LA JORNADA - LUNEDI' 19 MARZO 2001
Gruppi di zapatisti prenderanno oggi contatto con sei delegazioni per dare informazioni sulla legge indigena
Viaggio zapatista per le comunità della Valle di Anáhuac
La comandante Esther rivolge un appello alla società affinché venga appoggiata la lotta delle donne
ROBERTO GARDUÑO e ALONSO URRUTIA

Il comando generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e i delegati del Congresso Nazionale Indigeno (CNI) faranno oggi visita a 23 popolazioni originarie del Valle de Anáhuac. I dirigenti ribelli ed i rappresentanti del CNI si divideranno in cinque gruppi, che partiranno verso le nove del mattino dall'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (ENAH) per dirigersi ad ovest e sud della capitale messicana.

I 23 comandanti ed il subcomandante Marcos - la cui partecipazione verrà confermata soltanto nelle primissime ore della mattinata di oggi - saranno accompagnati da 250 delegati indigeni che alloggiano all'ENAH. Gli incontri programmati si svolgeranno nei "chioschi" al centro delle piazze principali delle comunità ejidali ubicate in sei delegazioni politiche e, tanto l'EZLN che il CNI non pretendono che tali incontri siano di massa, dato che si tratta solo di stabilire il contatto con i dirigenti regionali e comunali delle zone periferiche del Distretto Federale.

Ai temi che tratteranno i delegati indigeni si aggiungerà una chiara spiegazione sullo stato in cui si trova la negoziazione con il Parlamento, la "bontà" dell'iniziativa della Cocopa e le "implicazioni negative" del Piano Puebla-Panamá, ideato dal presidente Vicente Fox.

Questi viaggi organizzati a "gruppi" vedranno la partecipazione di cinque delegati dell'esercito zapatista in ciascuno di essi ed il loro itinerario sarà rispettivamente il seguente:

  1. Il primo visiterà San Nicola Totolapan alle 11 della mattina; Magdalena Contreras alle 13; Santa Rosa Xochiac alle 15 e San Lorenzo Acopilco alle 18.
  2. Il gruppo numero 2 arriverà a Santo Tomás Ajusco alle 12 e da qui si dirigerà a Magdalena de Tlacalco, dove si prefigge di arrivare alle 14, per raggiungere, infine, San Miguel Xicalco alle 15.30.
  3. Il terzo gruppo arriverá a San Francisco Tlanepantla alle 12; a San Miguel Xalpa alle 13.30; a Santa Cecilia Tepetlapa alle 15; a San Gregorio Atlapulco alle 17.30 e a Santiago Tylyehualco alle 19.
  4. La quarta delegazione visiterá le comunitá i San Pedro Atopcan alle 12, quindi si dirigerá a San Pablo Oxtotepec alle 13.30; piú tardi si riunirà con i municipali e comunali di San Salvador Cuahutenco alle 16 e, alle 17.30 arriverá a San Bartolo Xicomulco.
  5. Il quinto gruppo, infine, visiterà Santa Ana Tlacotenco alle 12; Villa Milpa Alta alle 14; San Agustín Otenco alle 16; San Jerónimo Micatlán alle 17; San Francisco Tecoxpa alle 18 e San Juan Tenenahuac alle 19.

Consegna di viveri

Ieri, nelle vicinanze dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (ENAH), il fatto più importante é stato l'arrivo di centinaia di persone che, singolarmente o famiglie al completo, sono arrivati a consegnare viveri, acqua potabile, medicine e indumenti ai delegati del CNI ed ai comandanti zapatisti.

La società civile ha portato all'ENAH da una modesto sacchetto di cinque chilogrammi di zucchero a grandi casse piene di riso, fagioli e articoli igienici. Il flusso degli aiuti é durato tutto il giorno. Alcuni dei donanti hanno anche chiesto di poter consegnare personalmente le loro cose ai ribelli zapatisti, ma gli addetti alla vigilanza e alla sicurezza hanno impedito loro l'accesso.

Nel corso della giornata non si sono visti visitatori di rilievo come é invece accaduto in altre occasioni. E' arrivato solo Fernando Yáñez, che fa da collegamento tra l'EZLN ed il Congresso federale, che poi é entrato all'ENAH. Comunque, il subcomandante Marcos ha invitato gli abitanti del quartiere Isidro Fabela ad un breve incontro per illustrare il contenuto delle sue richieste e "ringraziarli" per tutta l'ospitalità offerta ai componenti del comando ribelle.

Durito, in difesa dell'industria elettrica

Nell'incontro con gli abitanti del quartiere dove si trova l'ENAH, il dirigente dell'Esercito Zapatista ha raccontato una favoletta in cui il personaggio Durito era mascherato da pattuglia, ma era in realtà un albero di natale ed aveva chiesto al popolo di difendere l'industria elettrica perché c'è il rischio che i messicani più poveri restino senza luce.

Come già nei giorni scorsi, come misura di sicurezza, la stampa non ha avuto accesso all'uditorio Giovanni Sapio dell'ENAH, però al termine dell'incontro gli stessi partecipanti hanno riferito quanto Marcos ha detto loro.

Alcuni hanno ricordato, emozionati, che il guerrigliero ha detto: "il presidente Fox imita l'EZLN, per cui gli zapatisti ora vanno ad adempiere i tre segnali che hanno chiesto affinché Fox li imiti un'altra volta e così si possa risolvere il conflitto".

In questo incontro, durato circa 45 minuti, é intervenuta anche la comandante Esther, che ha invitato la società ad appoggiare la causa indigena e, soprattutto, la causa delle donne, perché "in Chiapas esse sono dimenticate".

A mezzogiorno, nell'auditorio Giovanni Sapio, rappresentanti indigeni, studenti della ENAH, addetti alle brigate per la sicurezza e abitanti del quartiere Isidro Fabela hanno partecipato ad una conferenza stampa per parlare dello stato attuale dell'edificio che ospita la delegazione zapatista e i 250 partecipanti al CNI.

Benigno Valerio, delegato indigeno, ha denunciato l'esistenza di una campagna denigratoria nei confronti dei rappresentanti delle etnie che chiedono l'approvazione della iniziativa della Cocopa: "sappiamo che il Governo intende creare problemi a questo movimento, ma non debbono dimenticare che se abbiamo resistito per ben 508 anni, non credo che non potremo farlo per altri 20; possiamo certamente resistere. Noi, quello che vogliamo, é semplicemente che riconoscano i nostri diritti".

"I popoli indigeni erano i padroni di questo paese, ma ce lo hanno tolto e oggi negano persino la nostra esistenza, però noi non possiamo continuare in questa situazione, siamo qui! Esistiamo! Diciamo loro che non ci vinceranno e che resisteremo".

Emilio Jiménez López, indigeno tzeltal, ha detto che i deputati e i senatori del Parlamento hanno solo cercato di porre degli ostacoli a quella che doveva essere la risoluzione del conflitto in Chiapas, "ma questo non fa sì che noi ci stanchiamo. Noi vogliamo parlare con tutti i legislatori, non solo con qualcuno. Noi altri non ci stanchiamo e continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino a quando non saranno adempiuti gli accordi di San Andrés".

Juan Ansaldo, delegato del CNI, ha spiegato che il Congresso Nazionale Indigeno e l'EZLN si sono trovati d'accordo nel mantenere viva questa campagna di diffusione nelle comunità indigene di tutto il paese e che i delegati che durante la settimana scorsa sono tornati ai loro luoghi di origine, a partire da martedì prossimo ritorneranno a Città del Messico con le decisioni che hanno concordato i gruppi e le etnie del paese: "l'obiettivo fondamentale non é quello di fare grandi concentrazioni massive, bensì di avvicinarci ai gruppi veramente impegnati".

In questa ottica, ha assicurato che il viaggio del comando dell'EZLN e del CNI avverrà sotto la protezione di indigeni di Guerrero, Oxaca, Veracruz, Michoacán e Puebla.

In merito alla partecipazione di Marcos in queste iniziative, ha riferito che questa sarebbe stata decisa soltanto nelle primissime ore della mattinata di oggi.

Carlos González, della Allenaza delle Popolazioni Indigene di Anáhuac, ha spiegato che lo scopo dei viaggi alle 23 comunità che circondano la capitale del paese é quello di informare gli abitanti dei municipi e dei comuni in merito alla risposta del Parlamento, nonché in merito alla situazione in cui si trovano oggi le tre richieste basiche dell'EZLN per reiniziare il dialogo formale con il governo federale.

Inoltre ha spiegato che saranno sei le delegazioni a cui accederanno i "gruppi" indigeni: Milpa Alta, Xochimilco, Tlalpan, Magdalena Contreras, Alvaro Obregón e Cuajimalpa, la cui estensione occupa più della metà del Distretto Federale.

"Appoggio evidente"

D'altra parte, durante la conferenza stampa offerta dalla comunità dell'ENAH e dagli abitanti del quartiere Isidro Fabela, i rappresentanti della prima hanno espresso la loro "indignazione" per il trattamento che il comando zapatista ha ricevuto da parte di alcuni legislatori. "Nonostante l'evidente appoggio popolare con cui sono state accolte le richieste degli indigeni, i deputati ed i senatori creano ostacoli alla discussione del progetto della Cocopa e antepongono problematiche e protocolli alla utilizzazione della tribuna del Congresso da parte di legittimi rappresentanti del popolo".

La commissione di igiene dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia ha assicurato che dispone di tutto il necessario per garantire la salute delle persone che esplicano attività in questa sede, nonché a tutti quelli che qui pernottano: "La ENAH é pulita e non si sono avuti casi epidemici. Le persone si stanno alimentando bene, dormono all'interno delle installazioni - vale a dire, protette dalle intemperie- e possiamo contare su tutte le infrastrutture necessarie per mantenere condizioni di pulizia a livello ottimale".

Quindi, la commissione per i rapporti con la stampa ha chiesto scusa ai mezzi di comunicazione "per non poter dare in qualche caso tutti i dati che vengono sollecitati... Anche se questa commissione é stata molto attenta a tutto ciò che é avvenuto in relazione al viaggio della carovana e della sua permanenza in Città del Messico, é il Centro di Informazione Zapatista (CIZ) che assolve le funzioni di intermediario con il comando dell'EZLN, nonché di dare informazioni sulle sue attività".

Nel frattempo, il comitato di quartiere 12055 di Isidro Fabela ed una rappresentante dei condomini dell'edificio di Villa Olimpica, hanno dichiarato che la presenza degli indigeni non ha rappresentato il minimo problema e che la società civile si é organizzata per appoggiarli.

Mentre venivano dati questi annunci e chiarimenti, mentre continuavano le attività all'interno dell'ENAH, al di fuori donne, bambini e uomini hanno continuato ad arrivare, per l'intera giornata, a portare il loro contributo con diversi prodotti, anche per la permanenza del CNI e per i comandanti dell'EZLN.


(tradotto da Beppe Costa)



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