LA JORNADA - MERCOLEDÌ 15 AGOSTO 2001

Denunciano l'arrivo di centinaia di soldati al quartier militare di San Cayetano

Gli indigeni temono un attacco militare contro l'EZLN

Chiediamo ai nostri fratelli del Messico e del mondo che stiano attenti, dicono in un comunicato

HERMANN BELLINGHAUSEN

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 14 agosto - Il consiglio municipale autonomo di San Andrés Sakamch'en ha denunciato un incremento di movimenti militari nel quartiere militare di San Cayetano, a due chilometri dall'Aguascalientes di Oventic. "Questo causa tensioni nelle nostre comunità, perché si teme che il signor Vicente Fox stia preparando un attacco militare contro l'EZLN e le sue basi d'appoggio", afferma in una lettera all'opinione pubblica ed ai mezzi di comunicazione.

Le autorità del municipio autonomo comunicano: "L'11 agosto, 19 mezzi dell'Esercito, tra camion e camionette, sono arrivati alla colonia San Cayetano. Non è la prima volta che succede, ma nei giorni precedenti erano arrivati solo soldati con 2 o 3 mezzi aumentando il numero degli effettivi; lo stavano facendo così per non richiamare la attenzione, però quel giorno sono arrivati centinaia di soldati federali".

La "denuncia - protesta" coincide con quella del consiglio del vicino municipio autonomo San Juan de La Libertad, divulgata ieri, sull'incremento dei pattugliamenti e delle truppe in San Cayetano, Puerto Caté e El Bosque. Rimane da ricordare che tanto San Cayetano come altre comunità nelle vicinanze di San Andrés e San Juan de La Libertad (come San Antonio El Brillante e Jolnachoj) sono stati in passato scenario di proteste indigene contro la presenza dei soldati.

Il consiglio autonomo di San Andrés Sakamch'en dice ora: "Noi come autorità e con i nostri villaggi rifiutiamo energicamente l'incremento degli effettivi militari in ogni accampamento della nostra zona indigena, perché la presenza e l'accerchiamento militare che abbiamo sofferto come popoli indigeni è il segnale che il signor Fox non dimostra volontà di pace, ma solo la volontà di continuare la guerra contro i nostri villaggi".

Le nuove denunce dei municipi ribelli parrebbero indicare un inesplicabile 'surriscaldamento' dell'attività militare in quei territori, che si riflette nelle denunce di molte comunità della regione tzotzil di Los Altos. Il consiglio di San Andrés Sakamch'en afferma: "Chiediamo a tutti i nostri fratelli indigeni e non indigeni del Messico e del mondo di stare attenti".

Ancora altre truppe in Ocosingo e Las Margaritas

Pure le comunità del municipio autonomo Tierra y Libertad, nella regione di frontiera, riferiscono che lo scorso fine settimana si è verificato un intenso movimento di truppe in Nuevo Huixtán e a Poza Rica.

Decine di veicoli armati di artiglieria e di trasporto di personale militare percorrono le strade sterrate. La comunità di Poza Rica, ubicata sulla strada di frontiera, è uno degli accessi alla selva Lacandona dal sud e si trova a circa 15 chilometri da Guadalupe Tepeyac e dalla strada che conduce a La Realidad. Negli stessi giorni, le basi militari di Maravilla Tenejapa e Amparo Acqua Tinta hanno sperimentato un'attività inusuale.

Secondo rapporti provenienti dal municipio autonomo Francisco Gómez, l'Esercito ha incrementato i suoi effettivi pure nella base di Patihuitz, a pochi chilometri dall'Aguascalientes III dell'EZLN ed ha installato un nuovo posto di blocco. Similare denuncia ha fatto il parroco di Ocosingo e Altamirano, Raymundo Tamayo, che dopo esser stato minacciato in Patihuitz ha inviato una lettera aperta al presidente Vicente Fox nella quale, tra le altre cose, domanda al presidente: "È di nuovo sotto vigilanza il lavoro della diocesi (di San Cristóbal de Las Casas)?"


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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