LA JORNADA - DOMENICA 18 FEBBRAIO 2001

Ricominciano sorvoli a bassa quota e pattugliamenti terrestri

Consigli zapatisti denunciano minacce di priisti

ANGELES MARISCAL E ELIO HENRIQUEZ CORRISPONDENTI

Tuxtla Gutierrez, Chis., 17 febbraio - Le Autorità di quattro consigli autonomi zapatisti hanno denunciato le minacce contro di loro da parte della polizia di Sicurezza Pubblica e di gruppi priisti. In uno dei casi, settori che si oppongono all'EZLN tentano d'impedire le azioni d'appoggio alla marcia del gruppo ribelle.

Ad una settimana dall'inizio della marcia dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) verso Città del Messico, il consiglio autonomo e ribelle Ricardo Flores Magón informa che l'Esercito Messicano ha ricominciato i sorvoli a bassa quota e i pattugliamenti terrestri nella Selva Lacandona. Ha dichiarato che giovedì scorso, 15 veicoli militari "con mitragliatrici puntate sono arrivati nella comunità di San Jerónimo Tulijá (nel municipio ufficiale di Chilón) per rafforzare l'accampamento militare che sta occupando illegalmente il terreno dove si trova la scuola dell'ejido". Ha aggiunto che lo stesso giorno "c'è stato un cambio di truppe, però dei 15 veicoli che sono entrati solo sette se ne sono andati via", e inoltre "ci sono stati pattugliamenti militari dall'incrocio di Piñal fino alla comunità di Santo Domingo y Cintalapa, dove l'Esercito ha un'altra postazione".

La Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani ha denunciato che un contadino del municipio di Palenque è stato arrestato dai soldati in un posto di blocco ubicato nella località di Chocoljaíto, "solo perché andava vestito con una camicia verde". In un bollettino ha sostenuto che i soldati di questo posto di blocco "si dedicano a minacciare in modo costante i contadini della zona perquisendo tutto ciò che portano e chiedendo loro di scendere dai carri quando vanno nei campi o vanno a comprare in città".

Anche, basi dell'EZLN nel municipio Tierra y Libertad hanno detto che nel villaggio Frontera Comalapa, le autorità locali hanno minacciato di morte gli organizzatori delle azioni d'appoggio alla carovana zapatista. In concreto, il commissario ejidal Jesús Herrera Pérez ha minacciato José Tzunum Martínez, Martín Pérez, Armin, Zenaida e Mercedes Hidalgo Cano.

Gli zapatisti della comunità K'onotik, del municipio autonomo San Juan del Bosque, hanno affermato che il 14 febbraio poliziotti della Sicurezza Pubblica hanno minacciato di morte una commissione che si stava trasferendo nel capoluogo municipale.

In ultimo, le autorità del municipio di Polhó hanno detto che il leader priista locale, Adán Hernández Pérez, ha sgomberato, con minacce, simpatizzanti zapatisti della comunità Belisario Domínguez. Hanno spiegato che, accompagnato da varie persone che portavano armi da fuoco e machete, hanno fatto sgomberare quelli che lavoravano sui terreni comunali. Questo fatto è successo il 14 febbraio, un giorno dopo che le parti in conflitto avevano avuto un incontro con autorità statali e gruppi umanitari, per discutere sulla contesa per il terreno Usihucum.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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