Il neoliberismo è una variante del liberismo classico del secolo diciannovesimo, quando l'imperialismo inglese, tra gli altri, usò l'ideologia della competizione e il "libero commercio" per giustificare il proprio colonialismo. Le ribellioni anticoloniali esaurirono gli imperi. La ribellione degli operai negli anni trenta e le lotte anticoloniali esaurirono il liberismo classico, ma furono contenute dal keynsianismo: l'uso statale dei salari, lo stato di benessere sociale e lo sviluppo. Negli anni sessanta, un ciclo internazionale di sollevamenti di operai, studenti, contadini, donne ed ecologisti esaurirono il keynsianismo, che è stato rimpiazzato con il neoliberismo.
Il neoliberismo è stato disegnato,
promosso, e implementato da alcune tra le istituzioni più
grandi e potenti del mondo. Tra queste si distinguono il Fondo
Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Le giunte di esperti
(chiamati negli USA "serbatoi di pensiero"), i dipartimenti
universitari e le agenzie governative albergano un esercito internazionale
di architetti, pianificatori e apologisti neoliberali, spalleggiati
dalle forze armate dello stato in tutte le sue forme. Questa storia
ci suggerisce, che non sarà sufficiente sconfiggere il
neoliberismo; dobbiamo continuare e andare oltre il riformismo
e distruggere tutte le forme di capitalismo. Il neoliberismo è,
sia una ideologia, che una strategia. Come molti criminali ha
molti pseudonimi "Reaganeconomia", "Thatcherismo",
"economia del approvvigionamento", "monetarismo",
"economia neoclassica" e "assestamento strutturale".
L'ideologia del neoliberismo è il culto del mercato e la
subordinazione di tutti gli attori economici alle sue richieste,
inclusi governi ed individui. La strategia dell'economia neoliberale
include la privatizzazione, la diminuzione delle spese sociali,
attacchi ai sindacati, riduzioni dei salari, crescita dei profitti,
libero commercio, libertà di mobilita' dei capitali, assoggettamento
accelerato della natura.
L'impatto della Economia Neoliberale
L'economia neoliberale rinforza e
arricchisce i grandi affari, specialmente le imprese multinazionali,
e impoverisce la maggioranza, gli operai, i contadini, la classe
media e i piccoli commercianti. Le politiche governative della
riduzione del debito trasferiscono le entrate e la ricchezza del
salario al profitto. I tagli delle sovvenzioni alimentari, delle
spese sociali e dei fondi per l'istruzione tolgono la base di
appoggio alla forza lavoratrice. La chiamata anti - inflazione
è un eufemismo per dire anti-salario. Politiche monetarie
attaccano i salari per mezzo di alti tassi di interesse e altissima
disoccupazione. La disoccupazione, i salari ridotti e i crediti
molto cari amplificano in maniera drammatica la grande quantità
di lavoro non pagato che dobbiamo fare per sopravvivere. La deregulation
finanziaria ha deviato i profitti verso un genere di speculazione
improduttiva. La riorganizzazione industriale toglie potere agli
operai e aumenta quello del capitale corporativo. I lavoratori
con salari bassi e le comunità povere sono messe in difficoltà,
come i lavoratori dal salario più alto e le comunità
più prosperose. L'effetto globale è un'uniformità
verso il basso per la maggioranza e più potere al capitalismo.
Il sottosviluppo si è sostituito allo sviluppo.
Resistere alla Economia Neoliberale
Il popolo si trova a dover resistere
su tutti i fronti. La maggioranza delle lotte sono state collettive,
gli sforzi per ridurre i salari sono stati combattuti dagli operai.
Gli sforzi per ridurre le spese sociali trovano resistenza nelle
camere dei deputati e nelle strade. Gli sforzi per la delimitazione
dei terreni incontrano la resistenza dei campesinos, dei "paracadutisti
urbani" e dei "cybernauti". Incontrano resistenza
anche i tentativi di utilizzare le nuove tecnologie per distruggere
le forme di autorganizzazione dei lavoratori. Incontrano resistenza
gli sforzi fatti dal capitale nell'usare nuove tecnologie per
distruggere l'autorganizzazione dei lavoratori. Contadini ed ecologisti
si oppongono ai tentativi di ridurre le regioni naturali a mere
"risorse strategiche". Gli attacchi xenofobi e razzisti
contro i lavoratori stranieri sono contrastati da alleanze che
trascendono le frontiere. Gli sforzi per monopolizzare le nuove
industrie dell'informazione sono oltrepassati da software ceduti
gratuitamente e da nuovi "spazi" nel cyberspazio.
Lottare contro l'economia
neoliberista
Questo genere di lotte popolari acquistano
forza dalla loro capacità di ricomporre le relazioni sociali
locali, per bloccare gli attacchi ed elaborare progetti uniti,
complementari e autodefiniti. Una debolezza grave e' l'isolamento
e la separazione delle lotte. Dobbiamo organizzare le nostre lotte
oltrepassando regioni, settori, idiomi e costumi attraverso connessioni
che possano raggiungere un livello di collaborazione
globale, capace di fermare la offensiva capitalistica che ci opprime.
La globalità del neoliberismo crea una forma di vulnerabilità
fondamentale: l'esistenza di un nemico comune. E' possibile attaccare
le istituzioni, per esempio il FMI e i governi locali, ma è
anche possibile che tutte le possibili vittime del neoliberismo
contrattacchino le politiche di queste istituzioni con tattiche
basate su propri valori e forme alternative di organizzazione
sociale. Per concludere dobbiamo cercare di unire queste forme
nuove ed alternative di organizzare la creazione e la distribuzione
della ricchezza in maniera che siano complementari e capaci di
azioni congiunte. Nel mondo intero si possono trovare moltissimi
esperimenti le cui esperienze e creatività si possono
condividere. Questo non significa l'unità per il socialismo,
né per qualsiasi altro ordine "economico" post
- capitalista, ma la rielaborazione di connessioni cooperative
tra progetti diversi; neanche significa un localismo diviso e
disarticolato. Significa elaborare un nuovo mosaico di forme alternative
e connesse di soddisfare le nostre necessita' ed elaborare i nostri
desideri.
(Tradotto dal Comitato Internazionalista Che Guevara - Bologna)
Indice dell'Incontro Intercontinentale