El Universal - Venerdì 4 maggio 2001

Denunciano "ostilità" contro zapatisti

Diverse le irregolarità contro i detenuti in Querétaro

Francisco Gómez

La difesa dei due zapatisti detenuti in Querétaro si è lamentata di "ostilità" politiche e giuridiche del governo di questa regione e di mancanza di volontà politica del governo federale a concedere la libertà ai due simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), Jerónimo Sánchez Sáenz e Anselmo Robles, accusati dei reati di spoliazione, sommossa, danno a proprietà altrui e lesioni e per i quali scontano una pena di più di dieci e di 13 anni di carcere, rispettivamente.

L'avvocato Pilar Noriega ha segnalato che ci sono molteplici irregolarità nei processi penali contro i due simpatizzanti zapatisti.

Sánchez Sáenz e Robles Sánchez, entrambi dirigenti del Fronte Indipendente delle Organizzazioni Zapatiste (FIOZ), sono stati arrestati dopo una serie di disturbi avvenuti il 5 febbraio 1999 durante una visita a Querétaro del ex-presidente Ernesto Zedillo e del suo gabinetto.

Il processo si trova ancora in una tappa di presentazione di prove, però, secondo la difesa, inesplicabilmente il processo è stato molto lento, il che è contrario al diritto ad una giustizia pronta e spedita.

Gli accusati sono stati condannati in prima istanza a cinque anni e otto mesi di carcere, condanna che è stata confermata in appello per il reato di spoliazione, come mandanti per l'occupazione di un terreno del ejido San Miguelito.

Secondo la difesa, in questo caso il giudice applicò retroattivamente una riforma che considera reato grave la spoliazione.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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