El Pais - Mercoledì, 14 marzo 2001

VISTO / OÍDO | EDUARDO HARO TECGLEN

Viva Zapata

Il subcomandante Marcos sistema il suo quartier generale nell'università: é il suo posto. E' un intellettuale e Fox é un cavallerizzo con gli stivali di cuoio duro che porta per governare. Odia gli indigeni. Ho la documentazione di un piccola storia personale. Fox, quando era governatore, mi invitò a parlare nelle giornate su Cervantes di Guanajuato ed io scelsi un tema: "La parola libertà nei testi di Cervantes". Fui assegnato al tavolo che avrebbe presieduto Monterroso e incominciarono ad arrivare fax e telefonate per fissare date e viaggi. In una conversazione chiesi se mi sarebbe stato possibile andare nella zona del subcomandante; mi risposero che era un paese libero, e da quel momento smisero di parlarmi. Non ebbi neanche risposta dal governatore Fox.

Poi ci é andata gente famosa, tra cui Vásquez Montalbán -che ha fatto un gran libro- e Sararnago. Adesso, il rivoluzionario entra nella capitale.

Se queste cose capitassero in Spagna, non mi sorprenderebbero. Può esserci qualcuno, istituzione o società, che mi chieda un discorso o mi incarichi di scrivere un articolo o un libro: io accetto ma poi lo rimandano o non rispondono e non se ne sa più niente. E vuol dire che qualche persona sensata, timorosa, sulla difensiva o nemica ha detto di no, che diavolo, neanche a parlarne, questo tipo proprio no, che va a dire questo sig. Nonsochecosa? Lo capisco. Capirei certo meglio una spiegazione, però chi può dare una spiegazione? Sarebbe di per se stessa una dichiarazione su qualcosa di proibito, o della persona non gradita, o delle idee ripudiate. E' meglio il silenzio. Temo per il primo che ha avuto l'idea.

Non ho mai raccontato questa storia del governatore Fox, neppure quando ho visto l'entusiasmo della sinistra mondiale - e messicana - quando lo hanno eletto presidente. La liberazione dal PRI lo giustificava in tutto. E conduce a questa marcia, a questa speranza. Sta bene, certo. E' meglio che accompagnino Marcos gli intellettuali spagnoli; lo stesso Marcos é un intellettuale di prima categoria. Sa dove sta. Servo da tramite per diffondere un paragrafo del suo discorso di Xochimilco: "Spaventati di fronte alla crescita del colore della terra, i signori del denaro si rifugiano nelle loro fortezze e da queste gettano a piene mani non il loro denaro ma la loro stupidità e la loro pigrizia. Se il denaro fosse intelligente non sarebbe denaro. Per questo, chi ne ha molto e tesaurizza, finisce con essere vestito del suo colore e di acquisire il suo corto modo di vedere le cose e la sua superba ignoranza". Sta parlando di Fox.


(tradotto da Beppe Costa)



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