Comunicato del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno

Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Al Popolo del Messico

Ai Popoli e Governi del Mondo

Alla Stampa Nazionale ed Internazionale

Fratelli:

Oggi, 8 marzo, si festeggia il Giorno Internazionale della Donna. Noi, gli uomini e le donne zapatiste, festeggiamo il giorno della donna che lotta, della donna degna. Nel mondo, in quello che ci obbliga a vivere e a morire, non c'è posto per la dignità. Il potere vuole che la dignità rimanga nella dimenticanza, nel silenzio, nel carcere e nella tomba. Nella lunga catena di umiliazioni che il potere costruisce per farsi forte, l'umiliazione delle donne si ripete in ogni contesto della società.

Umiliate doppiamente, come donne e come lavoratrici, le indigene messicane sono anche umiliate per il loro colore, la loro lingua, la loro cultura, il loro passato. Triplo incubo che obbliga le donne zapatiste ad impugnare un'arma e a sommare il loro "Ya basta!" a quello dei loro compagni uomini. Triplo incubo che le obbliga ad una tripla ribellione.

Le nostre compagne combattenti zapatiste, ribelli e miliziane e le nostre compagne delle basi di appoggio dell'EZLN, hanno dimostrato che la dignità ha un posto speciale fra le donne.

Ma non solo le donne dell'EZLN hanno dato lezioni di dignità. Migliaia di donne in Messico e nel mondo dicono e ripetono il loro "Ya basta!" a un sistema di dominio che le che le mette in disparte nel luogo delle cose che si usano e si buttano, che pone loro l'etichetta di chi le possiede e le lesina nei fatti ciò che le si riconosce di diritto.

Le donne zapatiste, le combattenti e le non combattenti, lottano per i propri diritti di donne. Affrontando anche la cultura "machista" che negli uomini zapatisti si manifesta in vari modi. Le donne zapatiste non sono libere per il fatto di essere zapatiste, hanno ancora molto da lottare e molto da guadagnare. Capiamo che questa lotta non è contro gli uomini ma è anche per i diritti della donna. Capiamo che questa lotta non è contro i "ladinos" o i "mestizos" ma è anche per i diritti della donna indigena.

Oggi vogliamo salutare le nostre sorelle che sono cadute nei due anni di accerchiamento militare, le nostre morte.

Oggi vogliamo salutare anche tutte le donne che ci hanno aiutato perché la nostra voce venga ascoltata.

Oggi vogliamo salutare tutte le donne che lottano in ogni luogo, perché ovunque essere donna non sia una vergogna, un incubo o un adorno.

Oggi vogliamo salutare tutte le donne che sono degne e che lottano.

Saluti, donne in lotta!

Saluti, donne degne!

Democrazia!

Libertà!

Giustizia!

Dalle Montagne del Sud-Est messicano

Comitato Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Messico, Marzo 1996

(Tradotto e diffuso dal Comitato di Solidarietà con il Chiapas di Torino)