La Jornada - sabato 5 maggio 2001

LA PRESENZA DELL'ESERCITO CONTINUA NELLA ZONA DI CONFLITTO

ONG: FOX APPLICA LA POLITICA DELLA SIMULAZIONE IN CHIAPAS

LE MANOVRE DEI GRUPPI PARAMILITARI CONTINUANO AD ESSERE TOLLERATE DALLE AUTORITÀ

Andrea Becerril

Membri della Carovana Messicana Per Tutti Tutto, si sono dichiarati ieri contrari alla "politica di simulazione intrapresa in Chiapas dal presidente Vicente Fox" ed hanno denunciato che non sono stati adempiuti i tre segnali richiesti dall'Esercito Zapatista di Liberazione nazionale (EZLN) per il ritorno al tavolo del dialogo, poiché la riforma indigena approvata dal Congresso ha ignorato gli Accordi di San Andrés e l'iniziativa della Cocopa.

In una conferenza stampa, rappresentanti di queste organizzazioni hanno denunciato che durante il loro ultimo viaggio nella zona del conflitto, hanno riscontrato segnali preoccupanti perché nonostante il ritiro militare dalle sette postazioni richieste dall'EZLN, la presenza dell'Esercito non è diminuita.

Hanno inoltre rilevato che continua l'attività dei gruppi paramilitari nella zona di influenza zapatista, come hanno constatato in una comunità di Polhó, in cui alcuni indigeni sono stati attaccati da componenti dell'organizzazione armata Máscara Roja che hanno anche distrutto un forno che serviva a cuocere mattoni.

Rogelio Rueda, Martha Durán, Adriana Becerra, Rocío Pavel ed Eréndira Sandoval hanno spiegato che hanno visitato per 10 giorni le cinque Aguascalientes, Polhó, Moisés Gandhi ed altre comunità nella zona di influenza dell'EZLN ed hanno constatato che le condizioni di emarginazione ed arretratezza degli indigeni si sono aggravate.

"I problemi sanitari si sono aggravati nelle comunità degli sfollati, in cui la difficoltà di applicare misure igieniche si somma all'impossibilità di coltivazione e questo dà luogo ad una grave carenza alimentare. Un esempio di ciò è quello che accade a Polhó, dove risiedevano 800 indigeni ed ora ve ne sono 10 mila, e questo implica una riduzione drammatica delle risorse e la necessità urgente di risolvere queste carenze e di favorire il ritorno di questi ai loro luoghi di origine".

Hanno evidenziato che oltre alle malattie causa della denutrizione e le pessime condizioni igieniche in cui vivono, gli indigeni si vedono minacciata la salute anche dalla pressione rappresentata dalla presenza militare e paramilitare. In questo senso hanno dichiarato che esistono diverse testimonianze delle azioni dei cosiddetti "gruppi di civili armati" contro gli zapatisti.

Il problema ancestrale della denutrizione si è aggravato ed indigeni membri o basi di appoggio dell'EZLN hanno denunciato "la scarsa fertilità della terra che coltivano e quindi la sua improduttività ed il disastro provocato dal basso costo dei suoi prodotti quali il caffè che continua ad essere venduto al consumatore ad un costo di molte volte superiore".

La Carovana Messicana Per Tutti Tutto, rivolge un appello al presidente Fox affinché "ascolti veramente il cuore e la voce dei popoli indigeni e si dichiari pubblicamente contro la legge indigena recentemente votata al Congresso, perché questa riforma antepone gli interessi delle classi privilegiate ai diritti degli indigeni".

Come società civile, questa carovana "continuerà a sostenere l'iniziativa della Cocopa, che realmente garantisce il diritto dei popoli indios alla loro autonomia, ad un'istruzione bilingue, in cui si riconoscano, diffondano e promuovano le loro tradizioni, conoscenze e culture".


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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