LA JORNADA - Martedì, 2 ottobre 2001

Un rapporto della DEA definisce "terrorista" il gruppo ribelle

L'EZLN HA OBIETTIVI SOCIALI PRECISI E NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO TERRORISTA

ANGELES MARISCAL, ERNESTO MARTINEZ, CAYETANO FRIAS E CLAUDIO BAÑUELOS

Il governatore del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchia, ha negato che l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) sia un gruppo terrorista, come invece indicato in un rapporto pubblicato dall'agenzia antidrogra statunitense (DEA). Inoltre, ha escluso che i ribelli attivi in Chiapas siano sottoposti all'attuale politica antiterrorista degli Stati Uniti.

Il rappresentante chiapaneco ha negato che la guerriglia zapatista abbia compiuto azioni che possano essere classificate come atti terroristi, perché "l'EZLN ha difeso tenacemente la sua condizione di attivista sociale e ha dimostrato di allontanarsi da qualsiasi segnale che lo identificasse come gruppo terrorista".

"Non sono (gli zapatisti) un gruppo armato terrorista, al contrario, sono attivisti sociali che cercano una soluzione positiva ai problemi della marginalità, povertà ed esclusione", ha aggiunto Salazar Mendiguchia.

Come prova di tutto questo, il governatore del Chiapas ha spiegato che l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ha dimostrato di "essere disponibile a creare una via politica come strumento per arrivare alla pace, che è stato un esempio per altri gruppi armati come l'Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR) e l'Esercito Rivoluzionario del Popolo Ribelle (RPI), che stanno a guardare come il governo fornirà soluzioni a coloro che avendo preso le armi hanno poi scelto la via politica".

In questo senso, ha evidenziato il governatore Pablo Salazar, la guerriglia zapatista "non è sottoposta all'attuale politica estera degli Stati Uniti nella situazione attuale".

La dichiarazione del rappresentante chiapaneco si inquadra in un recente rapporto dell'agenzia anti-narco statunitense (DEA) che nel suo studio sul commercio di eroina in Messico, indicava l'EZLN e l'EPR come possibili coinvolti nella coltivazione di oppio, caratteristica questa della guerriglia Colombiana ed Afgana.

"Lo zapatismo ha sempre difeso la sua condizione di attivista sociale contro chi voleva relegarlo a gruppo terrorista" ha ripetuto Salazar Mendiguchia (...)


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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