San Jerónimo Tulíja, Chiapas

10 Giugno 2001

Alla Società Civile Nazionale e Internazionale,

alla Stampa Nazionale e Internazionale,

alle Organizzazioni dei Diritti Umani

La Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani ha svolto un giro d'osservazione per la zona di San Jerónimo Tulíja, dove le autorità regionali del Municipio Autonomo Ricardo Flores Magón hanno denunciato la più recente escalation di movimenti e intimidazioni da parte dell'Esercito Messicano.

I membri della Rete dei Difensori Comunitari sono stati testimoni di alcune di queste nuove intimidazioni e denunciano che questi movimenti dell'Esercito Messicano fanno parte di una strategia d'intimidazione contro le comunità indigene e certificano la ripresa della guerra di "bassa intensità" nello stato del Chiapas.

Dalla fine del mese di aprile la zona di frontiera intesa come l'area della Laguna Santa Chiara, Francisco Leon, Cintalapa e Palestina, del Municipio Autonomo Ricardo Flores Magón, vive pattugliamenti quotidiani da parte dell'Esercito Messicano. Questi operativi vanno avanti con la scusa di combattere il narcotraffico nella zona, cosa che le autorità di Ricardo Flores Magón mettono in discussione dato che loro dicono che questo traffico illecito esiste grazie alla protezione delle autorità militari.

Il giorno 21 aprile, 30 effettivi dell'Esercito sono arrivati vicino alla comunità di San Jacinto Lancanjá dove gli abitanti hanno sentito spari d'arma da fuoco. Il giorno seguente gli stessi soldati pattugliavano i sentieri della zona e gli abitanti della zona hanno sentito almeno 9 raffiche di mitra.

Lo stesso 22 aprile un altro convoglio militare con altri 30 soldati a bordo pattugliava la zona tra le comunità di Francisco León e San Jacinto Lacanjá, fermandosi nei villaggi intermedi, intimidendo gli abitanti, rubando il loro cibo e domandando insistentemente dell'esistenza di marijuana, guerriglieri e Zapatisti.

Le autorità di Ricardo Flores Magón menzionano che questi movimenti non sono una coincidenza, ma che si tratta di un nuovo tentativo di accerchiare le comunità appartenenti a questo municipio autonomo. Cosa che queste autorità prendono con grande preoccupazione dato che ricordano che l'intimidazione contro queste comunità si è sommata alla detonazione di armi lunghe appartenenti all'Esercito degli Stati Uniti, che in accordo con organizzazioni non governative del Guatemala, si trova distaccato al confine del Guatemala lungo la sponda del torrente Usumacinta.

Da parte nostra, noi difensori comunitari della Rete, siamo stati testimoni della reinstallazione di un posto di blocco militare di fronte alla comunità di Chocoljaíto. La Rete dei Difensori ha in varie occasioni denunciato questo posto di blocco per i furti alla popolazione e perché è chiaro che la sua unica funzione è quella di intimidire gli abitanti indigeni di questa regione e impedire il loro diritto al libero transito. Questo posto di blocco era stato smantellato nei primi mesi di quest'anno e la sua riapparizione si aggiunge ai movimenti d'intimidazione che sta portando avanti l'Esercito Messicano in questa regione.

La Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani condanna questa serie di movimenti e di intimidazioni da parte dell'Esercito Messicano perché segnalano la ripresa della guerra di "bassa intensità in Chiapas. E come chiara dimostrazione di questa ripresa si potrebbero anche menzionare i movimenti dell'Esercito Messicano a San Isidro Ocotal, nel Municipio di San Cristóbal, anteriormente denunciati dalla Rete dei Difensori Comunitari, e le aggressioni rese note recentemente contro i Municipi Autonomo di Polhó e di San Pedro Michoacán.

La Rete dei Difensori condanna le intimidazioni contro la popolazione civile e indigena del Chiapas e dichiara al governo federale che la militarizzazione dello stato porterà solo alla escalation delle violazioni dei diritti umani e non senz'altro ad una pace duratura.

"ASSUMENDOCI LA NOSTRA PROPRIA DIFESA"

ATTENTAMENTE

LA RETE DEI DIFENSORI COMUNITARI PER I DIRITTI UMANI, ZONA SAN JERÓNIMO TULÍJA

Red de Defensores Comunitarios Por Los Derechos Humanos

Calle Elias Calles N. 11, Colonia Revoluzione, San Cristóbal de Las Casas, Chiapas

Tel/Fax:52 - 9 - 6783569 - e-mail: reddedefensores@dojo.tao.ca

ENLACE CIVIL, A. C.

20 de Noviembre n. 36 - Barrio de Mexicanos - C.P. 29240 - San Cristóbal de Las Casas, Chiapas

telefono: (967) 82104 tel/fax: (967) 88465

enlacecivil@laneta.apc.org - http://www.enlacecivil.org.mx


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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