da LA JORNADA - lunedì, 1° ottobre 2001

SENZA INCIDENTI ED EMOZIONATI 189 TZOTZILES SONO RITORNATI A LOS CHORROS

Elio Hernriquez

Chenalhó, Chis., 30 settembre

Senza incidenti, 35 famiglie sfollate nel 1997, sono ritornata in questa comunità. Con il loro ritorno è stata riaperta la chiesa che era rimasta chiusa per 4 anni per ordine dei paramilitari.

Durante la messa e la successiva manifestazione politica, autorità, ex-sfollati, residenti e religiosi hanno invitato a costruire l'unità e a raddoppiare gli sforzi per la riconciliazione tra le comunità di questo municipio che solo nel 1997 ha contato 75 morti, quasi cento feriti, migliaia di profughi e decine di arresti (...)


NON ACCETTEREMO DI ESSERE CACCIATI DICHIARANO GLI ABITANTI DEI MONTES AZULES

Matilde Perez

Le comunità indigene tzeltales, tzotziles, choles e tojolabales residenti nella riserva della biosfera dei Montes Azules, hanno dichiarato al Governo federale e del Chiapas che non accetteranno alcuno sfratto od azione che li privi dei loro diritti agrari (...)

Gli abitanti di queste comunità hanno chiesto che la ricerca della soluzione all'annoso conflitto che riacutizza le tensione in questa regione selvaggia di Ocosingo, avvenga attraverso il dialogo e la negoziazione nell'ambito del tavolo agro-ambientale creato cinque anni fa (...)

"L'unica soluzione intelligente è attraverso il dialogo, il negoziato e la conciliazione tra le parti e non attraverso sfratti violenti, che violano tutti i diritti indigeni e i diritti umani", hanno dichiarato. Hanno proposto di regolarizzare la proprietà della terra o la ricollocazione ed un programma di gestione e sfruttamento sostenibile della selva (...)

Ha ricordato che dal 1950 e fino alla metà degli anni 80, c'è stato un processo di colonizzazione disordinata della Selva Lacandona, e nel 1971 con un decreto presidenziale erano stati consegnati alla comunità lacandona una superficie di terra di 614mila ettari. Nel 1978 è stato decretato che 331mila ettari, la maggior parte dei quali all'interno della comunità lacandona, facevano parte della riserva della biosfera dei Montes Azules (...)

"Oggi, chi chiede lo sfratto violento e la riattivazione di ordini di cattura sono le grandi multinazionali interessate al saccheggio dei segreti della Selva Lacandona per la loro brevettazione; imprese interessate a costruire gigantesche centrali idroelettriche e interessate all'ecoturismo" hanno aggiunto.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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