La Jornada - 2 marzo 2001

"Siamo pronti ad andare avanti nell'adempimento delle condizioni richieste dallo zapatismo"

Fox apre sia le braccia che il cuore alla carovana dell'EZLN:

"Non inganno nessuno"

Ha fiducia che il Parlamento approvi presto la legge dei diritti e della cultura indigeni

JUAN MANUEL VENEGAS ENVIADO

Villa Victoria, Messico - 1° marzo - Braccia e cuore aperti alla carovana dell'EZLN ha offerto il Presidente Vicente Fox Quesada. "Non sono abituato ad ingannare nessuno!", ha dichiarato per sottolineare - tempo dopo - il suo messaggio per il dialogo e per la conciliazione: nel governo "siamo disposti a continuare ad adempiere alle condizioni richieste dallo zapatismo. Non smetteremo di fare qualsiasi sforzo che ci sia possibile!".

Per il mandatario "la marcia va in un senso buono" e consentirà, una volta iniziato il dialogo ed il processo di pace, di assicurare che 10 milioni di indigeni del paese vengano inclusi nel processo di sviluppo. Ha espresso la propria fiducia, sempre in questa ottica, che il Parlamento "dovrà ricevere gli zapatisti ed iniziare le prime conversazioni" sulla legge dei diritti e della cultura indigeni e "auguriamoci" che non ci voglia molto tempo per raggiungere il consenso necessario alla sua approvazione.

Con questo spirito, non é mancato da parte dell'Esecutivo un nuovo riconoscimento all'EZLN che deve arrivare alla capitale: " ricordiamo a tutti la sua indispensabile partecipazione allo sviluppo del paese".

In viaggio nello stato di Mexico - dove ha dato inizio al Programma Nazionale di Salute e Alimentazione per le Popolazioni Indigene- Foz Quesada non ha mancato di menzionare, nel suo discorso, il comando zapatista. E' la ricerca, dicono i suoi collaboratori, della "chiave" che permette l'avvicinamento all'EZLN.

Avvicinamento che ancora non c'è stato ma che continueranno a cercare - attraverso la Cocopa - nel corso della marcia verso Città del Messico. Che sia un "incontro formale", si insiste dato che - hanno riferito i portavoce - "c'è preoccupazione" per il tono del discorso del subcomandante Marcos, di "chiaro allontanamento dalla posizione che ha adottato il Presidente".

E come ulteriore prova della "volontà del governo" di trovare una soluzione negoziata al conflitto in Chiapas, si é saputo che nel pomeriggio dello stesso giovedì, a Los Pinos, si sono riuniti i segretari della Difesa, Ricardo Clemente Vega García e del Governo, Santiago Creel, nonché il procuratore Rafael Macedo de la Concha e l'incaricato per la pace, Luis H. Alvarez, per analizzare le condizioni per la liberazione di altre 20 persone vincolate all'EZLN e la possibilità di ritirare le truppe dell'Esercito Messicano dalle tre posizioni di La Garrucha, Río Euseba e Guadalupe Tepeyac, come richiedono gli zapatisti.

La libertà a questa ventina di zapatisti potrebbe essere annunciata il prossimo venerdì a Oaxaca quando, nel suo viaggio per la Sierra Sud, il Presidente Fox darà notizia del nuovo programma della Procura di Giustizia per le popolazioni indigene, nonché della iniziativa che - appoggiata da impresari come Carlos Slim - ha avviato per la scarcerazione di più di mille indigeni in tutto il paese, detenuti con processi irregolari o senza garanzia o perché non avevano il denaro per depositare una cauzione.

A questo proposito, l'incaricata dell'ufficio presidenziale per l'Attenzione alle Popolazioni Indigene, Xóchitl Gálvez, ha informato che la Fondazione Telmex ha versato la somma di 10 milioni di pesos per appoggiare l'iniziativa.

Per la vera integrazione del paese

All'inizio delle sue attività nel territorio dello stato di Messico, Fox é stato nella comunità di San Luis de la Manzana, dove ha inaugurato un centro di salute regionale ed ha dato inizio al Programma Nazionale per la Salute e l'Alimentazione degli Indigeni. Proprio qui sono iniziati i lunghi e nuovi messaggi all'Esercito Zapatista: il Messico vive oggi "tempi di cambiamento", ha detto. "L'EZLN è in marcia verso Città del Messico ricordando a tutti noi la sua indispensabile partecipazione allo sviluppo del paese e in appoggio all'iniziativa del governo federale, all'iniziativa della Cocopa circa i diritti degli indigeni, che abbiamo messo nelle mani del Parlamento. E' chiaro che condivido le loro richieste e le loro aspirazioni; è chiaro che condivido la loro volontà di assicurare per i nostri figli, per i loro figli, un futuro sicuro e pieno di speranza".

Ha continuato affermando che la nostra democrazia deve aprire "senza diffidenze le sue porte alle popolazioni indigene del paese; dobbiamo individuare il modo migliore per dare impulso, con la dovuta sensibilità e nello stesso tempo nell'ambito di quanto dispone la legge, alle grandi e millenarie energie dei nostri fratelli indigeni".

Per il capo dell'Esecutivo, grazie a programmi come quello a cui oggi ha dato l'avvio nello stato di Mexico, "e grazie al dialogo che già si avvicina per la pace, molto presto ci sarà possibile dare forma ad un nuovo orizzonte" per le comunità indigene.

Ha quindi rivolto un appello alla partecipazione di tutti i messicani per fare del 2001 "l'anno della vera integrazione del Messico nella pace, nel dialogo, nella libertà, nella giustizia, nel rispetto e nell'accettazione delle diversità, nello sviluppo a cui tutti abbiamo diritto per essere messicani".

Appoggio agli obiettivi zapatisti

Il viaggio di Fox é proseguito nel municipio di Ixtlahuaca, dove ha concesso crediti per incentivare l'auto-impiego. Successivamente si é trasferito a Toluca, dove ha consegnato il premio statale alla Eccellenza Imprenditoriale e, nelle installazioni della Compagnia Gates Rubber de México, ha di nuovo avuto l'occasione di parlare per rivolgersi agli zapatisti ed inviare un messaggio a tutti i settori sociali affinché appoggino la loro marcia: "Andiamo a ricevere con le braccia aperte la marcia per la pace, perché vogliamo assicurarci di poter risolvere questo conflitto (in Chiapas), perché vogliamo assicurarci che tutti e ciascuno di questi nostri fratelli e sorelle - 10 milioni di indigeni - che vivono nel nostro paese, abbiano le stesse opportunità che può avere ciascuno di noi".

Ricevere questa carovana con le braccia aperte, ha spiegato Fox, "non vuol soltanto dire dar loro sicurezza lungo tutto il tragitto dal Chiapas a Città del Messico, non é soltanto assicurando loro che il Parlamento approverà l'iniziativa della Cocopa, ma vuol soprattutto dire aprire le braccia e il cuore! affinché questi nostri fratelli abbiano le opportunità che meritano di avere e che il paese può e deve offrire a tutti loro!". Ha espresso inoltre la sua "certezza" del fatto che "siamo vicini alla pace" e per questo motivo ha chiesto l'appoggio di tutti per il raggiungimento di questa pace "in tempi brevissimi".

Pronti per il dialogo

Il viaggio "pro zapatista", attraverso le dichiarazioni del presidente Fox é continuato nel capoluogo dello stato di Messico, durante un pranzo con i rappresentanti dei settori "produttivi" di questo stato. Ha illustrato loro, innanzitutto, le motivazioni della riforma fiscale che sta per presentare al Parlamento, quindi i progressi che, in materia di lotta contro l'insicurezza pubblica e contro il crimine organizzato, si stanno ottenendo in tutto il paese. A proposito della lotta al traffico di stupefacenti, ha precisato: "Non ci fermeremo, andremo fino in fondo. Stavolta vinceremo questa battaglia!".

Ha concluso, come nelle precedenti occasioni, con il tema del Chiapas. In quel momento, già era stato informato della morte dell'agente Carlos Martínez Pérez, avvenuta in un incidente stradale mentre la marcia zapatista attraversava lo stato di Queretaro: "Siamo testimoni di questa marcia per la pace... una marcia che consentirà, una volta iniziato il dialogo ed il processo di pace, di garantire ed offrire ampie opportunità a 10 milioni di indigeni nel nostro paese. A noi sembra che questa marcia proceda in senso buono! E che sicuramente il Parlamento dovrà ricevere gli zapatisti ed iniziare le prime conversazioni sulla legge della Cocopa; auguriamoci un processo che non richieda molto tempo, che si riesca a trovare il consenso di tutti e che si riesca ad approvare la legge!".

Si é impegnato a lavorare "in questa stessa direzione", perché l'iniziativa della Cocopa "l'abbiamo fatta nostra e andiamo a difendere, promuovere, dare impulso alla sua approvazione".

Anche nel governo, ha puntualizzato il Presidente "siamo pronti per sederci al tavolo del dialogo; disposti a continuare ad adempiere le condizioni che ancora richiedono gli zapatisti. Non smetteremo di fare qualsiasi sforzo che ci sia possibile per arrivare a questo processo di pace a proposito del conflitto in Chiapas!".

L'unica limitazione, ha ricordato, sarà "il nostro obbligo costituzionale di garantire a tutti i messicani tranquillità e sicurezza, la stabilità politica e l'integrità del nostro territorio".

Salute e alimentazione per gli indigeni

Intanto, il segretario della Salute, Julio Frenk Mora, ha illustrato gli obiettivi del Programma Nazionale per la Salute e l'Alimentazione della Popolazione Indigena: ridurre i livelli di mortalità infantile con la somministrazione, fin dal periodo di gravidanza, delle vitamine e dei sali minerali essenziali; combattere le affezioni di anemia nei minori di cinque anni; applicazioni di dosi speciali di vitamine A e C, ferro e zinco tra la popolazione infantile, alle donne incinte nel periodo di allattamento.

Ha precisato che il programma si basa su quattro principi: attenzione integrale alla salute e alla nutrizione delle comunità per un pieno sviluppo umano e sociale; totale rispetto alle tradizioni e alle culture indigene; stabilità dei servizi nelle comunità e, infine, sviluppo delle iniziative senza trascurare la dovuta attenzione all'equilibrio ambientale.


(tradotto da Beppe Costa)



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