LA JORNADA - GIOVEDÌ 14 GIUGNO 2001

Non approvate la legge indigena, chiede una ONG ai deputati

ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL CORRISPONDENTI

Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas ha chiesto ai membri della Camera dei Deputati del Chiapas di "tener conto del contesto di guerra in cui si vive e a beneficio del dialogo e della riconciliazione" e di rifiutare il progetto di Legge su Diritti e Cultura Indigeni approvato e inviato dal Parlamento dell'Unione.

L'organizzazione, presieduta dal vescovo Samuel Ruiz García, ha aggiunto che votando contro la Legge, i parlamentari locali "dimostrano al Messico che la dignità non è solo patrimonio degli indigeni del Chiapas, ma anche dei loro rappresentanti nel Parlamento statale".

I deputati "sanno che nel contesto di guerra in Chiapas, ciò che è in gioco è la possibilità di stabilire se il dialogo è la modalità più efficace per dirimere le differenze o se, al contrario, la guerra continui a oscurare la realtà di vita delle comunità indigene dello stato e del paese".

Intanto, i quattro detenuti pro-zapatisti che ancora rimangono nelle carceri del Chiapas hanno chiesto al governo federale il rispetto delle tre condizioni dell'EZLN per tornare al dialogo, tra le quali c'è la loro liberazione.

I quattro arrestati hanno spiegato attraverso il loro rappresentante, Abelardo Méndez Arcos, che gli incaricati del governo federale hanno solo controllato i fascicoli, ma fino ad ora non hanno ricevuto una risposta concreta su quando saranno liberati. Tre di loro sono nel carcere di Cerro Hueco e un quarto in San Cristóbal.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home