ESERCITO POPOLARE RIVOLUZIONARIO MOVIMENTO LEGITTIMO

Non appena scaduta la tregua elettorale proclamata unilateralmente fino al 27 ottobre, l'Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR) del Guerrero é tornato a colpire. Come già alla fine di agosto, quando firmò una serie di operazioni, talune sanguinose, condotte in modo coordinato in diversi Stati del sud della Federazione, ancora una volta l'EPR ha dimostrato di non essere un fuoco di paglia, come molti ritenevano alla sua prima apparizione, nel giugno di quest'anno.

Parlando di movimenti rivoluzionari in Messico, il riferimento all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale é obbligatorio. Ma, credo, sarebbe una grossolana semplificazione schierarsi fra i sostenitori o fra i detrattori dell'EPR soltanto sulla base di una pur evidente differenza di metodi, obiettivi e linguaggio rispetto all'EZLN. Forse é più onesto chiedersi prima di tutto dove l'EPR affonda le sue radici.

Il Guerrero é l'emblema di un'organizzazione statale fondata sulla frode elettorale, sulla corruzione, sulla difesa degli interessi di un'oligarchia terriera, sull'abuso dei poteri di polizia, sulla sistematica intimidazione ed eliminazione di coloro che osano alzare la propria voce contro. A partire dagli anni 90 anche l'opposizione di centro sinistra, che aveva acceso nuove speranze nel proletariato urbano e rurale, sceglie di cogestire il potere. I lavoratori optano allora per nuove forme di autorganizzazione. La risposta istituzionale é un'ondata di subdola e brutale repressione, culminata il 28 giugno del '95 nel massacro di 17 militanti della Organizzazione Contadina della Sierra del Sud (OCSS), in un'imboscata tesa dalle forze di sicurezza.

Già negli anni 60 e 70 la cieca violenza con cui il Governo rispose alle istanze del movimento operaio e studentesco, portò molti a pensare alla necessità di una transizione armata alla democrazia: fu l'intensa stagione della mobilitazione urbana rivoluzionaria e della guerriglia rurale, che proprio sulle montagne del Guerrero fu molto attiva.

Quest'angolo di Messico non si trova oggi in una situazione tanto dissimile e l'EPR, come hanno precisato i suoi dirigenti, si muove nel solco di quelle esperienze. E allora? Si tratta del fuoco rivoluzionario che covava sotto la cenere ed ha trovato oggi nuovo vigore e ragion d'essere, oppure invece di una riedizione nostalgica di lotte che ci appaiono un po' polverose ed obsolete? Credo che il giudizio (sempre che sia possibile e giusto formularne uno, considerati i nostri limiti di comprensione di una realtà, come quella messicana, tanto diversa dalla nostra) debba essere sospeso, così come ha ben detto il consigliere dell'EZLN Javier Elorriaga:"...L'EPR é un movimento legittimo e solo il tempo ne giudicherà la stabilità." Del resto, questo é avvenuto anche per l'esperienza zapatista.

Tuttavia, per molti aspetti, i due movimenti appaiono, come essi stessi hanno riconosciuto, diversi anche se non contrari.

Senza avere la pretesa di esaurire qui il discorso, basti pensare all'idea di potere, che per l'EPR deve essere "conquistato" mentre per l'EZLN é più importante sia "controllato" dalla società civile. Inoltre l'EPR vede la lotta armata come principale strumento per la transizione alla democrazia mentre per l'EZLN é una fase transitoria e comunque difensiva. E ancora, l'EPR non é radicato tanto nelle comunità indigene quanto nelle più variegate realtà urbane e rurali e questa differente estrazione risuona anche nel linguaggio, assai più spigoloso ed ideologico di quello degli indios zapatisti.

Da una parte quindi l'EZLN, ovvero il dialogo e il sogno, dall'altra l'EPR, ossia lo scontro ed il pragmatismo. Identica la volontà di reagire ad un Potere che subordina la democrazia, la libertà, la giustizia e la vita stessa dell'uomo agli interessi di una oligarchia e del capitale finanziario internazionale.

IL MASSACRO DI AGUAS BLANCAS (VIDEO: 28 MIN)

Voce narrante - Così era in vita Rubén Figueroa Figueroa, il cachique, il compare del Presidente Lopez Portillo. Un simbolo del sistema che governò lo Stato di Guerrero, terra di violenza e di ineguaglianza.

Acapulco é senza dubbio il luogo più conosciuto dello Stato di Guerrero; però in Guerrero non tutto é Acapulco. Con popolazione vicina ai 2 (o 12?) milioni di abitanti distribuiti in 76 municipi, il paese registra le cifre dell'abbandono (tuttavia sembra un paese dimenticato): in ben 11 municipi la percentuale di analfabetismo é compresa tra il 53% e l'80%, la percentuale nazionale é del 20%; quasi la metà delle abitazioni non hanno acqua potabile, i due terzi mancano di fognature ed un quarto non hanno energia elettrica. Il 15% dei lavoratori non percepisce alcun salario ed un altro 20% riceve meno di un salario minimo.

Testimone - ...Siamo stanchi, soprattutto di dover sopportare tanta umiliazione, tanta prepotenza...

Voce narrante - A partire dal 1988, Cuauhtémoc Càrdenas, candidato alla Presidenza della Repubblica, ottiene una notevole affermazione e raccoglie intorno a sé un'ampia base sociale, soprattutto nella regione della Costa Grande. Si assiste così al nascere di un nuovo partito, quello della Rivoluzione Democratica. Subito, per migliaia di contadini poveri, il PRD diventa il referente politico in una regione la cui storia recente é contrassegnata dalla violenza.

Oratore PRIista - Tutto ha un limite...sia chiaro che noi non abbiamo cominciato, che non abbiamo accettato le loro provocazioni. Il municipio di Coyuca continuerà ad essere priista!

Militante PRDista - Dite al Governo che non mandi più i suoi provocatori, perché questa volta rispondiamo, davvero.

Voce narrante - Fine '89. In un paese della Costa Grande, Coyuca de Benitez, si vive un conflitto sullo sfondo delle elezioni per il Presidente municipale. I minacciosi discorsi dei priisti si confrontano con la durezza dei simpatizzanti del PRD. Lo scontro armato diventa inevitabile.

Guerrero vive di nuovo il ritorno della violenza politica. Quando Francisco Ruiz Massieu si avvicina al suo 3° anno come Governatore del Paese, il numero degli assassinii aumenta. Il PRD denuncerà, alla fine del mandato di Ruiz Massieu, 53 militanti morti violentemente.

Anni prima. Nella decade dei '70, a Rubén Figueroa erano stati attribuiti 530 morti in quella che lui definì "il combattimento contro la guerriglia".

Rubén Figueroa Figueroa - C'è un proverbio messicano che dice che quando muore il cane rabbioso finisce l'epidemia. Così quando muore il guerrigliero finisce la guerriglia.

Voce narrante - A 13 anni di distanza la dinastia Figueroa torna al potere in Guerrero. Nel febbraio del 1993, Rubén Figueroa Alcocer, figlio dell'ex governatore e compare del Presidente Zedillo, é candidato del PRI. Dopo elezioni con un altissimo astensionismo, Figueroa affronta un difficile avvio di governo. Allo scarso consenso ottenuto nelle votazioni si aggiungono le denunce di frodi elettorali avanzate dal PRD.

Testimone - Il governo di Figueroa Alcocer é stato un governo si poca politica e di molta polizia. Fin dalla sua campagna elettorale ha puntato tutto sulla sicurezza pubblica. La gente conosce di più il procuratore, il direttore della polizia giudiziale, il direttore della pubblica sicurezza che non il segretario allo sviluppo economico, quello dello sviluppo sociale o dell'educazione. Questo da l'idea del profilo del governo di Rubén Figueroa A.

B. Guzman della OCSS (Organizzazione contadina della Sierra del Sud) - Siamo stati assassinati, aggrediti, ci hanno imposto queste autorità con la frode. Abbiamo subito anche lo sfruttamento irrazionale del nostro legname così che i nostri terreni sono diventati aridi (?) mentre sul disboscamento ci hanno guadagnato in pochi...

Voce narrante - Figueroa non vede di buon occhio le organizzazioni indipendenti. Preferisce questo genere di manifestazioni.

Il governatore ha superato la crisi che accompagnò il suo arrivo al potere statale. La cooptazione di alcuni dirigenti del PRD riduce lo scontro con questo partito e le circostanze che conducono alla presidenza della repubblica Zedillo giocano a favore di Figueroa. Il governatore si rafforza mentre il PRD, logorato, perde base sociale. Molti contadini scelgono altre forme di organizzazione.

B. Guzman (OCSS) - Ci siamo resi conto che quei rappresentanti del PRD che entravano a far parte del governo, quando arrivavano al potere non si ricordavano mai dei contadini e per questo ci venne l'idea di formare questa organizzazione, per fare in modo di esigere direttamente dal governo le soluzioni ai problemi dei contadini.

Voce narrante - Nel Guerrero, all'inizio degli anni 90, nuovi problemi si aggiungono ai vecchi. Per esempio, il paese guadagna il primato nazionale nella coltivazione del papavero da oppio e dal 1994 le testimonianze circa l'esistenza di gruppi guerriglieri sulla Sierra di Coyuca e Atoyac creano nuovi conflitti sociali.

Testimone - Queste condizioni determinano una protesta popolare e radicale. Ma non bisogna dimenticare l'esperienza della guerra sporca e della resistenza di Lucio Cabanas negli anni 70. In Guerrero la guerriglia é un'esperienza del passato però chissà che cosa può succedere se non ci sarà un'apertura politica seria e certa e se non ci saranno programmi di sviluppo che strappino alla emarginazione e alla miseria ampi settori della popolazione.

Voce narrante - Circa alle 10 del mattino del 28 giugno 1995, in questo luogo, il guado di Aguas Blancas, nel municipio di Coyuca, ha luogo un fatto violento. Quella stessa sera il governo del Guerrero diffonde alcune immagini accompagnate dalla versione che 15 contadini che avevano aggredito la polizia erano stati uccisi. La edizione de "El sol de Acapulco" del giorno successivo avanza un'ipotesi: i corpi furono fotografati con le armi in mano dopo un massacro.

Mentre i familiari ed i compagni dei 17 assassinati, appartenenti alla OCSS, seppelliscono i loro morti, il priismo nazionale si lancia in difesa di Figueroa. Mesi dopo il suo compare Zedillo parlerà di giustizia senza allusioni personali...

Presidente Zedillo - Niente e nessuno mi impedirà di cominciare la costruzione di uno stato di diritto così come lo meritano i messicani...

Voce narrante - Sotto la costante intimidazione del governo, i sopravvissuti danno testimonianza sul massacro...

Testimone - Andavamo in paese per comprare delle medicine...quando arrivammo qua ammazzarono tutti i compagni, anche mio fratello é stato ammazzato...Siamo caduti in un'imboscata, non si poteva sentire niente tanto forte era la sparatoria. Ci buttammo sotto il camion, così sono riuscito a salvarmi.

Testimone - " Andavamo ad una manifestazione ad Atoyac per far sì che venissero adempiute le richieste di quel municipio. Era per un appoggio solidale ai militanti e simpatizzanti della OCSS. Almeno il 30% della gente che c'era veniva per la manifestazione...Ci siamo fatti passare per morti, senza muoverci, perché chi alzava la testa veniva colpito. In questo modo hanno liquidato diversi compagni...

Testimone - ...chi alzava la testa, lo uccidevano...

Testimone - ...succeda quel che succeda, dobbiamo andare avanti...

Voce narrante - Le tracce portano a Figueroa. Tuttavia le indagini di una apposita commissione d'inchiesta scagionano il governatore e impongono castighi, taluni ridicoli, ai responsabili secondari.

Dopo nuovi massacri in diversi punti dello Stato, a 8 mesi dai fatti di Aguas Blancas la questione é da considerarsi chiusa. A Figueroa non può essere attribuita alcuna responsabilità.

Tuttavia, qualche tempo dopo, un programma informativo della televisione commerciale Televisa, mostra questo video.

Dopo l'esibizione di queste immagini il tema Aguas Blancas torna in primo piano. La protesta infuria e Zedillo alla fine interviene: il caso é di competenza della Suprema Corte di Giustizia.

Figueroa ed il PRI non ne vogliono sapere. Il 10 marzo cercano di passare al contrattacco. Il governatore gode di un vasto appoggio, tanto da potersi mostrare arrogante.

Figueroa - Io lavorerò sempre per gli ideali della Rivoluzione che furono dei miei predecessori, contro i molti commedianti di questo paese. Ma per fortuna in Guerrero ci sono molti uomini valorosi, non vigliacchi!

Voce narrante - Congresso dello Stato del Guerrero, 12 marzo 1996. Rubén Figueroa lascia il potere e la maggioranza priista prepara una sostituzione a lui gradita. Il leader del PRI guerrense e difensore entusiasta di Figueroa, Angel Aguirre, sarà nominato governatore in sostituzione.

Nel frattempo, cosa sarà di questo personaggio? Sarà perseguito penalmente o continuerà a comandare in Guerrero senza essere il Governatore? E di questo amico di Figueroa? Forse il sacrificio di Don Rubén gli garantirà l'impunità?

Le immagini di questi servitori dello Stato mentre "lavorano" suscitano nuove domande: Quanti video come questo riguardano i corpi di sicurezza e i servizi segreti attivi nel paese? Quante altre Aguas Blancas dovranno accadere prima che il Messico cessi di essere la caricatura di una repubblica democratica?


logo

Ritorno ai video con traduzione in italiano