El Universal - Venerdì 4 maggio 2001

In funzione solo un centro di assistenza sociale in Chiapas

Affermano funzionari della Sedesol che in Guadalupe Tepeyac è per l'assenza di abitanti che dovrebbero integrare il consiglio di partecipazione per l'esecuzione delle opere

Fredy Martín Pérez/Corrispondente

GUADALUPE TEPEYAC, Chis. - A più di un mese da quando il presidente Vicente Fox ha annunciato la creazione dei Centri di Attenzione Sociale per lo Sviluppo delle Comunità Indigene, solo uno è in funzione: quello di Rio Euseba.

In quanto alle posizioni castrensi, da più di 16 giorni non c'è presenza militare nella zona. Le basi più vicine a La Realidad, sede del comando zapatista, si trovano in San Quintín e in Francisco Villa. La prima a circa 25 chilometri e l'altra a 20 chilometri.

Il moderno edificio che è servito da caserma fino a 15 giorni fa, in Guadalupe Tepeyac, adesso è occupato come ufficio da quattro funzionari della Segreteria di Sviluppo Sociale (Sedesol) che tentano di mandare avanti il progetto presidenziale.

Un funzionario della dipendenza dice che non è ancora in funzione il Centro di Assistenza Sociale, per l'assenza degli abitanti, che comporrebbero il consiglio di partecipazione, "dato che sono loro quelli che richiederebbero l'esecuzione di opere e di progetti produttivi".

L'edificio a due piani, adesso dipinto di bianco, è stato ristrutturato con una cucina, una sala da pranzo e un dormitorio per alloggiare i quattro funzionari che unicamente hanno realizzato visite ai villaggi vicini a Guadalupe Tepeyac per sapere "che cosa vuole la popolazione".

Con due camionette pick-up, i funzionari si spostano al mattino presto verso le comunità, però per ora la presenza di contadini e di indigeni nel Centro di Assistenza Sociale è nulla.

Il funzionario dice che niente ha a che vedere la decisione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), che questa settimana ha sospeso i suoi contatti con il governo federale, con la messa in marcia del Centro di Attenzione Sociale.

Gli unici mobili che ha l'edificio sono alcune sedie e tavoli di plastica.

L'unico contatto che hanno i quattro lavoratori della Sedesol con il coordinatore di questi centri, Carlos Montemayor, è attraverso un telefono satellitare. L'alloggio che aveva occupato il generale Grado, incaricato delle truppe qui fino al 20 aprile, rimane chiuso. Aveva un ufficio e una camera con armadi di cedro e un bagno.

Solo nel pomeriggio il luogo si vivacizza. Varie infermiere e personale amministrativo dell'Ospedale dell'IMSS si riuniscono qui per degli incontri di pallavolo.

In questo luogo, la Sedesol tenta di mandare avanti una specie di "sportello unico", con uffici dei tre livelli di governo, perché i contadini possano realizzare qualsiasi tipo di pratica.

Si vorrebbe anche organizzare un ostello, uno spaccio di strumenti agricoli, un centro d'inchiesta per il miglioramento delle coltivazioni, una scuola secondaria e un ostello per i familiari dei pazienti internati nell'Ospedale.

Dal 1° dicembre scorso, l'Esercito smise di realizzare i suoi pattugliamenti quotidiani tra Guadalupe Tepeyac e Rio Euseba, le due posizioni militari disarticolate il 20 aprile scorso.

Questa comunità era percorsa ogni giorno dal febbraio del 1995, da più di 20 blindati e veicoli Hummer che facevano il percorso tra entrambi i posti, ubicati ad una distanza di 25 chilometri.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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