da La Jornada di sabato 20 gennaio 2001

AN STA GENERANDO UN CLIMA DI PROVOCAZIONE PER ARRESTARE MARCOS

ENRIQUE MENDEZ

Il deputato federale del PRI, Jaime Martínez Veloz, già partecipante alla stesura del progetto di legge per il Dialogo, la Conciliazione e la Pace durante la 56a Legislatura ed oggi membro della Cocopa, ha denunciato che, partendo da una "visione distorta" della legge, appoggiata dal procuratore Rafael Macedo de la Concha, il PAN sta generando "un clima di provocazione che dia pretesto per un'azione di forza" e che porti all'arresto del subcomandante Marcos e della comandancia dell'EZLN. "La tentazione esiste come nel 1995 e gli stessi che convinsero Ernesto Zedillo che era giusto spiccare mandati di cattura contro i dirigenti del movimento, non sono lontani da questa nuova campagna che vorrebbe generare, nell'opinione pubblica, un contesto favorevole all'arresto degli zapatisti. Non ho il minimo dubbio che lo faranno", ha dichiarato.

Il deputato e segretario degli Affari Sociali del CEN priista, ha affermato che le leggi approvate riguardo al caso del Chiapas, non limitano il movimento degli zapatisti al territorio del conflitto e che, pertanto, possono viaggiare sul territorio nazionale, basta che siano disarmati.

"Niente impedisce loro di uscire allo scoperto. Quando sono andati a San Andrés Larráinzar, a San Cristóbal, lo stesso viaggio della comandante Ramona e in occasione della consulta nazionale, sono sempre stati disarmati e la procedura seguita da Marcos, a La Realidad, è sempre quella di consegnare le armi a Moisés".

Senza dubbio però, il settore più duro del PAN, che utilizza un doppio discorso come partito di governo, "vorrebbe tenere Marcos nella selva".

Ha annunciato che nella prossima riunione della Cocopa, martedì 23 gennaio, proporrà che una commissione si incontri con la comandancia zapatista per costruire le condizioni dell'incontro col Parlamento "sotto i migliori auspici" ed affinché si garantisca la sicurezza necessaria al gruppo "e s'impedisca qualsiasi atto di provocazione". Sarebbe anche disposto ad accompagnarli nel loro viaggio per garantire che non vengano arrestati. "Ma non possiamo accompagnarli se loro non ce lo chiedono", ha precisato.

Martínez Veloz pensa che ora, mentre Armando Salinas Torre annuncia pubblicamente l'intenzione del PAN-governo di arrestare gli zapatisti, sarebbe opportuno rendere noti i fatti del febbraio 1995, quando la Procura Generale della Repubblica (PGR) convinse Zedillo ad emettere ordini di cattura contro Marcos ed i leader del gruppo ribelle.

"I fatti devono essere resi noti affinché la gente sappia che cosa accadde allora proprio mentre il governo stava per intraprendere il dialogo con l'EZLN. In quei giorni, Esteban Moctezuma e Beatriz Paredes Rangel erano incaricati dei contatti che si trasformarono in ordini di arresto per gli zapatisti". "È importante, quindi, sapere il ruolo svolto dalla PGR, dall'Esercito, dal Cisen e dalla Segreteria di Governo".

Il Presidente Fox, da un lato si dichiara disponibile a riprendere il dialogo di pace ed annuncia il ritiro delle truppe, mentre dall'altro il suo ufficio stampa dice che "per ora" non verranno abbandonati altri accampamenti militari e, qualche ora dopo avviene il contrario. "Questo dimostra che non sono in sintonia e, come se non bastasse, emerge quest'altro settore "duro" dei panisti, che agisce come portavoce dell'estrema destra e adduce motivazioni distorte per arrestare gli zapatisti".


IL PRD NON RITIENE POSSIBILE L'ARRESTO DEGLI ZAPATISTI

JOSE GALAN Y FABIOLA MARTINEZ

Gli zapatisti sono protetti dalla Legge di Concordia e Pacificazione che consente loro di viaggiare su tutto il territorio nazionale sotto la protezione delle autorità federali, per cui non corrono alcun rischio di arresto, ha dichiarato il gruppo del PRD alla Camera dei Deputati, mentre per il vice-coordinatore del gruppo del PAN, César Nava, ha aggiunto: "gli zapatisti hanno tutto il diritto di venire a Città del Messico".

Il deputato perredista Héctor Sánchez López, presidente della Commissione per gli Affari Indigeni della Camera dei Deputati, ha respinto le dichiarazioni del deputato federale panista Armando Salinas Torre, secondo il quale gli zapatisti potrebbero essere arrestati ed ha precisato che l'articolo sei della Legge di Concordia e Pacificazione "è molto chiaro: gli zapatisti godranno di tutto l'appoggio delle autorità federali durante il loro transito sul territorio messicano, affinché non vengano molestati in nessun modo".

Per il senatore perredista Jesus Ortega, le dichiarazioni riguardo la carovana zapatista "sono assurde, perché la Legge di Concordia e Pacificazione è federale e, pertanto, i membri dell'EZLN "godono della protezione in Chiapas ed hanno la possibilità di transitare liberamente fuori da questo territorio".

Rutilio Cruz Escandón, legislatore perredista e portavoce della Cocopa, ha affermato che dichiarazioni come quelle del deputato Salinas sono solo per puro "protagonismo" ed ostacolano tutti i passi positivi già fatti per la ripresa del dialogo.


(a cura del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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