La Jornada - giovedì 8 febbraio 2001

Liberati in Tuxtla Gutiérrez, tre detenuti filo-zapatisti

Adesso sono già 24

ANGELES MARISCAL E JUAN BALBOA CORRISPONDENTI

Tuxtla Gutierrez, Chis., 7 febbraio - Tre detenuti filo-zapatisti, originari del municipio autonomo di Polhó, sono stati liberati stamattina presto. Con loro sono 24 gli scarcerati, dei circa 80 che reclama l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, come parte delle condizioni per tornare al tavolo del dialogo con il governo federale.

Abelardo Méndez Arcos, portavoce esterno dei detenuti indigeni, ha detto che questa liberazione è avvenuta in silenzio, il governo statale ha solo avvisato il rappresentante degli indigeni quando i tre erano già stati scarcerati.

Méndez Arcos ha spiegato che "è stata una sorpresa: circa alle 24 di ieri mi hanno avvisato per telefono che stavano per liberare i compagni Manuel Gutiérrez Méndez, Antonio Arias Hernández e Cristóbal Gutiérrez Gómez, che in questo momento si stanno già riunendo alle loro famiglie".

Ha aggiunto che i tre indigeni erano accusati di omicidio e si trovavano sotto processo. Due di loro avevano addirittura "già scontato quasi due anni di carcere".

Una liberazione discreta

Ha assicurato che i tre scarcerati appartenevano al coordinamento indigeno La Voz de Cerro Hueco e ha detto di non sapere perché il governo statale non avesse reso pubblica la liberazione, dato che la prima era stata "annunciata con le grancasse".

Le richieste che pone l'EZLN per tornare al tavolo del negoziato con il governo federale sono: il ritiro di tre posizioni militari (Rio Euseba, La Garrucha e Guadalupe Tepeyac) e la libertà di circa 80 simpatizzanti e basi d'appoggio zapatisti.

"Finora sono già 24 i detenuti liberati, però mancano ancora altri compagni che si trovano nel carcere di Cerro Hueco, così come in Ocosingo, Yajalón, San Cristóbal e in altre carceri di Tabasco", ha aggiunto Méndez Arcos.


Esigono gli juchiteci che si ritirino i posti di blocco militari per poter ricevere la marcia

Il coordinamento regionale dell'istmo di Tehuantepec per ricevere l'EZLN di passaggio verso Città del Messico, ha chiesto in Juchitán, Oaxaca, che si eliminino i posti di blocco dell'Esercito Messicano installati nella regione, perché "non rappresentano un simbolo di pacificazione da parte del governo federale".

Circa 250 indigeni abitanti del Valle de Toluca hanno richiesto alla Commissione Affari Indigeni del Parlamento dello stato del Messico che manifesti immediatamente la sua posizione, come Potere Legislativo locale, rispetto alla visita dell'Esercito Zapatista alla capitale mexiquense, prevista per i giorni 5 e 6 marzo.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home