EDITORIALE

Todisna nel nostro idioma (Zapoteco della Sierra Sud) significa "andiamo a parlare".

Questo, in sintesi, vuole essere il ruolo di questo periodico in Internet: parlare direttamente, senza dipendere dai mezzi ufficiali, superando il controllo che si esercita a destra e sfortunatamente anche a "sinistra" sopra la voce delle organizzazioni e delle comunità indigene del paese.

Non è coincidenza che todisna esca esattamente in questi giorni, dopo l'ultimo tentativo di tapparci la bocca per sempre, di liquidarci come ladri, con l'attacco della stampa, basato su ridicole delazioni e calunnie costruite "in casa".

Siamo rei di non tacere, di non adattarci e di non ringraziare la legge di amnistia Murat-Ochoa che, in cambio della liberazione dei nostri detenuti, voleva cancellare "in 15 minuti", cinque anni di omicidi, torture, sequestri nelle carceri dello stato, pestaggi, bugie e minacce contro la nostra gente.

Chi ha il potere, si è adattato presto al "cambiamento": se la "clausola democratica" non permette più sparizioni e l'applicazione della "legge della fuga", "giornalisti" e reporter possono fare un lavoro più "moderno" utilizzando solo i loro fogli, messaggi e schermi.

Però, un'altra volta, nonostante tutto, siamo qui e qui continuiamo, oltre ad alzare la nostra voce, grazie a Internet, a livello internazionale.

In questi stessi giorni c'è stata la terza mayordomía, nostra festa tradizionale, nella regione: il tema è stato "per la ricostruzione della vita comunitaria", rotta da cinque anni di guerra sporca.

È un compito difficile che abbiamo iniziato simbolicamente con questo evento per seguire un lungo sentiero fino alla liberazione della nostra terra dalla miseria, dai soldati e dei caciques.

È un compito che diventa primario per la UPCRMRL, così in questo spazio parleremo fondamentalmente dello sforzo politico, sociale, culturale e organizzativo che, accanto a OPIZ, porteremo avanti nella regione Loxicha, tra la nostra gente:

Nonostante che questo primo numero contenga solo articoli su Loxicha, in todisna non vogliamo parlare solo di noi, uomini e donne di qui.

Sappiamo che la nostra condizione è simile a quella che vivono molti altri popoli, indigeni e non, del paese, dell'America Latina e, più in generale, del Sud del mondo. Per questo todisna vuole essere, al più presto, aperto ad altre organizzazioni o compagni/e, nazionali e internazionali, che vogliano pubblicare nel nostro spazio articoli, analisi e documenti.

È anche grazie all'appoggio di organizzazioni nazionali e internazionale che ci aiutano per l'emissione di questo spazio che adesso possiamo parlarvi, così qualsiasi nuovo aiuto o collaborazione saranno graditi, tutti i messaggi saranno letti e verrà risposto il più presto possibile dalla nostra piccola redazione.

E quando ci sbaglieremo o tarderemo, perdonateci, dovete comprendere che, soprattutto in questo campo, siamo giovani, dobbiamo imparare ancora molto, per esempio altri idiomi come inglese o francese. Se qualcuno fosse disponibile a tradurre queste pagine....

Arrivederci al prossimo numero, indicativamente fra quindici giorni. Aspettiamo il vostro contributo, articoli, foto, disegni e anche aiuto tecnico, se, magari, sapete qualcosa di WEB. (Nei vostri messaggi, non dimenticate di mettere il nome della vostra organizzazione e l'indirizzo perché così possa essere inclusa nella pagina dei collegamenti).

A presto

La redazione di todisna

http://www.loxicha.org/


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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