La Jornada - martedì 15 maggio 2001

L'UNIONE EUROPEA CHIEDE ALL'EZLN DI RISPONDERE ALL'OFFERTA DI VICENTE FOX

NOTIMEX, AP Y AFP

Bruxelles, 14 maggio 2001

L'Unione Europea ha lanciato un appello lunedì scorso all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) per riprendere il dialogo con il governo del presidente Vicente Fox Quesada e di rispondere alla sua "offerta costruttiva" per raggiungere la pace in Chiapas.

L'esortazione - approvata dal Consiglio per gli Affari Generali dell'Unione Europea - dimostra l'attenzione prestata per questo stato del sudest messicano, in particolare intorno la tema della riforma costituzionale sui diritti degli indigeni.

LA PETIZIONE PROMOSSA DALLA RAPPRESENTANZA SPAGNOLA

La sollecitazione dell'Unione Europea arriva due settimane dopo che gli zapatisti hanno reso noto il rifiuto della riforma costituzionale approvata in materia indigena, annunciando la rottura di ogni contatto con il governo federale e dichiarandosi in rivolta.

Nella petizione - promossa dalla rappresentanza della Spagna ed approvata dai 15 paesi membri dell'organismo - l'Unione Europea dichiara che "è convinta che il dialogo tra l'Esecutivo Federale e il comando generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione nazionale sia di vitale importanza per il raggiungimento di un accordo finale sulla situazione in Chiapas".

I cancellieri dell'unione Europea hanno deplorato la decisione dei militanti zapatisti di rompere i contatti ed i negoziati con il governo messicano esortandoli a "rispondere all'offerta costruttiva del presidente del Messico, Vicente Fox Quesada, con l'obiettivo di trovare vie politiche per far progredire i punti della nuova legge" su diritti e cultura indigeni.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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