LA JORNADA - MARTEDÌ, 2 GENNAIO 2001

Disposizione presidenziale

Sgomberata la base operativa dell'Esercito stanziata a Jolhachoj

In un breve comunicato, la Segreteria della Difesa Nazionale ha informato che alle 7 e 20 di domenica scorsa, direttamente per ordine del Presidente Vicente Fox, é stata sgomberata la Base di Operazioni Militari di Jolnachoj, Municipio di San Andrés Larráinzar, Chiapas, ed i loro componenti sono stati riubicati per mantenere l'atmosfera di distensione, tranquillità e pace che ora prevale nella zona.

La Sedena precisa che a quell'ora un gruppo di circa 700 persone, tra uomini, donne, bambini, nonché alcuni stranieri e persone in visita nella zona - la maggioranza con il volto coperto -, hanno occupato il presidio in cui é ubicata la base allo scopo di manifestare contro la presenza del personale militare in quel luogo e leggere pubblicamente un documento nel quale si chiedeva il ritiro delle truppe.

In questa situazione, precisa il comunicato, "le truppe hanno mantenuto un atteggiamento di prudenza, evitando di rispondere a qualsiasi tipo di provocazione, e ciò ha consentito che al termine della lettura del loro documento i manifestanti si ritirassero senza che si fossero verificati maggiori incidenti".

Conclude: "Il Presidente Vicente Fox, favorevole a tutte le misure di distensione in quella zona che conducano verso il processo di dialogo e allo scopo di evitare che si producessero fatti tali da degenerare in azioni di violenza, ha dato ordini alla Sedena affinché il personale militare che occupa la base venisse trasferito altrove con il proposito di favorire un clima di tranquillità e pace in questa parte finale dell'anno".


Sono già stati sgomberate gli accampamenti di Roberto Barrios e Jolnachoj

L'Esercito si ritirerá da La Garrucha e Cuxulja

Si prevede che prima del 15 gennaio se ne andranno 800 soldati

Pressioni da parte degli abitanti delle comunità e dalle basi d'appoggio dell'EZLN

JUAN BALBOA Corrispondente

San Andrés Larráinzar, Chiapas, 1° gennaio - L'accampamento militare di Jolnachoj é diventata la seconda postazione abbandonata dall'Esercito Messicano in meno di dieci giorni, e intanto nelle postazioni di La Garrucha e Cuxulja circa 800 soldati si preparano per sloggiare prima che termini la prima quindicina di gennaio.

Le pressioni da parte degli abitanti di queste stesse comunità e la crescente mobilitazione delle basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) hanno obbligato l'Esercito Messicano al ritiro dalle comunità di Roberto Barrios, nel Municipio di Ocosingo (22 dicembre), e da Jolnachoj, nel Municipio di San Andrés Lazzáiran (31 dicembre).

Almeno 200 solfati hanno lasciato Jolnachoy in un clima di tensione, dato che nella mattinata del 31 dicembre una folla di circa 700 persone, in gran parte composta da simpatizzanti zapatisti di Jolnachoj e Oventic, hanno preteso l'immediato allontanamento di tutti i militari.

Di fronte allo stupore dei soldati, i simpatizzanti dell'EZLN ed i membri della società civile accorsi per partecipare ai festeggiamenti per il settimo anniversario zapatista si sono concentrati di fronte all'accampamento militare. E qui, con grida e cartelli hanno preteso l'immediato allontanamento del personale militare. Nei loro cartelli si leggevano scritte come: "Il Chiapas non é una caserma, fuori l'Esercito dal Chiapas".

I militari sono rimasti immobili per una ventina di minuti, ascoltando gli slogan dei manifestanti: "I militari non portano la pace, portano la guerra!". In questo lasso di tempo si è sentito sempre gridare "fuori, fuori, fuori" e ciò accresceva sempre più il nervosismo dei soldati.

I manifestanti hanno continuato a richiedere che i militari abbandonassero l'insediamento e che questo fosse restituito ai legittimi proprietari.

Alcuni minuti dopo, i manifestanti hanno lasciato il posto per dirigersi verso l'Aguascalientes di Oventic, ubicato a 5 chilometri di distanza.

Dietro di loro, cinque autocarri militari trasportavano i 200 soldati, con i loro zaini ed le loro armi, un rotolo di filo spinato e l'equipaggiamento per dormire. La Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) ha informato che domenica scorsa, nel pomeriggio, avevano abbandonato la zona per evitare uno scontro.

Jolnachoj e Amador Hernández sono due delle sette postazioni militari di cui il comando generale dell'EZLN ha preteso l'evacuazione per la ripresa del dialogo. Una fonte informativa della settima Regione Militare ha confermato che nei prossimi giorni l'esercito si ritirerà da Roberto Barrios, Cuxulja, Rio Euseba e La Garrucha.

L'unico punto in discussione dovrebbe restare Guadalupe Tepeyac, dato che i militari cercano di consegnare l'ospedale della zona alla Croce Rossa Internazionale anziché all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.


(tradotto da Beppe Costa)



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