginevra. Fox ha risposto:

"Lo abbiamo fatto perché abbiamo pensato che non è giusto che alcuni paesi accusino altri di trasgredire i diritti umani, quando vediamo violazioni, più o meno, in tutto il mondo, dove abbiamo trovato sfruttamento, e nel caso di Cuba stiamo cercando di capire la situazione... siamo contro qualsiasi violazione ai diritti umani, dovunque accada: in Messico, in Canada, negli Stati Uniti o in qualsiasi altro paese del mondo".

Per questo, ha proposto che chi vuole viaggi al nostro paese, anche al Chiapas, per conoscere la situazione delle comunità zapatiste. "Siamo molto aperti su questo, però vogliamo pure correggere tutti gli abusi che abbiamo visto nel mondo intero e, pertanto, abbiamo questa posizione nel valutare le situazioni in altri paesi".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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