Tratto dalla Jornada del 9 settembre 1996
In Chiapas il governo federale sosterrà il suo impegno nel continuare a lavorare perché la soluzione al conflitto sia il risultato del dialogo e della negoziazione fino al raggiungimento della pace.
Il processo di negoziazione non è negoziabile, Il dialogo deve esistere per avanzare e non per retrocedere; deve esistere per costruire accordi, non per cercare discrepanze irriducibili; deve esistere per costruire accordi di pace che reclama tutto il paese.
Il signor Rafael Sebastián Guillén Vicente ha detto che non crede che la violenza sia la soluzione. Per fare onore a questo compromesso, si aspetta che l'EZLN riconsideri la sua posizione e torni al dialogo.
In un comunicato diretto all'opinione nazionale, il governo federale chiarisce una serie di asserzioni con cui l'EZLN pretende di giustificare il suo atteggiamento alla sospensione unilaterale della negoziazione di San Andrés Larraínzar, "perché contiene false valutazioni su ciò che è stato il processo del dialogo e di negoziazione".
L'affermazione dell'EZLN che il governo federale non ha volontà di negoziazione e pretende la sua resa incondizionata è falsa. Dalla sua campagna elettorale, il presidente Ernesto Zedillo, si caratterizzò per la costruzione di una soluzione politica attraverso il dialogo e la negoziazione.
Il governo federale e il Congresso dell'Unione promulgarono una Legge per il Dialogo, la Conciliazione e la Pace Degna in Chiapas, che è quella che regola e stabilisce le garanzie per la negoziazione.
Questa legge obbliga a risolvere le cause che diedero origine al conflitto, sospende gli ordini di cattura, i processi giudiziari e le indagini contro gli integranti dell'EZLN, fintanto che sia mantenuta la continuità del dialogo; stabilisce anche un organo di collaborazione , che è la Cocopa, formata da legislatori dei partiti nazionali con rappresentanza all'interno del Congresso, e riconosce l'istanza di mediazione proposta dall'EZLN, che è la Commissione Nazionale di Intermediazione (Conai).
Le asserzioni dell'EZLN che il governo federale segue una "strategia di minimizzazione" è falsa. Non ha ostacolato la realizzazione dei fatti e degli avvenimenti e riunioni che l'EZLN ha considerato necessari; non c'è stato ostacolo per la consultazione nazionale per definire il futuro di questa organizzazione; si è anche permessa l'entrata di visitatori stranieri invitati dell'EZLN, con l'unico requisito di essere in regola con le norme migratorie e rispettare le leggi nazionali.
È falso ciò che si riferisce a quanto detto dall'EZLN sul fatto che il governo federale ha seguito una "strategia dell'oblio" e che gli "accordi sui Diritti e Cultura Indigena non si sono ottemperati e non si è fatto nulla per adempierli". Nello stato del Chiapas sono state realizzate 82 azioni di ottemperanza, ed è stato l'EZLN che ha ostacolato la concretizzazione di molte di esse, e ha disatteso l'invito espresso dal Congresso dello stato a partecipare alle stesse.
Il 20 aprile i governi federale e statale hanno istallato vari uffici di conseguimento degli accordi di pace; una commissione congiunta del Potere Esecutivo e del Potere Legislativo federale stanno lavorando per il raggiungimento dell'iniziativa di riforma a diversi articoli della Costituzione per legiferare il rinnovamento del patto sociale tra lo Stato e le comunità indigene.
D'altra parte, l'EZLN mente nel segnalare che il governo federale si rifiuta di istallare la Commissione di Verifica e Conseguimento. Ancora non è stata istallata perché l'EZLN non ha definito una data e neppure i componenti che deve proporre.
L'EZLN dice che il governo federale "persegue una strategia di intransigenza e chiusura" nelle negoziazioni di San Andrés Larraínzar. Non è la verità. La negoziazione con l'EZLN ha dato risultati che non si spiegherebbero se ci fossero intransigenza e chiusura. In 18 riunioni, si sono firmati 13 accordi che stabiliscono principi, regole di procedimento e l'agenda pubblica del dialogo, che aprono le vie alla partecipazione politica e all'integrazione sociale dell'EZLN.
L'EZLN dice che il governo federale " considera che ha già l'appoggio dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale per attaccare gli zapatisti". È falso. Da parte del governo federale non ci sono disposizioni alcune per rompere il dialogo e passare ad un'azione militare. Non si è intrapresa alcuna persecuzione contro nessun membro dell'EZLN; i membri di questa organizzazione hanno transitato in 18 occasioni dai propri luoghi di origine fino alla sede del dialogo senza essere infastiditi; invitati nazionali e stranieri dell'EZLN hanno realizzato 6 fori speciali contando sulla sicurezza fornita dallo Stato messicano. Rafael Sebastián Guillén Vicente, ``Marcos'', ha partecipato personalmente a San Cristobal de las Casas e ha ottenuto la protezione che ha richiesto da parte degli elementi della sicurezza pubblica.
Il Comando Generale dell'EZLN e il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno hanno realizzato innumerevoli riunioni nell'ejido de La Realidad, con membri della Cocopa e con invitati speciali, nazionali e stranieri.
L'EZLN afferma che "il governo federale ha fatto tutto il possibile per ritardare il dialogo". Mente. Chi fa di ogni tappa di negoziazione un sussulto è l'EZLN; chi ha cercato di porre in crisi il dialogo di San Andrés Larraínzar è stato l'EZLN.
L'EZLN afferma che nella Mesa II di Democrazia e Giustizia non ci sono state proposte serie da parte della delegazione governativa. È un'altra menzogna. Senza conoscere la proposta governativa e prima di iniziare la riunione plenaria, l'EZLN ha annunciato che non c'erano accordi. È stata una dichiarazione inadempiente nel mantenere un atteggiamento intransigente al tavolo del dialogo.
L'EZLN afferma che "i presunti zapatisti detenuti sono ostaggi del terrorismo di Stato". Non è la verità. Fernando Yáñez, alias ``Germán'', fondatore e dirigente dell'EZLN, è libero; Gloria Benavides, alias
``Elisa'', membro della direzione centrale dell'EZLN, responsabile logistica nel Distretto Federale, si trova in libertà; Javier Elorriaga Berdegué, alias ``Vicente'', membro della direzione centrale dell'EZLN, è stato liberato. Silvia Fernández Hernández, alias ``Sofía'' o ``Gabriela'', fondatrice dell'EZLN, si trova in libertà; Salvador Entzin, che si è dichiarato militante dell'EZLN, è in libertà.
L'EZLN dice che il governo federale non ha fatto nulla in materie sociali e agrarie. È falso. L'EZLN ha impedito che le comunità nelle quali è presente partecipino ai benefici della politica sociale e alle soluzioni agrarie.
Allo stato del Chiapas sono state destinate nel 1996 risorse per più di 12 miliardi di pesos per il miglioramento del benessere sociale e per la promozione dello sviluppo comunitario e regionale.
In materia agraria ci si è accordati con le organizzazioni indigene e contadine per la consegna di 236 mila ettari, dei quali 117 mila sono già stati consegnati, il 49% della richiesta stabilita nella tavola agraria.
La delegazione governativa solleciterà la Cocopa affinché metta a disposizione del pubblico le versioni stenografate delle registrazioni dei dialoghi, perché la società giudichi il comportamento di entrambe le delegazioni.
Gli accordi firmati in materia di Diritti e Cultura Indigena, nel compimento dei quali il governo si è impegnato, sono depositari del reale senso e della convinzione del governo sul carattere pluriculturale della nazione messicana.
L'EZLN dice che l'Esercito Messicano si sta preparando per la
guerra. Anche questo è falso. L'Esercito è una
forza di pace. Non ha aumento i suoi effettivi in Chiapas dal
dicembre del 1994 e non ha meritato nessuna denuncia per violazioni
dei diritti umani.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)