Bollettino n.7 - maggio 1998

a cura del Comitato Chiapas di Torino


NOTIZIE

DESAPARECIDAS

DAL MONDO


in questo numero:

1° maggio nel mondo - AFGHANISTAN - ALGERIA - AUSTRALIA - AUSTRIA - BELGIO - BRASILE - BULGARIA - CAMBOGIA - CILE - CISGIORDANIA - COLOMBIA - COREA DEL SUD - ECUADOR  - FRANCIA - GERMANIA - GIAPPONE - GRECIA - GUATEMALA - HONDURAS - HONG KONG - INDIA - INDONESIA - IRAN - IRAQ - ISOLE COMORE - ISRAELE - ITALIA - MALAYSIA - MESSICO - PAKISTAN - PARAGUAY - POLONIA - PORTOGALLO -REPUBLIKA CEKA - SPAGNA - SRI LANKA - STATI UNITI - SVEZIA - SVIZZERA - TAIWAN - THAILANDIA - TURCHIA - UCRAINA - ZIMBABWE


1° MAGGIO NEL MONDO. In generale in tutto il mondo si è festeggiato un 1° maggio carico di tensioni soprattutto per i numerosi licenziamenti dovuti alle diffuse privatizzazioni e per il devastante fenomeno della disoccupazione che, a livello mondiale, sta raggiungendo cifre preoccupanti.

ASIA

COREA DEL SUD Duri scontri a Seul tra polizia e i 3.000 lavoratori scesi in piazza per protestare contro le centinaia di migliaia di licenziamenti avvenuti nel paese negli ultimi mesi. Almeno una decina i feriti tra dimostranti e poliziotti. Alla manifestazione, svoltasi ordinatamente, avevano partecipato circa 18.000 persone. Ma alla fine una parte di questi, a cui si erano uniti anche gli studenti, hanno cercato di marciare nelle strade intorno al parco dove la manifestazione si era conclusa e la polizia li ha attaccati. Successivamente i lavoratori si sono suddivisi in piccoli gruppetti continuando la guerriglia a colpi di pietre e bastoni con la polizia. La situazione nel paese è diventata tragica a causa delle migliaia di licenziamenti iniziati da quando il governo ha dovuto applicare gli accordi con il Fondo Monetario Internazionale in cambio di finanziamenti. Dall'anno scorso i disoccupati sono aumentati, da mezzo milione che erano, a un milione e 400.000. Frattanto i sindacati hanno annunciato uno sciopero per fine maggio se il governo non riuscirà a bloccare i licenziamenti di massa da parte delle grosse aziende che possiedono consociate all'estero.

GIAPPONE Oltre mille le manifestazioni nel paese dove il 1° maggio non è considerato festivo. Nel parco Yoyogi di Tokyo si sono radunati 100.000 partecipanti che hanno chiesto al governo di agire con maggior forza per risanare l'economia soprattutto attraverso riduzioni fiscali. Anche in Giappone il tasso di disoccupazione sta salendo precipitosamente: è già al 3,9%, in un paese dove non costituiva assolutamente un problema. Un'altra enorme manifestazione, indetta dal sindacato comunista Zenroren ha visto la partecipazione di altre 90.000 persone.

INDONESIA Nel paese, dove gli studenti combattono ormai da mesi contro il regime dittatoriale di Suharto, la situazione è ormai al limite. Anche oggi scontri e feriti in tutte le principali città della nazione. Anche in MALAYSIA migliaia di persone sono scese in piazza contro la disoccupazione mentre in THAILANDIA circa 10.000 persone hanno protestato contro la minaccia ai loro posti di lavoro costituita dai piani del Fondo Monetario Internazionale.

CAMBOGIA A Phnom Pehn, la capitale, un grosso corteo di 2.000 persone si è svolto con alla testa il dissidente Sam Rainsy. Un gruppo di soldati invalidi, che si era unito alla protesta per gli aumenti salariali e i diritti minimi dei lavoratori, è stato circondato dalla polizia e riaccompagnato all'ospedale militare. Il paese è reso instabile dalla guerra appena terminata e dal colpo di stato dell'anno scorso è in corso da tempo un aspro conflitto sui diritti sindacali. Manifestazioni anche a TAIWAN ma nessuna ad HONG KONG dove la festa è stata vietata dal governo di Pechino.

INDIA Nel centro di Calcutta hanno marciato circa 600 prostitute per chiedere la legalizzazione del loro lavoro. La manifestazione era stata indetta dal comitato di coordinamento delle donne che chiede la legalizzazione del loro mestiere per consentire l'autogestione da parte delle interessate, vittime di uno sfruttamento senza precedenti: la legalizzazione arginerebbe il fenomeno della prostituzione minorile e della prostituzione forzata, assai diffuse nel paese.

RUSSIA 173.000 persone hanno partecipato a diversi cortei che si sono svolti in tutto il paese e che avevano come tema comune la protesta contro la crisi e le difficili condizioni sociali createsi da quando è caduto il blocco comunista. I partecipanti hanno scandito slogan contro il presidente Eltsin.

TURCHIA Dimostrazioni violente per il 1° maggio nel paese che aspira ad entrare a far parte dell'Europa. 74 lavoratori sono rimasti feriti e 162 arrestati ad Istanbul negli scontri tra militanti e polizia. Gli incidenti sono avvenuti quando la polizia ha attaccato un gruppetto di appartenenti al DHKP-C che intendevano unirsi alla manifestazione nel centro della città. Prima degli incidenti i rappresentanti sindacali e delle associazioni politiche e per i diritti umani avevano deposto una corona di fiori davanti al monumento che commemora le vittime della polizia del 1° maggio 1977. Al limite della manifestazione un gruppo di giornalisti è stato attaccato da varie persone in borghese che si sono dichiarate appartenenti all'estrema destra (?).

IRAQ Migliaia di lavoratori hanno marciato per le strade di Baghdad per chiedere la fine dell'embargo da parte dell'ONU dando fuoco a due bandiere americane; insieme a loro hanno sfilato rappresentanti giunti da Giordania, Sudan, Libia, Marocco, Tunisia e Yemen. I manifestanti hanno accusato gli Stati Uniti di usare menzogne e mistificazioni al fine di prolungare il duro blocco economico che solo lunedì scorso il consiglio di sicurezza dell'ONU ha confermato per altri sei mesi. Nei TERRITORI i palestinesi hanno bruciato il ritratto del leader israeliano Netanyahu.

AMERICA

CUBA Oltre un milione di lavoratori ha partecipato al gigantesco corteo per celebrare la festa del lavoro, quest'anno dedicata alla figura di Jesus Menendez Larrondo, un leader sindacale ucciso mezzo secolo fa. Negli interventi è stata sollecitata la fine dell'embargo che strozza il paese, duramente provato quest'anno dalla crisi della canna da zucchero, la peggiore di quest'ultimo secolo.

EUROPA

In GERMANIA diversi militanti dell'estrema destra si sono dati appuntamento a Lipsia, sollevando le proteste dei partiti di sinistra. Gli autonomi sono intervenuti in alcune migliaia per impedire la manifestazione, ma sono stati duramente attaccati dalla polizia. La sera precedente circa 8.000 persone si erano radunate per un concerto nella medesima piazza per protesta contro l'autorizzazione data ai neonazisti. In POLONIA militanti di estrema destra e di sinistra si sono fronteggiati a colpi di uova e petardi. In SVIZZERA un centinaio di manifestanti dell'estrema sinistra sono sfilati al termine della manifestazione dei lavoratori: hanno bruciato la bandiera della Confederazione elvetica e quella americana, poi hanno lanciato pietre e vernice contro la sede del tribunale distrettuale e quella di un'agenzia bancaria. Anche in GRECIA sono segnalati incidenti dopo che un corteo dell'estrema destra, che manifestava contro l'ingresso di stranieri nel paese, è stato fronteggiato da gruppi di giovani di sinistra. La polizia è intervenuta per dividere i due gruppi. Prima della manifestazione xenofoba si era svolto un sit-in pacifista contro il corteo indetto dalla destra. In PORTOGALLO e in SPAGNA i cortei, molto numerosi, hanno sfilato chiedendo l'orario di 35 ore contro la disoccupazione e, come nel resto del mondo, per la lotta contro il lavoro minorile. In SVEZIA la polizia ha arrestato 150 persone dopo tre manifestazioni non autorizzate, quelle di due gruppi dell'estrema destra e una di anarchici. A Malmoe i manifestanti hanno reagito alle cariche della polizia con lancio di pietre.


GUATEMALA, 1 maggio. è stato arrestato il presunto assassino del vescovo Gerardi: è un uomo di 24 anni, Carlos Vielman, conosciuto come alcolizzato con precedenti per reati sessuali. Sarebbe stato riconosciuto da due mendicanti che stazionavano nei pressi del luogo dove il vescovo è stato ucciso. Ma Vielman è piccolo di statura, poco stabile ed è difficile, dicono alcune voci, che sia stato in grado di ammazzare un uomo dalla corporatura robusta come era l'anziano prelato. Le stesse voci ritengono che l'arresto di Vielman sia stato effettuato per calmare la Chiesa guatemalteca, che aveva chiesto che si trovasse il colpevole entro tre giorni, altrimenti il caso sarebbe stato affidato alla commissione latino americana per i diritti umani.

STATI UNITI, 2 maggio. Assata Shakur, la donna di colore che Silvia Baraldini avrebbe aiutato ad evadere dal carcere di massima sicurezza dove era detenuta, è rifugiata a Cuba. Le autorità americane, che da anni ignorano il caso di Silvia, hanno posto sulla testa di Assata una taglia di 100.000 dollari. La governatrice del New Jersey, che ha alzato di sua iniziativa la taglia che pendeva sulla donna, tuona ora contro Cuba, insistendo perché‚ consegnino "tutti i criminali che proteggono". Assata venne coinvolta, quando aveva 25 anni (ora ne ha 50) in una sparatoria dove perse la vita un agente di polizia. Nel corso del processo non venne mai provato che fu lei a sparare i colpi mortali. Anche lei venne condannata all'ergastolo da una giuria composta solo da bianchi sulla base di una legge secondo la quale tutti quelli che vengono coinvolti nella morte di un agente sono ugualmente responsabili dell'omicidio. Intervistata da una televisione del New Jersey, presente a Cuba in occasione della visita del Papa, ha lanciato un appello perché‚ il suo caso venga riesaminato da una giuria più equa. Ma, evidentemente, non c'è nessuna intenzione di ascoltare Il suo appello.

ECUADOR, 2 maggio. L'assemblea costituente che doveva riformare la Costituzione ecuadoriana entro il 30 di aprile ha chiesto una proroga e si è ribellata alla decisione del presidente Alarcon di non concederla. Le forze armate, che ospitavano l'assemblea nella scuola di guerra dell'esercito, hanno accolto la decisione di Alarcon sloggiandone i membri che da tre mesi stavano lavorando all'elaborazione della nuova Carta. I costituenti si sono quindi riuniti, sfidando il governo, all'università Simon Bolivar e hanno accennato alla possibilità di destituire Alarcon e sciogliere il Parlamento. La riforma della Costituzione prevede l'apertura di due settori chiave per l'economia ecuadoriana, quello del petrolio e quello dell'energia, settori nei quali l'esercito aveva una partecipazione attiva.

AUSTRALIA, 4 maggio. La questione dei lavoratori portuali in Australia non è ancora giunta ad una definizione, nonostante l'Alta Corte abbia definito illegali i licenziamenti. La Patrick Stevedoring aveva presentato un appello che è stato respinto dall'alta corte, la quale ipotizza peraltro anche un 'complotto' tra il governo conservatore e la grossa azienda di trasporto marittimo. La Patrick, infatti, prima di procedere al licenziamento dei portuali sindacalizzati, aveva creato quattro società più piccole dove erano stati trasferiti i contratti di lavoro per poi privarle del capitale. Le società sono ora senza fondi e poste sotto amministrazione controllata e la sentenza potrà essere attuata solo se queste società saranno in grado economicamente di operare. Poco dopo la sentenza, però, la Patrick si è affrettata a trasferire 4 miliardi alle affiliate, per impedire che le stesse finiscano in liquidazione. Il ministro delle Relazioni Industriali ha affermato di non essere così sicuro che i portuali licenziati potranno tornare al loro posto di lavoro, in quanto gli amministratori delle piccole società possono, se lo ritengono, assumere personale specializzato al di fuori dei sindacati. è dal 7 aprile che i 13 terminali della Patrick Stevedoring sparsi per tutto il paese sono costantemente presidiati, giorno e notte, dai picchetti dei lavoratori: sui moli continuano a sostare 11 mila cointainer in attesa di essere scaricati, con danni che ammontano a più di 500 miliardi di lire.

ZIMBABWE, 4 maggio. Secondo dati diffusi dalla radio sudafricana e dal Sunday Mail, principale quotidiano della capitale Harare, ogni settimana nel piccolo stato africano muoiono 500 persone malate di AIDS. I degenti dell'ospedale Murewa, il più grande della capitale, sono costretti a muoversi per i corridoi scavalcando cadaveri accatastati. Centinaia sono i cadaveri da smaltire nelle camere mortuarie e le strutture ospedaliere si dichiarano completamente inefficienti a far fronte al dilagare spaventoso della malattia.

COREA DEL SUD, 4 maggio. La Corea del Sud, stretta tra la crisi economica e le proteste per le migliaia di licenziamenti in corso nel paese, ha chiesto aiuto al G8, perché‚ riconosca gli sforzi che vengono fatti per applicare le ristrutturazione che il Fondo Monetario Internazionale ha ordinato in cambio di un prestito di 60 miliardi di dollari. Ma gli scontri scoppiati durante la manifestazione del 1° maggio, in cui centinaia di operai hanno ingaggiato una vera e propria battaglia con le forze di polizia, preoccupano il governo. In pochissimi mesi il numero di coloro che sono rimasti senza un posto di lavoro è passato da mezzo milione a 1,4 milioni di fine marzo. Ma c'è da sottolineare che in Corea una persona che lavora anche e solo un'ora alla settimana non viene considerata nel numero dei disoccupati: secondo alcuni esperti di economia questo numero supera in realtà i 4 milioni di persone licenziate. In un paese in cui essere senza lavoro è considerata una vergogna, il numero dei suicidi è aumentato del 36%, con una media di 25 al giorno. Diecimila sono le società che hanno dichiarato, dall'inizio dell'anno, bancarotta mentre il prodotto interno lordo è diminuito del 2%. Sempre secondo questi esperti, le tensioni si acutizzeranno ancora quando i licenziamenti inizieranno a colpire i grandi gruppi industriali, a partire dalla maggior casa automobilistica del paese, la Hyundai che, di fronte ad una caduta di produzione del 60%, si propone un taglio al personale pari al 20%.

SPAGNA, 4 maggio. Davanti alla sede del partito popolare un disoccupato di 47 anni ha tentato di darsi fuoco cercando di imitare i celebri bonzi che in Vietnam si bruciavano per protesta. Prima di cospargersi i vestiti di benzina aveva distribuito ai passanti dei volantini in cui dichiarava "La Spagna va bene, ma io finisco in fiamme", riportando lo slogan spesso ripetuto dal premier Aznar "España va bien" per sottolineare i passi avanti della sua politica economica. In realtà in Spagna le cose non vanno affatto come dice Aznar, visto che il tasso di disoccupazione è il più alto d'Europa: 20,8%. L'uomo è stato ricoverato in ospedale e si sta riprendendo.

ALGERIA, 4 maggio. È imprecisato il numero di coloro che sono sepolti vivi in prigioni segrete sparse in varie località del paese. La denuncia, per la prima volta, non viene dalle opposizioni, ma dal filo-governativo osservatorio nazionale per la difesa dei diritti umani, il ONDH, in un'intervista pubblicata su un quotidiano locale. L'organizzazione è in possesso di prove documentate di casi di persone date per morte ma in realtà imprigionate in luoghi segreti. Si tratterebbe, sempre secondo l'ONDH, di un numero ristretto di detenuti. Recentemente è noto il caso di due sindaci 'desaparecidos', a capo di gruppi di auto difesa locali, messi sotto inchiesta ed arrestati perché‚ accusati di aver ucciso un gran numero di persone.

BULGARIA, 4 maggio. Decine di ferrovieri sono in sciopero della fame per protestare contro il licenziamento di una settantina di loro colleghi, protagonisti di uno sciopero avvenuto nel mese di marzo. Cinquantasette, secondo le fonti sindacali, sono i solidali protagonisti del digiuno, tutti di Gorna Oriahovitza (Bulgaria centrale) ai quali si sono uniti altri 25 compagni di lavoro a Yambol, nel sud est del paese. Il ministro dei trasporti bulgaro ha dichiarato che non intende procedere alla riassunzione dei ferrovieri licenziati per aver effettuato uno 'sciopero illegale'.

ISRAELE, 4 maggio. È stata negata la libertà provvisoria a Mordechai Vanunu, il tecnico condannato a 18 anni di carcere per aver rivelato ad un quotidiano inglese, il Sunday Times, che lo Stato d'Israele aveva a sua disposizione armi atomiche, in contravvenzione con le regole internazionali. Il tecnico, che lavorava al centro nucleare di Dimona in pieno deserto del Negev, venne rapito a Roma nel 1986 dai servizi segreti israeliani, che lo riportarono in patria dove venne condannato. I suoi avvocati avevano presentato richiesta di libertà in considerazione della buona condotta del detenuto e per il fatto che questi ha già scontato più di due terzi della pena (12 anni trascorsi in isolamento). Un gruppo di scienziati inglesi, nel corso della visita di Blair in Israele, aveva richiesto la scarcerazione del collega, negata ora dal consiglio della magistratura che lo ritiene ancora un "pericolo pubblico" e secondo il quale la sua scarcerazione rappresenterebbe "un pericolo per Israele e la sua politica estera".

STATI UNITI, 5 maggio. Nonostante l'economia statunitense stia andando a gonfie vele, il numero di bambini che vive in stato di povertà è sempre più alto: è passato dal 14 per cento del 1969 al 20,1 attuale. Secondo dati del 1996 sono oltre 14 milioni i bambini che vivono in condizioni di estrema indigenza. Da tempo le organizzazioni di difesa per l'infanzia si battono perché‚ vengano destinati maggiori fondi alle loro famiglie.

IRAN, 5 maggio. Dopo la morte di un ambulante che tentava di sottrarsi all'arresto della polizia nel centro di Teheran, violenti scontri sono avvenuti tra la popolazione inferocita e gli agenti. Almeno 5.000 persone si sono radunate in strada dopo la morte del giovane, caduto da una camionetta della polizia dopo l'arresto. Eliyas Nowrouzi, 16 anni, era stato scoperto a vendere frutta senza la necessaria licenza. La folla ha innalzato barricate, dato fuoco a copertoni d'auto e lanciato pietre contro la polizia; hanno poi improvvisato un corteo funebre quando il corpo è stato rimosso dalla strada. La polizia ha disperso con la forza la folla: alcuni sono stati feriti, altri sono in stato d'arresto.

COLOMBIA, 5 maggio. In occasione della visita nel Paese del capo del Comando sud degli Stati Uniti, generale Charles Wilhem, le FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) hanno fatto arrivare un messaggio ad un'agenzia di stampa internazionale, in cui danno del bugiardo al graduato statunitense, che avrebbe affermato che l'esercito della Colombia manca di mobilità, servizi di informazione e preparazione contro gli attacchi della guerriglia. Secondo le FARC gli Stati Uniti stanno preparandosi il campo per intervenire militarmente in Colombia, dietro la scusa del narcotraffico. Le FARC hanno comunque fatto sapere ai piloti dei velivoli che partecipano alla distruzione delle piantagioni di coca e di papavero che saranno da ora in poi considerati 'obiettivi militari'. Nel frattempo squadroni della morte hanno assassinato 20 contadini nello sperduto e misero villaggio di Puerto Alvira, avvertendo gli altri abitanti di abbandonare le loro case entro una settimana. Gli squadroni della morte sono assoldati dall'estrema destra e dai latifondisti per battere i guerriglieri, ma soprattutto per spaventare i contadini al fine di appropriarsi delle loro terre, poi spesso utilizzate per le coltivazioni di coca. Secondo dati dell'ONU sono almeno un milione i contadini che, con questo sistema, sono stati costretti ad abbandonare i loro villaggi.

COREA DEL SUD, 5 maggio. Il governo è preoccupato per le manifestazioni, anche violente, che potrebbero scoppiare nel paese a seguito della forte crisi economica, che ha portato migliaia di persone in piazza il 1° maggio al fine di protestare contro l'altissimo numero di licenziamenti che verrà attuato prossimamente per accontentare i piani del Fondo Monetario Internazionale. Sarà immediatamente arrestato chi verrà trovato in possesso di bastoni e spranghe di ferro e verranno prese misure per contrastare azioni comuni tra sindacati e studenti.

AUSTRALIA, 6 maggio. Circa 75.000 persone hanno sfilato in corteo oggi, per le vie di Melbourne, in solidarietà con i lavoratori della Patrick Stevedoring, l'azienda portuale che ha cercato di licenziare i suoi operai iscritti al sindacato. E' stata una delle più maggiori manifestazioni anti-governative dai tempi della guerra in Vietnam, negli anni '60. Nonostante l'Alta Corte abbia ordinato la riassunzione dei portuali, la Patrick ha rifiutato di allontanare dai moli gli agenti di sicurezza privati affiancati da cani, gli stessi che la notte del 7 aprile scorso avevano allontanato i portuali 'licenziabili' dai moli. Il sindacato ha accusato l'azienda di contravvenire agli ordini dei giudici e ha annunciato che lo sciopero continua finché‚ i poliziotti privati non verranno allontanati dai porti.

ISRAELE, 6 maggio. Reporter senza frontiere ha denunciato oggi a Parigi le violenze perpetrate dall'esercito israeliano nei confronti di giornalisti palestinesi. Nell'ultimo anno e mezzo 25 giornalisti palestinesi sono stati feriti da pallottole dell'esercito mentre registravano scontri avvenuti a Hebron e nei Territori. L'ultimo episodio è avvenuto il 13 marzo a Hebron, quando i soldati di Israele aprirono il fuoco con proiettili in gomma contro un gruppo di giornalisti che si erano in precedenza identificati: otto furono i feriti.

BRASILE, 6 maggio. In otto città degli stati del Cearà e del Pernambuco, colpiti dalla peggiore siccità del secolo, centinaia di contadini spinti dalla fame hanno preso d'assalto depositi di alimenti e magazzini destinati al vitto nelle scuole. I saccheggi sono appoggiati sia dalla chiesa locale che dal movimento dei senza terra. La polizia per ora non reprime i saccheggi: ai poliziotti è stato ordinato di non intervenire quando i saccheggi riguardano proprietà dello Stato. Altre forme di protesta sono nate in altre zone del paese. A Bom Jesus, nel Cearà, 200 persone hanno istituito un posto di blocco sulla strada statale con uno striscione "Pedaggio della fame": tutti i camion che transitavano sono stati obbligati a lasciare parte delle derrate per aiutare le zone più colpite. Un camionista che si rifiutava di pagare è stato alleggerito dell'intero carico di farina.

FRANCIA, 6 maggio. Alcuni vagoni addetti al trasporto di scorie nucleare sono risultati altamente radioattivi: lo ha confermato il ministro dell'Ambiente, la signora Voynet, così che le SNCF, le Ferrovie francesi, hanno deciso di sospendere qualsiasi carico del genere in attesa di conoscere a quali rischi può andare incontro il personale addetto a tali trasporti.

INDONESIA, 7 maggio. Mano dura contro i dimostranti è la risposta del governo indonesiano alla lotta della popolazione contro l'ingiustizia economica. Il generale Wiranto, capo delle forze armate, ha dichiarato che non si tratta più di agire contro disordini, bensì di una lotta contro criminali. La risposta ai disordini di Medan, dove la folla inferocita ha saccheggiato negozi e centri commerciali protestando contro il caro vita e dove almeno 50 persone sono rimaste ferite, è stata quella dell'invio di almeno 5 Hercules C130 carichi di truppe.

ITALIA, 7 maggio. La banda dei nani da giardino fa proseliti anche in Italia. È accaduto a Castelsangiovanni, ai confini tra le province di Piacenza e Pavia, e qualche giorno fa anche a Voghera, nell'Alessandrino. Bersaglio della banda, così come in Francia e nei Paesi Bassi, sono i compagni in cemento o gesso di Biancaneve: i nanetti vengono rapiti per essere liberati in giardini pubblici o nei boschi. La banda non chiede riscatti, ma dopo i rapimenti rivendica i suoi atti con volantini o messaggi alle radio.

MESSICO, 7 maggio. Il numero dei desaparecidos in Messico continua ad aumentare, secondo una denuncia presentata da Amnesty International. I casi di scomparsa, che non coinvolgono esclusivamente i detenuti politici, sono circa 1.400 e riguardano in maggioranza gli stati del Chiapas, Guerrero ed Oaxaca dove operano i movimenti degli indigeni, e quelli di Chihuahua e Sinaloa, regno del narcotraffico. Secondo Amnesty esistono prove del coinvolgimento di polizia ed esercito e si ritiene che gli scomparsi siano tenuti in stato di detenzione senza aver subito alcun processo.

SVIZZERA, 7 maggio. L'organizzazione ecologista Greenpeace ha chiesto che anche la Svizzera, sulla scia di quanto accaduto in Francia (dove il 35% dei vagoni dei treni adibiti è risultato altamente radioattivo), sospenda i trasporti di materiali nucleari attraverso la rete ferroviaria. Greenpeace ha inoltre chiesto che venga fatta luce sul dubbio modo d'agire dell'industria atomica elvetica.

BRASILE, 7 maggio. Un accordo tra l'organizzazione dei braccianti brasiliani senza terra e l'ala politica dei guerriglieri zapatisti del Messico è stato firmato oggi a San Paolo. E' stato previsto un comitato di solidarietà con lo zapatismo al quale hanno aderito l'organizzazione dei Sem Terra e il maggior sindacato brasiliano, il CUT. L'accordo nasce in un momento di grande tensione per il paese, dovuto alla gravissima crisi che colpisce le zone più povere, quelle del nord est, ormai ridotte alla fame. Sulle strade che conducono a Bahia, dieci autotreni carichi di derrate alimentari sono stati assaltati e svaligiati dai contadini sul piede di guerra. Ma la CUT minaccia di far scattare i saccheggi ai supermercati anche nelle grandi città come San Paolo, dove la massa di disoccupati e di senza tetto è sempre più disperata. Cinque cortei di senza terra e di disoccupati sono previsti per il 20 maggio: attraverseranno, come l'anno scorso, tutto il paese per poi riunirsi a Brasilia.

ITALIA, 7 maggio. Intervenuto al convegno della federazione italiana dei settimanali cattolici, il vescovo di Torino, cardinal Saldarini, ha minacciato come l'avvento di un'informazione sempre più tecnologica abbia come rischio l'emarginazione di un numero sempre più alto di persone. "Mentre tutto diventa sempre più facile - ha affermato il vescovo - cresce il numero degli esclusi dalla comunicazione, dei poveri. Essere poveri, oggi, significa anche non poter accedere a quei patrimoni di informazione, che sono la ricchezza del mondo. Significa non avere voce e non farsi sentire. È come non esistere". Secondo il cardinale la qualità della comunicazione richiede forti investimenti e grandi capitali che fanno sì che chi possiede le chiavi tecnologiche ed economiche dei sistemi abbia in mano il vero potere. "C'è un silenzio che condanna i poveri - ha concluso Saldarini - e la perfezione dei sistemi e delle tecniche di comunicazione diventa così un'altra faccia dell'esclusione".
Noi stiamo cercando di fare del nostro meglio.

COLOMBIA, 7 maggio. Così come avviene in moltissimi villaggi del paese, gruppi di soldati pagati dai proprietari terrieri continuano a terrorizzare i villaggi cercando di far fuggire i contadini dalle loro terre. Oggi un gruppo di questi militari non identificati ha assassinato il governatore di una riserva india di Dadeiba: Pascual Domicò, 45 anni, è stato ritrovato ucciso dalla gente della sua comunità dopo che gli armati si erano presentati al villaggio intimando a tutti di abbandonare le loro case. La riserva è sotto il tiro di sconosciuti armati da almeno una settimana.

AUSTRALIA, 7 maggio. Una quarantina di portuali, tra gli applausi di centinaia di sostenitori, ha varcato i moli del porto di Webb Dock a Melbourne camminando su una guida rossa che era stata stesa in omaggio alla loro vittoria. Intanto emergono alcune testimonianze sulla connivenza tra governo e Patrick Stevedoring. Due ex-teste di cuoio australiane hanno consegnato ai giornali una esauriente documentazione nella quale si afferma il coinvolgimento del partito conservatore nel tentativo di estromettere i sindacati dai porti australiani: risulta che il governo avrebbe cercato di addestrare dei militari come portuali, per inserirli in sostituzione del personale più politicizzato.

INDONESIA, 8 maggio. Centotrenta persone ferite nella città di Solo (Giava centrale), 200 arresti fra gli studenti di Giakarta. E' questa la risposta del governo alle proteste popolari che chiedono la destituzione del dittatore Suharto. A Solo almeno 5.000 studenti dell'università e delle scuole superiori si sono uniti alle proteste popolari, che la polizia ha represso nel sangue usando proiettili di gomma. La lotta degli studenti di Solo continua, con lanci di pietre contro proiettili e gas lacrimogeni: il suono delle ambulanze è incessante, secondo i testimoni. A Giakarta, all'interno dell'università, gli studenti hanno inscenato un processo popolare al dittatore, accusandolo di essere responsabile dell'uccisione di almeno un milione e mezzo di persone durante la sua scalata al potere tra il 1965 e il 1966, nonché‚ degli assassini perpetrati dall'esercito governativo a Timor Est nel 1975 e delle grandi uccisioni di massa del 1983-84. Una parte degli studenti si è poi recata a manifestare davanti al parlamento, riunito per decidere sulla situazione economica, ma è stata duramente repressa dalla polizia, che ha l'ordine di sparare sulla folla. A Padang, Surabaya, Yogyakarta, Samarinda, Ujugpandang e Medan, dove ieri le forze armate avevano inviato unità speciali per controllare la rivolta, sono proseguiti sporadici saccheggi nei negozi (quasi esclusivamente gestiti dall'etnia cinese).

SRI LANKA, 8 maggio. Le Tigri Tamil hanno solennemente promesso di evitare di usare bambini come soldati nella loro guerra d'indipendenza. Lo hanno fatto al portavoce delle Nazioni Unite, inviato nel paese per verificare le accuse del governo di Colombo riguardo all'uso di soldati-bambini; l'inviato nella sua relazione ha anche citato il fatto che i Tamil non solo distribuiscono viveri tra i civili affamati per la guerra, ma li incoraggiano a tornare nelle zone controllate dall'esercito governativo, per risparmiare loro ulteriori sofferenze. I guerriglieri hanno anzi annunciato un due giorni di cessate il fuoco, ad iniziare da oggi, per facilitare la visita degli osservatori per i diritti umani che si stanno recando nel paese asiatico.

BRASILE, 8 maggio. Non piove da otto mesi nel Nord est brasiliano e, andando contro alle proprie dichiarazioni ufficiali, il governo ha deciso di intervenire con la forza, ricorrendo alla polizia civile, militare e federale per impedire i saccheggi di supermercati, magazzini e carichi auto e ferroviari che da mesi costituiscono l'unica fonte di sostentamento per la maggioranza della popolazione ridotta alla fame più disperata. Lo ha reso noto il ministro della giustizia, precisando che si sta studiando come far ricorso anche alle truppe dell'esercito, aggiungendo anche che il governo intende denunciare il leader del Movimento dei Senza Terra, Joao Pedro Stedile, per incitamento alla violenza dimenticando che a lui si era unita anche la chiesa cattolica. Nel Nord est, infatti, la situazione è veramente disperata: la terra di oltre 1.200 municipi rurali è diventata arida ed incoltivabile ed in quella regione vivono 18 milioni di persone, di cui 10 milioni dediti interamente all'agricoltura; 8 milioni di essi hanno un reddito pari a 100.000 lire al mese. Centomila sono le persone costrette a vivere in accampamenti di fortuna, la metà ormai alla fame e che presenta chiari sintomi di grave denutrizione. Nonostante il presidente Cardoso si sia permesso di definire "immorali" i saccheggi, anche i quotidiani più prestigiosi del paese ora stanno iniziando a giustificarli.

AUSTRIA, 9 maggio. Ci si è improvvisamente ricordati anche dei 500.000 zingari massacrati nei campi di concentramento con l'inaugurazione, avvenuta oggi a Mathausen, di un monumento alla loro memoria. E non solo di loro, visto che nel castello di Hartheim, nelle vicinanze del campo di sterminio, si è svolta una cerimonia ufficiale per ricordare anche le migliaia di handicappati e minorati mentali spariti lì per mano nazista.

REPUBLIKA CEKA, 9 maggio. E gli zingari di oggi non stanno zitti di fronte ai movimenti xenofobi che soprattutto in Cecoslovacchia hanno preso di mira i nomadi. A Novy Bor un comizio dell'estrema destra razzista è stato interrotto da quattro ragazzi Rom che, saliti sul palco, hanno picchiato Miroslav Sladek (e tre suoi collaboratori) che parlava ad una folla di suoi sostenitori. I politici, poi trasportati in ospedale, sono stati dimessi per semplici contusioni. Non vi sono stati arresti. Gli zingari hanno poi definito Sladek "un arrogante, che incita allo scontro etnico e fa piangere le nostre donne". Il partito di Sladek è il quarto del paese e ha basato la sua campagna politica per le elezioni, che si svolgeranno a giugno, sull'odio razziale.

INDIA, 10 maggio. Sono donne e appartengono all'etnia più povera del paese, ma sono forti e unite nel ribadire la loro dignità. Sono le donne di un umile villaggio tribale dell'Andra Pradesh, uno degli stati più poveri dell'India. Sono riuscite ad impedire l'entrata nel loro villaggio ai commercianti di liquore, ai soldati e ai guerriglieri comunisti. I primi a fare le spese di questo gruppo di donne sono stati tre venditori abusivi di sostanze alcoliche che erano riusciti a piazzare nel villaggio 150 litri di liquore: sono stati assaliti dalle donne armate di sassi e bastoni, picchiati, legati ad un albero e rapati a zero. Nei giorni seguenti le stesse donne hanno impedito l'ingresso nel villaggio sia ai naxaliti (guerriglieri comunisti) che ai poliziotti dei corpi speciali che li combattono in una sanguinosa guerra civile che non risparmia i contadini. Le donne hanno ribadito che sia i guerriglieri che i poliziotti accusano gli abitanti del villaggio di essere informatori o di proteggere l'uno o l'altro contendente. Così le donne, convinte che anche l'alcol sia un grande nemico della loro comunità, si sono organizzate per la loro autodifesa. I tribali (popolazioni originarie dell'India rimaste fuori dallo sviluppo economico) sono tra i 60 e gli 80 milioni in tutta l'India, vivono dei prodotti che procura loro la foresta. Nelle loro comunità vige una forma di vita simile al comunismo, dove donne e uomini hanno gli stessi diritti.

CILE, 10 maggio. L'esistenza di fosse comuni, chiuse con la calce, all'interno della famigerata Colonia Dignidad è stata confermata da abitanti del luogo e vari testimoni. La denuncia viene da un dirigente del partito comunista cileno, intervistato da un giornale spagnolo, che ribadisce la sicura esistenza di tombe di desaparecidos del periodo della dittatura. Secondo denunce presentate negli ultimi anni, 112 persone, sparite durante la dittatura, sono desaparecidas dopo essere entrati per l'ultima volta nella Colonia Dignidad.

PARAGUAY, 11 maggio. Si sono svolte le elezioni in Paraguay, vinte dal partito Colorados di Raul Cubas con un vantaggio del 5-6% sullo sfidante dell'Alleanza Democratica (centro-sinistra) Domingo Laino. La vittoria di Raul Cubas appare sconcertante, considerato che il neo-presidente aveva garantito che, una volta vinte le elezioni, avrebbe fatto di tutto per portare fuori dal carcere Lino Oviedo, l'ex-generale in carcere per aver tentato di organizzare alcuni anni fa un colpo di stato. Festeggiando la vittoria Cubas ha infatti dichiarato: "La vittoria dei Colorados è la vittoria di Oviedo". Il partito Colorado è al governo dal 1947, sostenuto dai militari, con a capo Carlos Wasmosy, insediatosi al governo dopo la destituzione del dittatore Stroessner, che ora vive a Brasilia. Così come in Nicaragua, le elezioni sono criticate non solo dall'opposizione, ma anche dal tribunale superiore di giustizia elettorale (Tsje), che ha denunciato gravi e ripetuti brogli, specie nelle zone rurali del paese. Un funzionario del Tsje ha dichiarato che circa l'80% degli atti elettorali passati sotto il loro attento occhio, presentano contraffazioni o irregolarità: per esempio sono assenti i codici di sicurezza, concordati prima della tornata elettorale, che avrebbero dovuto essere apposti dagli scrutatori a convalida della regolarità delle elezioni. Molte delle cifre provenienti dai seggi sono state visibilmente corrette a mano.

INDIA, 11 maggio. È dal dicembre scorso che centinaia di contadini, emarginati dallo sviluppo economico del paese, stanno conducendo una protesta massiccia e quanto mai disperata: si stanno suicidando. Le morti volontarie hanno avuto inizio nell'Andra Pradesh dove le fonti ufficiali dichiarano in 150 il numeri dei morti (almeno 350 secondo le organizzazioni dei contadini). Si sono poi estese al vicino Karnataka e al Maharastra, uno degli stati più industrializzati. La tragedia è causata non solo da maltempo e uso smodato dei pesticidi, ma soprattutto dagli indebitamenti con gli usurai, spesso essi stessi fornitori di sementi e concimi. Nel 1994 vi fu un grande boom del cotone, e molti contadini riuscirono a diventare ricchi in breve tempo. Così chi non aveva terra o ne aveva poca, la prese in affitto chiedendo prestiti, appunto agli usurai. Ma l'anno seguente vi fu una grave crisi dovuta a condizioni di tempo avverse, che fecero andare in bancarotta i coltivatori. Aumentò l'uso dei pesticidi, con l'unico risultato di rendere i parassiti ancora più resistenti. Il cattivo raccolto dell'anno scorso ha fatto il resto, facendo precipitare la situazione delle famiglie oberate dai debiti.

FRANCIA, 11 maggio. Due militanti antinucleari della Polinesia francese denunciano il fatto che molte persone che hanno lavorato a Mururoa stanno lentamente morendo per gli effetti delle radiazioni, mentre il governo francese continua a sostenere che il luogo è sicuro. I due, Ronald Oldham e Edouard Huriore (quest'ultimo ha anche lavorato ai 181 esperimenti nucleari a Mururoa) stanno combattendo perché‚ venga resa pubblica la situazione sanitaria degli abitanti degli atolli e chiedono venga istituita una commissione d'inchiesta neutrale. Al loro appello ha risposto l'Aiea (agenzia internazionale per l'energia atomica) che ha garantito che il rapporto sulla situazione radioattiva a Mururoa verrà reso pubblico alla fine del mese. Dal 30 giugno al 3 luglio si terrà a Vienna una conferenza internazionale proprio sulla situazione di Mururoa e Fangataufa, i due atolli sedi degli esperimenti. Huriore ha raccontato che mentre lavoravano per il governo francese, erano stati invitati a non mangiare pesce e a non bere il latte delle noci di cocco dell'arcipelago. Ogni quindici giorni i dipendenti venivano sottoposti ad esami medici, ma le cartelle mediche erano segrete ed i lavoratori non erano messi a conoscenza dei risultati degli esami. I due chiedono che vengano ora resi pubblici tutti i dati sanitari delle 15.000 persone che lavoravano a Mururoa. Un settimanale francese, il Nouvel Observateur, ha reso nota parte di quei dossier da cui risulta che, nonostante le autorità fossero a conoscenza degli effetti nocivi delle radiazioni, "la popolazione non ne era stata informata per motivi di opportunità politica".

STATI UNITI, 11 maggio. Il congresso americano è riunito per dibattere una legge che dovrebbe accelerare la pubblicazione degli archivi segreti degli Usa riguardanti le violazioni dei diritti umani in America Latina. Se passasse "il Human Rights Information Act" sostiene la CIA che "le fonti sarebbero messe in pericolo e la missione della CIA, di difendere il parlamento e il presidente, sarebbe danneggiata". La legge riguarda nella fattispecie Honduras e Guatemala, due dei paesi più colpiti dell'America Latina, ma porterebbe alla luce anche tutto ciò che riguarda gli altri paesi dei Caraibi, Cuba compresa, e farebbero luce su migliaia di atrocità commesse grazie all'appoggio dall'agenzia americana di spionaggio.

ISRAELE, 12 maggio. I pacifisti di Giordania, Israele, Egitto, Territori Palestinesi firmeranno il mese prossimo al Cairo una dichiarazione di principi riguardo la pace nella regione mediorientale. I partecipanti si esprimeranno a favore della creazione di uno stato palestinese indipendente e indicheranno una soluzione di compromesso riguardo allo status futuro di Gerusalemme.

HONDURAS, 12 maggio. Medardo Varela, leader di un movimento di lavoratori delle piantagioni di banane è stato ucciso oggi a Sava, 300 chilometri a nord di Tegucigalpa, da due sconosciuti armati. Varela, 53 anni, si batteva da anni contro le grandi multinazionali delle banane. Sua grande vittoria era stata la battaglia contro la società bananiera Castle & Cook accusata di aver provocato danni irreversibili alla salute dei suoi dipendenti e condannata a risarcirli. Nel 1977, Varela aveva ottenuto che venisse messo al bando in Honduras un potente pesticida, il Dbcp, largamente usato nelle piantagioni di banane, ma vietato in molti paesi poiché‚ provocava cecità, sterilità e cancro. Venne usato nelle piantagioni hondureñe dal 1968 al 1980 dalla Castle che operava nel paese sotto il nome di Standard Fruit.

STATI UNITI, 12 maggio. Le proteste e le condanne internazionali stanno dando i loro frutti. La Nike, la grande multinazionale di abbigliamento sportivo, additata da tutto il mondo per il pessimo trattamento subito dai suoi dipendenti e per utilizzare il lavoro di minori in Asia, ha approvato un progetto volto al miglioramento delle condizioni lavorative dei suoi dipendenti nel terzo mondo: l'età lavorativa nei calzaturifici è stata innalzata a 18 anni, e il salario minimo, in Indonesia, è stato aumentato.

INDONESIA, SCHEDA. Economia: L'Indonesia esporta petrolio, gas naturale (è il primo esportatore mondiale), gomma e olio di palma (secondo), caffè (terzo), cacao, tè, stagno e legname. L'export petrolifero (30% del totale nazionale) va per lo più al Giappone. Per quanto riguarda l'agricoltura, gli incendi che imperversano nella regione da mesi hanno distrutto, solo dall'inizio dell'anno, oltre 200 mila ettari di colture e boschi. Il Pil pro capite nel 1996 era di 1.000 dollari. La moneta è la rupia, che dopo il crollo del 7 maggio viene scambiata sotto le 10.000 per dollaro. Per il 1998 il governo prevede l'inflazione al 40-50% e la crescita almeno al 5%. Sull'economia pesa un debito esterno di 140 miliardi di dollari, oltre la metà dei quali dovuti dal settore privato, ormai impossibile da ripagare a causa della svalutazione.
Storia: L'arcipelago indonesiano fu colonia olandese per 350 anni e ottenne l'indipendenza solamente nel 1945 quando, con l'aiuto dell'esercito, alla presidenza salì Sukarno, deposto nel 1965 da un finto colpo di Stato (che venne attribuito ai comunisti): i militari alla cui testa era Suharto, ne approfittarono per prendere il potere. Appena a capo del governo, Suharto procedette ad una vera e propria purga degli avversari politici: più di 500 mila persone scomparirono per mano degli assassini governativi. Nonostante il suo paese versi in condizioni economiche gravissime, Suharto è considerato uno degli uomini più ricchi del mondo e la sua famiglia è proprietaria di quasi tutti i beni e le ricchezze prodotte dall'Indonesia.

INDONESIA, 12 maggio. Desmond Mahesa, avvocato e appartenente ad una organizzazione per i diritti umani, è stato sequestrato, torturato e tenuto in carcere per due mesi. Mahesa venne sequestrato in pieno centro di Giakarta ed in pieno giorno da uomini armati che poi lo chiusero in una cella di un carcere. Venne interrogato sulla sua attività politica e torturato ripetutamente. Nel suo soggiorno in carcere venne a contatto con altri prigionieri politici, dei quali si ignora qualsiasi notizia: i prigionieri politici scomparsi in Indonesia sarebbero a tutt'oggi una decina.

GUATEMALA, 12 maggio. Dopo l'assassinio del vescovo Gerardi, non smettono le minacce di morte nei confronti di coloro che sono più attivi nel processo di pace nel paese. Un sacerdote italiano, Piero Motta, che da 13 anni abita nel paese e lavora al progetto "Recupero della memoria storica", che è stato fondato e diretto da Gerardi, è stato fatto oggetto, da almeno due settimane, di minacce di morte. Le minacce sono iniziate dal giorno della morte del vescovo. L'ultimo episodio è avvenuto in un quartiere della periferia nord della capitale: due uomini si sono avvicinati ad una parrocchiana che era diretta da lui e l'hanno avvertita di dirgli di abbandonare il paese altrimenti verrà ucciso. Il governo ha assicurato che il sacerdote è protetto "a distanza" perché‚ si è rifiutato di avere una scorta. L'uomo lavora da tre anni al progetto di Gerardi, "Guatemala nunca mas" sulle violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza guatemalteche.

ISOLE COMORE, 13 maggio. Alcuni giovani, dopo una giornata di scontri con le forze di sicurezza, si sono recati alla residenza del governatore per saccheggiarla. Da due giorni è in corso sull'isola di Grand Comore uno sciopero dei dipendenti statali che reclamano gli stipendi arretrati. I rivoltosi hanno eretto barricate scontrandosi ripetutamente con le forze armate. Finora sono morte cinque persone. I giovani godono dell'appoggio della popolazione e combattono con lanci di sassi e verdura. Lo stato di emergenza in vigore su tutte le isole permette però al presidente Mohamed Taki di prendere qualsiasi misura per mantenere l'ordine pubblico.

CISGIORDANIA, 13 maggio. La Cerimonia delle mille chiavi si è svolta oggi a Dehishe, un campo profughi alla periferia di Betlemme, nel contesto delle manifestazioni per la Nabka, la 'catastrofe' in cui incorsero centinaia di palestinesi costretti a fuggire dalle loro case e dalle loro terre a causa della fondazione dello Stato Ebraico, 50 anni fa. Nel corso della cerimonia, alcuni anziani hanno consegnato ai bambini le chiavi delle case da loro abbandonate nella precipitosa fuga del 1948, quando molte abitazioni vennero abbandonate durante la prima guerra arabo-israeliana. Un migliaio di anziani e di bambini si sono trovati all'ingresso del campo di Dehishe, roccaforte della resistenza anti-israeliana negli anni dell'Intifada, per quello che è stato definito "un grande esercizio di memoria collettiva".

FRANCIA, 13 maggio. Un gruppo di registi, fra i quali Jean Luc Godard, Patrice Chereau, Anne Marie Mieville e Stanislas Nordey hanno presentato oggi un appello a favore dei sans papier, gli immigrati irregolari che rischiano fra pochi giorni di essere espulsi dal paese, in quanto non dotati di permesso di soggiorno. Le nuove leggi sull'immigrazione presentate da un governo di sinistra, prevedono come termine ultimo per la regolarizzazione il 30 di maggio. Ma il 42,3% delle domande sono state respinte: 45.913 persone stanno per essere espatriate con la forza. I registi hanno chiesto che ogni sans papier venga adottato da un cittadino francese, per esprimere con maggior vigore un segnale di democrazia da parte di tutto il paese.

SVIZZERA, 13 maggio. Da quando è stata vietata la caccia alle balene nel 1986 sono oltre 18.000 le balene comunque uccise. Lo riferisce il WWF in un rapporto presentato oggi che addita come principali colpevoli la Norvegia e il Giappone. Quest'ultimo paese ha incrementato la sua caccia da 300 a 540 esemplari nell'ultimo anno, mentre la Norvegia ha più che raddoppiato il suo numero di cetacei uccisi. Sei delle undici specie di balene esistenti al mondo sono considerate ad altissimo rischio di estinzione.

ISRAELE, 13 maggio. I pacifisti israeliani esprimono grande soddisfazione alla notizia che la commissione europea bloccherà tutti i prodotti fabbricati negli insediamenti ebraici dei Territori Occupati, in quanto il marchio made in Israel, apposto sui loro prodotti, non è da considerarsi veritiero. Alla notizia hanno invece reagito con durezza i coloni e il governo della destra. Uri Avneri, leader del movimento pacifista Blocco per la pace ha dichiarato il suo entusiasmo, ricordando che la sua organizzazione aveva già presentato un elenco di un centinaio di prodotti provenienti dagli insediamenti e ha rimarcato che "Il principale ostacolo alla pace sono proprio gli insediamenti, che sono un atto di guerra: ben venga ciò che può contribuire ad eliminarli".

GUATEMALA, 13 maggio. Un gruppo paramilitare clandestino, il Jaguar Justiciero (JJ) ha oggi rivendicato l'assassinio del vescovo Gerardi, avvenuto il 26 aprile scorso. La rivendicazione è contenuta in una lettera anonima fatta recapitare ad un candidato sindaco di sinistra, Carlos Catù Orzoy, insieme ad una serie di minacce di morte perché‚ non si presenti alle elezioni nel suo municipio, San Juan Comalapa, nel centro del paese. "Ti mandiamo un po' del sangue di monsignor Gerardi che abbiamo ucciso domenica sera, la stessa sera che tu ti sei presentato come candidato sindaco a Comalapa per il partito marxista-comunista del Guatemala", si legge nella lettera inviata. Sempre nella lettera si legge ancora: "Capisci bene quello che è successo in Salvador: dopo la firma della pace sono morti tutti i leader. Lo stesso accadrà in Guatemala". Il JJ si attribuisce gli assassini di Jorge Carpio (4 luglio 1993) e del presidente della corte costituzionale, Epaminonda Gonzalez (1° aprile 1994). La pista del delitto politico di monsignor Gerardi, quindi, viene ribadita anche dal modo in cui l'esecuzione sarebbe avvenuta: il vescovo infatti venne colpito simbolicamente: alla testa (proibito pensare), agli occhi (proibito vedere), alle orecchie (proibito sentire), alla bocca (proibito parlare). Le autorità avevano arrestato un giovane con precedenti per alcolismo e abusi sessuali, che si era sempre dichiarato innocente, al fine di tacitare la chiesa guatemalteca che si dichiarava pronta a mettere il caso nelle mani della commissione latino americana per i diritti umani.

GERMANIA, 14 maggio. Una contaminazione fino a 13.400 becquerel per centimetro quadrato è stata rilevata sui vagoni addetti al trasporto di materiale nucleare destinato al centro di riciclaggio di Le Hague, in Francia. La norma autorizzata prevede solo 4 becquerel ogni centimetro. I dati sono stati comunicati dai servizi francesi per la sicurezza degli impianti nucleari (DSIN), i quali si sono però affrettati a comunicare che questi valori non sono pericolosi perché i punti contaminati sono inaccessibili alle persone. Ma che ne è dei lavoratori addetti ai trasporti?

INDONESIA, 14 maggio. Mari Alkatiri, segretario alle relazioni esterne del Fretilin, organo della resistenza a Timor Est, ha annunciato oggi un cessate il fuoco in attesa che si risolva la crisi indonesiana. Altakiri si è dichiarato sicuro della caduta del dittatore Suharto e che in futuro, con la nuova dirigenza, sarà possibile instaurare nuovi e sinceri rapporti diplomatici per giungere alla definizione della pace nella regione. Altakiri ha avuto infatti, negli ultimi giorni, colloqui sempre più frequenti con politici indonesiani.

COLOMBIA, 14 maggio. La commissione intercongregazionale Giustizia e Pace è stata brutalmente visitata ieri da un gruppo di 14 soldati in tenuta da combattimento, che hanno duramente intimorito i presenti, filmato tutto e proceduto a sequestrare il materiale archiviato e memorizzato su computer. Il viceprocuratore della Repubblica, Jaime Cordova Trivino, si è affrettato a giustificare l'azione perché‚ i servizi segreti lo avevano informato dell'esistenza di una cellula clandestina dell'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) all'interno della struttura.

STATI UNITI, 14 maggio. Alcuni mesi fa era balzato all'onore delle cronache il primo caso di sciopero all'interno della catena Mcdonald's in cui tre ragazzi avevano inscenato un picchetto di protesta di fronte all'ingresso del negozio dove lavoravano. Dopo un periodo di rientro dello sciopero in cui, affermano, nulla sarebbe cambiato, i ragazzi hanno deciso di chiedere l'appoggio di un sindacato. Secondo uno dei tre giovani dopo il loro primo sciopero, il salario è addirittura sceso di 25 centesimi l'ora ed inoltre la Mcdonald's avrebbe aumentato la quota per l'anzianità solamente ai tre scioperanti, mentre per gli altri impiegati nulla sarebbe stato fatto. I tre lavoratori, assieme ai loro colleghi, hanno deciso allora di rivolgersi alla Teamsters, il più agguerrito tra i sindacati statunitensi.

INDONESIA, 14 maggio. La Gran Bretagna è da sempre il principale fornitore di armi dell'Indonesia. Nonostante la crisi che coinvolge la maggioranza della popolazione, nonostante le evidenti proteste popolari che hanno causato centinaia di morti e feriti, non ha alcuna intenzione di sospendere il lucroso commercio. Nei soli primi tre mesi del 1998 ha concesso ben 28 licenze di esportazione di armi verso l'Indonesia e però ha garantito che "vigilerà sulla situazione" (come, non lo dice...).

SVIZZERA, 15 maggio. Una quarantina di manifestanti curdi - nonostante le imponenti misure di sicurezza adottate per la presenza di Hillary Clinton - è riuscita a fare irruzione oggi nella sede dell'ONU di Ginevra, rompendo alcuni vetri e scandendo slogan contro la Turchia. All'esterno un centinaio di compagni li sosteneva urlando slogan. I manifestanti hanno spontaneamente lasciato la sede dopo aver consegnato alcuni documenti all'alto commissario per i diritti umani, signora Mary Robinson. La manifestazione è durata in tutto due ore.

COLOMBIA, 16 maggio. Di conseguenza all'irruzione di alcuni militari all'interno della sede dell'associazione Giustizia e Pace, si è svolta oggi nel centro della capitale un'imponente manifestazione indetta dalla Chiesa e dagli studenti colombiani (Pace e Giustizia è un'istituzione cattolica). Il vescovo Alberto Giraldo ha inviato una protesta formale al presidente Samper, dichiarando che all'interno della associazione si sono svolti "interrogatori illegali" e riprese filmate delle persone presenti nei locali. "Alcuni sono stati fatti inginocchiare, ad altri è stato puntato un fucile in faccia. E questo - dice ancora Giraldo - ha un chiaro contenuto intimidatorio". Nella manifestazione è intervenuta con violenza la polizia che ha attaccato i tre cortei di studenti: molti sono i feriti.

INDIA, 16 maggio. Per la prima volta da quando l'India effettua test nucleari sono apparsi sulla scena gli antinuclearisti, una minoranza, per ora. A New Delhi si è svolta oggi la prima manifestazione contro il nucleare che, al grido di "Pane non bombe, case non tombe", ha visto radunarsi qualche centinaio di persone. Uno degli organizzatori, il sociologo Praful Bidwai, ha detto di sapere di rappresentare solo una piccola goccia nel mare della popolazione, ma si è detto fiducioso che il movimento che intendono costruire crescerà contro le armi nucleari e per il disarmo nella regione.

SRI LANKA, 17 maggio. Sarojini Yogerswaran, sindaco di Jaffna, capoluogo dell'omonima penisola e caposaldo del territorio controllato dalle Tigri Tamil, è stata uccisa in un agguato da due uomini armati. Con lei c'era un consigliere comunale, che è rimasto ferito. La donna, esponente del Fronte Unito di Liberazione Tamil, è stata uccisa da 9-10 proiettili: da tempo rifiutava la protezione della polizia e girava senza guardie del corpo.

INDIA, 17 maggio. Emorragia dal naso, irritazioni agli occhi e alla pelle, vomito e diarrea sono solo alcuni fra i sintomi lamentati da coloro che vivono nei pressi del sito dove sono stati effettuati i test nucleari indiani. Nonostante le autorità abbiano dichiarato che non vi sia stato rilascio di radiazioni nell'atmosfera del deserto di Thar, nel sottosuolo del quale le esplosioni hanno avuto luogo, gli abitanti del vicino villaggio di Khetolai presentano evidenti sintomi di contaminazioni da radiazione, dopo la conclusione degli ultimi due esperimenti. I residenti hanno consegnato un elenco di persone ammalate ad un funzionario locale.

COLOMBIA, 17 maggio. Un gruppo di uomini mascherati e armati di fucili ha fatto irruzione ieri notte in un quartiere operaio di Barrancabermeja, nella regione di Santander. Barrancabermeja è abitata in prevalenza da sostenitori dell'ELN, l'Esercito di Liberazione Nazionale: il gruppo di armati, una cinquantina, sono giunti a bordo di due camion nel cuore della notte e, muniti di una lista di una trentina di nomi, si sono recati nelle case, hanno prelevato una decina di giovani e li hanno fucilati. A terra sono rimaste, morte, una trentina di persone: non tutte appartenenti alla lista, perché‚ ad un certo punto il gruppo di assalitori si sarebbe messo a sparare all'impazzata. Altri sono riusciti a fuggire o sono, comunque, dati per scomparsi. Pare che gli assalitori ne abbiano sequestrati alcune decine. Barrancabermeja è sita nel cuore di una regione ricca di petrolio ed è sede del sindacato dei lavoratori del settore: non è la prima volta che fa da scenario a stragi come quella della scorsa notte.

THAILANDIA, 18 maggio. Sei anni fa un bagno di sangue. Si commemorano oggi in Thailandia i morti dell'eccidio compiuto per mano dei militari, nella persona del generale Suchinda Krapayoon, che represse nel maggio 1992 una rivolta popolare che chiedeva riforme democratiche contro il regime. Allora - era il 18 maggio 1992 - vi furono 52 morti. Erano giorni in cui il popolo thailandese, guidato al movimento per la democrazia, chiedevano riforme in senso democratico, la fine di decenni di autoritarismo militare e l'uscita di scena del generale Suchinda, uomo forte dei militari, che era salito al potere un anno prima grazie ad un cruento colpo di Stato. In seguito alle numerose dimostrazioni popolari Suchinda decretò il coprifuoco che la popolazione non esitò a sfidare: i soldati accorsi spararono all'impazzata sulla gente, lasciando a terra più di 40 morti di fronte all'Hotel Royal, affollato di giornalisti. Le città si fermarono, 80.000 studenti rimasero asserragliati nell'università. Il primo ministro thailandese ha oggi detto che verrà eretto un monumento agli eroi della democrazia, non solo quelli di quella rivolta, ma anche ai protagonisti di quelle del 1973 e 1976, tutti quanti studenti.

PAKISTAN, 18 maggio. Il responsabile delle comunicazioni della provincia pakistana del Balucistan ha annunciato oggi l'intenzione, da parte delle tribù che vivono nella zona, di non permettere l'esecuzione del test nucleare "a qualsiasi costo". Nell'ultimo fine settimana vi sono state manifestazioni di protesta organizzate dalla federazione degli studenti del Balucistan. Il Balucistan è una zona poco popolata alla frontiera con l'Iran: ma molti degli abitanti, soprattutto quelli che vivono nei pressi del confine, possiedono armi di vario genere, dai fucili automatici ai lanciarazzi.

INDIA, 19 maggio. Un centinaio di scienziati indiani hanno criticato con toni duri gli esperimenti nucleari ribadendo che tali ingenti risorse economiche dovrebbero essere utilizzate in primo luogo per la costruzione di scuole e ospedali. In una lettera al quotidiano The Hindu, gli scienziati hanno scritto: "Non vediamo quali minacce immediate alla sicurezza nazionale abbiano indotto a questa mossa, in particolare nel momento in cui ci sono urgenti necessità in termini di educazione, sanità, infrastrutture e sviluppo industriale. Gli orrori della guerra nucleare non possono essere dimenticati, indipendentemente dall'orgoglio che proviamo per le conquiste scientifiche e tecnologiche e indipendentemente dai calcoli tattici".

UCRAINA, 19 maggio. Credevate che la vicenda Cernobyl fosse definitivamente conclusa? Vi sbagliate. Da una ricerca condotta in Germania risulta che i mezzi forniti dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti per smantellare e chiudere definitivamente la centrale siano rimasti quasi del tutto inutilizzati. Solamente lo scorso anno la UE ha stanziato altri 200 milioni di marchi perché‚ il complesso venisse definitivamente eliminato, e malgrado ciò l'Ucraina ha ultimamente ripreso a far pressioni sui paesi europei per costruire altre due centrali nucleari: e questa è la condizione posta per lo spegnimento totale della centrale di Cernobyl che, nonostante tutto, continua ad essere operativa.

ISRAELE, 19 maggio. Il centro israeliano di informazioni sul rispetto dei diritti umani nei territori occupati, Bezelem, ha denunciato oggi l'uso sistematico della tortura da parte di agenti dello Shin Bet, il servizio segreto israeliano. Sono migliaia ogni anno i palestinesi arrestati dallo Shin Bet e almeno 850 di essi sono stati sottoposti ad interrogatori che sono forme di tortura in violazione del carattere democratico dello Stato e delle convenzioni internazionali da quest'ultimo firmate. Le autorità, dal canto loro, hanno riconosciuto di usare forme di interrogatorio "sgradevoli", ma le hanno giustificate con lo stato di emergenza e per la prevenzione di attentati. Un giudice dell'Alta Corte Suprema, infatti, alcuni anni fa autorizzò "forme moderate di pressione fisica". I metodi però, non sono poi così moderati: secondo Bezelem la combinazione di queste forme di pressione consiste nel tenere in isolamento la vittima per settimane in condizioni igieniche insopportabili, privarla del sonno tramite la diffusione di musica assordante, ammanettarla in condizioni scomode che causano dolore ed esporla ad un getto di aria molto fredda; gli interrogatori sono caratterizzati da violenze e minacce anche ai familiari della vittima.

BELGIO, 19 maggio. Al termine di una conferenza stampa il rappresentante europeo del Pkk, partito dei lavoratori curdi, Kani Yilmaz è stato arrestato dalla polizia belga. La motivazione dell'arresto, a detta di un funzionario di polizia, è che Yilmaz è stato trovato sprovvisto di documenti in regola.

GUATEMALA, 19 maggio. Don Pietro Notta, il sacerdote italiano che lavorava al fianco del vescovo Gerardi e ultimamente fatto oggetto di pesanti minacce di morte, lascerà il paese nei prossimi giorni, ufficialmente per andare a trovare parenti in Piemonte, da dove è originario. Ma l'interessato ha fatto sapere che non intende lasciare il paese: si allontanerà per alcuni giorni ma il suo ritorno è imminente. Don Notta è parroco a El Limon, un borgo periferico della capitale, dove negli ultimi tempi sono stati segnalati numerosi individui dal fare sospetto intenti a fotografare la sua casa in chiaro atteggiamento provocatorio. Da giorni il parroco vive sotto protezione.

COLOMBIA, 20 maggio. La Ventesima Brigata dell'esercito, ovvero i servizi segreti colombiani, è stata sciolta oggi dal governo dopo le continue accuse internazionali di violazione dei diritti umani e per ogni sorta di delitti da questi compiuti (fra cui diversi omicidi). La misura rientra in un piano di profonda ristrutturazione dell'esercito e il governo ha negato sia stata messa in atto solo grazie alle condanne delle associazioni dei diritti umani, sia colombiane che internazionali.

ISRAELE, 20 maggio. Un gruppo di palestinesi detenuti nelle carceri israeliani, appoggiati da due associazioni per la tutela dei diritti umani, hanno chiesto all'alta colte suprema del paese che la tortura, sistematicamente usata negli interrogatori dello Shin Bet (i servizi segreti), sia messa fuorilegge. In passato la magistratura si era già occupata di denunce di casi singoli, sempre conclusasi con assoluzioni a favore degli agenti. Finora sono dieci i detenuti palestinesi morti durante questo tipo di interrogatori, che finora erano stati giustificati in ragione della sicurezza dello stato e della lotta al terrorismo islamico. D'altro canto le stesse associazioni che appoggiano i detenuti, denunciano l'uso della tortura anche da parte della polizia palestinese. Negli ultimi quattro anni di amministrazione autonoma nella striscia di Gaza e della Cisgiordania, altri dieci detenuti sono morti sotto interrogatorio.

GERMANIA, 21 maggio. Il caso dei vagoni ferroviari radioattivi sta creando problemi al governo da parte di un'opinione pubblica sempre più allarmata: è stato pertanto deciso il blocco di tutti i trasporti, anche quelli interni, di materiale nucleare. Il divieto rimarrà in vigore finché‚ non verranno fatte modifiche tecniche in modo da limitare la fuga di radiazioni verso l'esterno dei vagoni. I rappresentanti dell'industria nucleare tedesca hanno ammesso ieri di aver già ricevuto in passato rapporti sul superamento dei valori consentiti, ma di aver omesso di trasmetterli alle autorità: solo l'anno scorso, in Francia, i tecnici avevano rilevato per ben undici volte il superamento della soglia consentita sui vagoni provenienti dalla Germania. Il sindacato di polizia ha vivamente protestato facendo notare che gli agenti di scorta ai treni non erano stati avvisati del pericolo che correvano. Greenpeace ha dichiarato che farà partire procedimenti legali nei confronti dell'industria nucleare in Germania.

CISGIORDANIA, 21 maggio. Le donne palestinesi sono state per anni tra le protagoniste di molte lotte (dall'Intifada all'associazione delle donne in nero), sono entrate a lavorare nell'amministrazione, talvolta in politica occupano posti di prestigio, ma la loro condizione effettiva non ha nulla a che vedere con questi privilegi, destinati a poche fortunate. Su denuncia dei comitati femminili locali, risulta che negli ultimi sette anni almeno 100 donne sono state uccise per motivi d'onore. In Cisgiordania vigono leggi risalenti a 31 anni fa, quando si era sotto l'amministrazione giordana ed era riconosciuta la sharia, la legge musulmana, secondo la quale un marito tradito può uccidere impunemente la moglie, così come una minorenne violentata dal padre non ha diritto a denunciarlo. Il mese scorso a Gaza due ragazzine sono state ammazzate dai famigliari che sospettavano non fossero più vergini, e un mese fa, in Galilea, una ragazza di 15 anni, violentata dallo zio e respinta dal fidanzato perché‚ non più vergine, è stata uccisa dal padre per vendicare l'onore della famiglia. Le organizzazioni delle donne palestinesi e israeliane hanno perciò messo in opera una sorta di telefono amico che intende raccogliere testimonianze su simili abusi.

INDIA, 21 maggio. 3.000 persone sono state arrestate oggi in Uttar Pradesh per aver manifestato contro la divisione in caste in India, che relega i meno fortunati a rimanere poveri ed emarginati per tutta la loro vita. La manifestazione era stata indetta dal Bsp, partito che da anni si batte contro tali divisioni, in uno Stato, l'Uttar Pradesh che è governato dal Bjp, il partito nazionalista indù, che è invece accusato di favorire le caste più alte a discapito dei più poveri.

AUSTRIA, 22 maggio. È iniziata alle 9,30 ed è durata poco più di due ore - fino all'arrivo della polizia austriaca che ha provveduto a sgombrare i locali - l'occupazione, da parte di una ventina di attivisti ambientalisti, dell'ambasciata slovacca a Vienna. Protestavano contro la probabile apertura della centrale nucleare di Mohovce che dista pochi chilometri dal confine e dalla capitale austriaca. Dopo l'invio di un gruppo di esperti nel sito nucleare slovacco, il governo austriaco aveva protestato presso le autorità perché‚ la centrale è stata considerata poco sicura. Nessun ferito è stato registrato nell'operazione di sgombero, tranne un agente morso alla mano da una ragazza che è stata accusata di resistenza a pubblico ufficiale. Nel frattempo, contro la centrale, si è pronunciato uno degli inviati dal governo a Mochovce, il quale ha lanciato un grido di allarme per un possibile super incidente con conseguenze catastrofiche per l'ambiente. La messa in funzione dell'impianto è stata comunque annunciata dalle autorità di Bratislava per la prossima settimana.

BRASILE, 22 maggio. Francisco de Assis Araujo, coordinatore dell'organizzazione delle popolazioni indigene, è stato ucciso in un piccolo borgo di pescatori mentre usciva da casa della sorella, per mano di sconosciuti armati. L'uomo si batteva da anni per il riconoscimento dei confini del Nord Est del Brasile appartenenti agli indios e che vengono occupati da agricoltori provenienti da altre zone del paese. Era anche il capo della tribù Xucuru-Kariri (circa 8.000 persone) a cui il governo brasiliano aveva riconosciuto il possedimento di 17.000 ettari di terreno fin dal 1995, diritti che i coloni si ostinano a non riconoscere, occupando le terre di proprietà india.

SRI LANKA, 24 maggio. Trenta Tigri Tamil e cinque soldati sono rimasti uccisi in un grosso scontro a fuoco avvenuto nella regione di Batticaloa nel nord del paese. Gli indipendentisti hanno attaccato una postazione dell'esercito a Chenkaladi. Diciotto, fra cui cinque civili, i morti in un altro scontro avvenuto a 200 chilometri dalla capitale, Colombo.

INDONESIA, 24 maggio. I prigionieri politici della famigerata prigione di Cipinang, a Giakarta, hanno finalmente potuto parlare: con i giornalisti, che per la prima volta hanno potuto visitare il carcere che ospita soprattutto detenuti per reati d'opinione. Fra loro Sri Bintang Pampungkas, ex deputato dell'opposizione condannato a due anni e mezzo per aver diffamato il dittatore Suharto in un discorso pronunciato in Germania. Nel carcere è rinchiuso anche un leader sindacale, Muchtar Pakpahan, condannato a 4 anni. I detenuti sperano che con il cambio di governo possa arrivare anche il condono della loro pena: parole in questo senso iniziano a circolare. Sembra che il governo stia decidendo per una amnistia, ma è già stato dichiarato che non riguarderà i ribelli indipendentisti di Timor Est, imprigionati per sovversione. Così i leader della guerriglia a Timor si sono affrettati a tornare indietro nelle loro dichiarazioni che alcuni giorni fa andavano in senso contrario: il loro leader, Xanana Gusmao, incarcerato sempre a Cipinang per scontare una pena di 20 anni, ha dichiarato che la loro lotta continuerà. Il consiglio nazionale della resistenza timorese ha chiesto alcuni giorni fa l'immediata ed incondizionata liberazione del suo leader storico.

ISRAELE, 24 maggio. Si apre domani una massiccia campagna di ripopolamento delle alture del Golan, che sono uno dei punti chiave degli accordi di pace con la Siria. Il consiglio regionale degli insediamenti ebraici, infatti, ha messo in vendita una serie di villini a prezzi stracciati: una casetta sulle alture del Golan, con attorno un giardino di 500 metri quadrati, costerà poco meno di un appartamento di due stanze in un quartiere popolare di Tel Aviv. Saranno inoltre concessi mutui e prestiti a tassi agevolati e preferenza nella vendita delle case sarà data ad artigiani ed imprenditori. Il presidente del consiglio regionale, Yehuda Wolman, ha dichiarato di non sentire alcun peso con questa iniziativa "poiché‚ qui noi siamo i padroni di casa".

AFGHANISTAN, 24 maggio. Seicento persone in due giorni punite perché‚ non portavano la barba o il velo prescritti dalla personale interpretazione della sharia - la legge islamica - da parte dei nuovi padroni dell'Afghanistan, gli studenti talebani. Generalmente la punizione per casi del genere consiste nella fustigazione con tubi di gomma. La polizia ha anche punito nei giorni scorsi dieci tassisti perché‚ trasportavano donne non accompagnate da parenti.

COLOMBIA, 24 maggio. Le mura del carcere di San Isidro, nella provincia di Cauca, sono state letteralmente abbattute da un gruppo delle FARC (le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) che è entrato, armi alla mano, nel cortile e ha liberato, con una mossa fulminea, almeno 320 detenuti (la maggioranza di loro sono guerriglieri). La polizia ha rivelato di essere riuscita a recuperare soltanto 35 fuggitivi.



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