TUXTLA GUTIÉRREZ, Chis. - Il governo del Chiapas ha rafforzato la vigilanza e i pattugliamenti in almeno 12 municipi dove coesistono problemi agrari e rischi di scontro, in seguito a una serie di raccomandazioni della Commissione Statale di Diritti Umani (CEDH) per stabilire misure preventive.

Queste azioni si effettuano a più di due settimane del massacro di otto contadini priisti in Venustiano Carranza, il 19 aprile, ha confermato la Procura Generale di Giustizia dello Stato (PGJE).

Più di 500 poliziotti di Pubblica Sicurezza e 10 agenti della Polizia Giudiziaria hanno intensificato i loro pattugliamenti in capoluoghi municipali e dintorni di comunità. Hanno anche esteso i loro lavori di vigilanza e supervisione su strade e sentieri rurali della zona di conflitto, Nord, Selva, Centro e Altos dello stato.

Una relazione della segreteria di Pubblica Sicurezza nello stato segnala che la polizia, a bordo di camion e veicoli-pattuglia, ha incrementato i passaggi nelle località considerate a rischio di conflitto per la tensione sociale che generano i loro problemi agrari, intercomunitari e di intolleranza politico - religiosa.

Sono stati inviati nuovi elementi di polizia ai municipi di Ixtapa, Las Margaritas, La Trinitaria, Pichucalco, Chilón, Tila, Cintalapa, Ocosingo, El Bosque, Chenalhó e Pantehló.

La polizia statale coordina la sua attività di vigilanza e prevenzione in collaborazione con le cosiddette Basi di Operazioni Miste (BOM), composte da effettivi dell'Esercito messicano e della PGR.

La Pubblica Sicurezza ha installato un servizio operativo speciale di vigilanza nel municipio di Simojovel, nel nord dello stato, dopo che rappresentanti dei settori produttivi e sociali della regione, hanno paralizzato le attività, per protesta a causa dell'insicurezza in cui si vive.

In questa località, decine di agenti di polizia pattugliano giorno e notte la zona e i municipi vicini di Bochil, El Bosque e Huitiupán, quest'ultimo considerato zona di influenza zapatista.

A Tila, sita nel nord chiapaneco, la pubblica sicurezza ha incrementato la sua presenza, dopo le proteste di simpatizzanti dell'EZLN per la liberazione di 11 dirigenti e componenti della organizzazione priista Paz y Justicia, catalogata come gruppo paramilitare nella zona.

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