Venerdì 12 gennaio - Notizie dalle agenzie stampa


7:36 PM

Liberato un altro zapatista in Chiapas

(CNI in Linea) - Dopo quattro anni e sette mesi di permanenza nel carcere di Cerro Hueco, Chiapas, e dopo aver scontato più della metà della sua condanna ad otto anni per il delitto di omicidio, questo venerdì é stato liberato Ricardo García Hernández, con il quale salgono a 19 i prigionieri zapatisti scarcerati negli ultimi giorni.

García Hernández, che si é presentato come base d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), ha dichiarato che si reintegrerà nelle basi del gruppo armato allo scopo di appoggiare la liberazione dei suoi compagni ancora rinchiusi nelle altre carceri del Chiapas.

Ha riferito che fu fermato nel giugno del 1996 da elementi dell'Esercito nella comunità La Libertad Jolnixtié, municipio di Tila, con l'accusa di aver assassinato un appartenente al presunto gruppo armato Desarrollo, Paz y Justicia.

Ha raccontato che è rimasto detenuto in attesa di giudizio per poi essere condannato dalle autorità ad otto anni di prigione, anche se si riuscì mai a provare il presunto delitto che avrebbe commesso.


7:59 PM

Gli zapatisti non potranno portare armi nel capoluogo del Messico

MESSICO DF (Reuters) - Il governo messicano non consentirà che i 24 comandanti della guerriglia zapatista, che hanno programmato di recarsi nella capitale messicana il prossimo mese di marzo capeggiati dal "subcomandante Marcos", giungano armati, ha comunicato venerdì un alto funzionario.

"Non permetteremo che vengano armati, che questo sia ben chiaro. Nessuno può andare armato, facendo dimostrazioni", ha detto il Segretario del Governo (Interni) Santiago Creel.

"Vogliamo che la democrazia abbia valore nel nostro Paese e quello che ha valore nella democrazia sono gli argomenti, le idee ed il dialogo, non le armi. Questo non lo permetteremo", ha insistito Creel in un'intervista alla emittente Radio Formula.

Creel ha detto che i guerriglieri potranno venire incappucciati con i loro passamontagna o pañoletas, come é loro costume ed ha aggiunto che le autorità daranno garanzie per la loro libera espressione.

"Se vorranno fare qualsiasi comunicazione, garantiremo che lo possano fare... naturalmente nel rispetto della legge", ha precisato.

I ribelli zapatisti che hanno alzato le armi il primo gennaio del 1994 in difesa dei diritti di 10 milioni di indigeni, mantengono attualmente una tregua non dichiarata con l'esercito, pur non avendo consegnato le armi.

Il viaggio a Città del Messico sarà la prima uscita pubblica dei comandanti zapatisti dalle loro postazioni nella Selva Lacandona, che si trova nella povera zona meridionale dello Stato del Chiapas.

Le conversazioni di pace allo stato attuale sono sospese da più di 4 anni, dopo che l'EZLN accusò il governo dell'allora Presidente Ernesto Zedillo di non rispettare gli Accordi di San Andrés Larráinzar sopra i diritti e la cultura indigeni.

CHIEDONO IL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PER IL DIALOGO DI PACE

Circa 5.000 zapatisti indigeni hanno manifestato venerdì scorso nella città coloniale di San Cristóbal de Las Casas, in Chiapas, dove hanno preteso la totale attuazione delle tre condizioni richieste dai capi ribelli per riprendere dialoghi di pace.

"Ci sono dei progressi, é vero, (però) questi piccoli progressi si vogliono presentare con degli inganni. Come se già fosse tutto pronto, come se il dialogo e la pace fossero già qui a portata di mano, molto vicini", ha detto una indigena zapatista tojolabal, che ha letto un comunicato durante la marcia.

La mobilitazione é stata realizzata al compimento dei sette anni dal cessate il fuoco dopo 12 giorni dei combattimenti che causarono circa 200 morti.

Una manifestazione parallela a quella di San Cristóbal é stata realizzata venerdì a Città del Messico, dove circa 1.500 simpatizzanti zapatisti hanno marciato per le strade del centro della città.

Notiziari radiofonici hanno riferito che quattro donne e due uomini marciavano totalmente nudi, solo con i volti coperti da passamontagna.

La manifestazione in Città del Messico ha provocato caos al traffico in alcune strade nei paraggi della Segreteria del Governo (Interni) nel centro della città.


9:58 PM

SIMPATIZZANTI DELL'EZLN PROVOCANO UN SERIO CONGESTIONAMENTO DEL TRAFFICO

Messico, 12 gennaio (NTX) - Un serio congestionamento del traffico é stato provocato oggi da simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) che hanno manifestano nelle vie del Bucareli, davanti alla Segreteria del Governo (Segob).

I manifestanti hanno voluto fare una pubblica dimostrazione in appoggio alla marcia che farà a Città del Messico il comando generale degli zapatisti e per richiedere al governo federale l'attuazione delle tre condizioni poste dal subcomandante Marcos per la ripresa del dialogo.

Un gruppo di manifestanti indossava passamontagna e procedeva a torso nudo, affermando che questo tipo di dimostrazioni erano l'inizio della mobilitazione che ci sarà per ricevere gli zapatisti.

I simpatizzanti degli zapatisti hanno collocato un grande telo all'ingresso principale del palazzo governativo, sul quale erano scritte parole di benvenuto al comando dell'EZLN.

Successivamente, hanno consegnato quello che hanno definito il primo comunicato della società civile al Direttore della Conciliatoria della Segob, Juan CArlos Garcés.

In questo comunicato i manifestanti hanno indicato che "non si può sostituire la volontà di dialogo con una pubblicità che sopravvaluta fatti reali, ma pur sempre parziali ed insufficienti, per cui é compito specifico del governo dare prova di questa volontà portando a totale compimento i tre noti segnali richiesti".

I manifestanti hanno inoltre dato notizia di una serie di mobilitazioni che prossimamente verranno effettuate, tra cui quella del 5 febbraio nel Municipio di Guadalupe Tepeyac, dove avrà luogo un'assemblea della società civile per esigere il ritiro dei militari da questo luogo.

E' prevista pure una gran marcia per il 16 febbraio, dall'Angel de la Indipendencia allo Zócalo, alle 4 del pomeriggio, nonché il ricevimento da parte della folla dei manifestanti della delegazione zapatista, che avverrà molto probabilmente il 6 marzo prossimo in località da stabilire.

Tra le organizzazioni firmatarie del comunicato figura l'ESME, lo STUNAM, la SNTE, il PRD della capitale, Causa Ciudadana, Maderas del Pueblo del Sureste, SOS per Chiapas, Misión Civil por la Paz, Redes de la Sociedad Civil, Coordinadora Neza, Asamblea de Barrios e tante altre.


(a cura di Beppe Costa)



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