La Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA), composta
per i deputati e senatori del Congresso della Unione e del Congresso
Locale dei 4 partiti (PRI, PAN, PRD e PT), hanno consegnato domenica
1° dicembre la proposta di riforme in materia di diritti
e cultura indigena al segretario di Governo, Emilio Chuayffet.
Il senatore di Heberto Castillo, del PRD, ha affermato che non
si accetteranno modificazioni al testo e che la risposta è
si o no al documento. Se la risposta è positiva da parte
del governo, si augura una rapida ripresa del dialogo e della
firma di pace; se la risposta è negativa, annuncia il suo
ritiro e l'impossibilità degli attuali membri della COCOPA
a continuare a ricercare soluzioni al dialogo.
L'EZLN ha manifestato il suo accordo al documento che modificherebbe
gli articoli 4 e 115 della Costituzione Politica del paese in
relazione alle comunità indigene. Di fronte a questo, i
legislatori della COCOPA continuano a manifestare la loro speranza
che, con la approvazione di questa iniziativa di Legge nel Congresso
dell'Unione, si firmi la pace nel primo trimestre del 1997, data
in cui le nuove elezioni modificherebbero la composizione della
COCOPA. Solo c'è ancora d'aspettare, senza limiti di tempo,
che il governo federale approvi la proposta e poi sia ratificata
dal Congresso nel suo periodo ordinario di sessioni. Nel mentre,
la delegazione dell'EZLN, che si trova ora in San Cristobal de
las Casas, con la presenza del Subcomandante Marcos, ritornerà
nella selva in attesa della risposta.
Le modificazioni alla legge, fra l'altro, vanno nel senso di
dare: garanzie costituzionali agli usi e costumi delle 56 etnie
del paese; garanzie alla diversità culturale; rispetto
per lingue, pratiche religiose, medicina tradizionale e compiti
in relazione alla produzione di artigianato; trattamento speciale
ai programmi educativi; adeguamento dei procedimenti giudiziari,
traduttori, difensori d'ufficio bilingui; intervento diretto degli
indigeni nelle opere o nei progetti che li tocchino, ecc.
Naturalmente, nulla si è menzionato ancora sulle altre
condizioni dell'EZLN per la ripresa del dialogo, come quelle sulla
situazione di violenza nella zona nord, i prigionieri e la rappresentanza
governativa che si trova di fronte all'EZLN nel dialogo.
Il ritrovamento di armamento nella Sierra Madre del Chiapas ha
fatto sì che l'Esercito intensifichi i posti di blocco
ed i pattugliamenti aerei su vari municipi vicini o confinanti
con il Guatemala. Nel municipio di Angel Albino Corzo, 500 effettivi
dell'esercito federale rastrellano la zona alla ricerca di gruppi
guerriglieri, così come nei municipi della Concordia e
di Motozintla. Questa zona è stata storicamente una regione
di cacique, di assassini e di terrore provocato dai gruppi
paramilitari. I contadini sono stati spogliati delle loro terre
e oggetto di repressione e di emarginazione. Fino a poco tempo
fa i latifondisti contavano su un proprio sistema di moneta, carcere,
vendita interna (tiendas di raya) e guardias blancas
appoggiate dai governi statali. Nel 1994, i contadini occuparono
le fincas Liquidambar, Prusia, Chicharras e Sayula; da
allora, la caccia alle streghe è aumentata e ci sono stati
più di 160 ordini di cattura.
La situazione alla frontiera con Guatemala, sulla Sierra e nella
Costa, ha fatto sì che l'Esercito si prepari con più
forza al fine di farla finita con i gruppi guerriglieri nella
regione. La Segreteria della Difesa Nazionale (SEDENA), ha rimosso
dal suo incarico il comandante della 36° zona militare con
sede in Tapachula, generale Jorge Gonzalez Betancourt, che è
stato rimosso al nord del paese, in Matamoros, Tamaulipas ed
al suo posto è stato designato il generale Guillermo Aguilar.
Durante la gestione di un anno del generale Betancourt, le truppe
del 4° reggimento di cavalleria motorizzata e del 46°
battaglione di fanteria, appoggiate dalla Forza Aerea Messicana,
hanno distrutto in quest'anno 146.660 metri quadrati di marijuana
e amapola nelle regioni della Costa e della Sierra Madre
del Chiapas. Hanno confiscato 37 armi da fuoco lunghe e corte,
otto veicoli; hanno catturato 790 stranieri senza documenti in
maggioranza guatemaltechi, salvadoregni, onduregni e in minor
numero nicaraguensi e portoricani, così come 26 persone
coinvolte in delitti d'ordine federale; la zona militare ha espletato
operazioni di labor social in 30 municipi (dei 111 che
esistono nello stato) delle regioni della Costa, di Soconusco
e della Sierra Madre, dove si elargiscono migliaia di consulte
mediche, pulizia, pitture di scuole, vaccinazioni e una riforestazione
di 445 mila 601 albori.
Il 30 di novembre, un contadino è morto e due sono risultati
feriti in un fallito tentativo di sgombero di terre effettuato
in Tapachula, municipio vicino al Guatemala. Le occupazioni di
terre in questa zona sono il principale detonante della violenza
tra contadini e latifondisti con le loro guardias blancas.
Nella stessa data, i componenti del gruppo umanitario statunitense
Pastori per la Pace, sono stati aggrediti da membri del
gruppo paramilitare Pace e Giustizia mentre si dirigevano
verso la comunità Jolnixtie, nel municipio di Tila, nella
zona nord dello stato, per consegnare aiuti umanitari. Più
di 100 priisti hanno circondato e colpito l'autobus su cui viaggiava
la delegazione.
Il governo dello stato ha iniziato ad informare che circa 2 mila
indigeni choles sono ritornati alle loro comunità
a partire dall'anno passato ad oggi nella zona nord dello stato.
Secondo il direttore generale di Governo, Mario Arturo Coutigno,
più di 350 famiglie che erano fuggite dai municipi di Tila,
Tumbala e Sabanilla verso i municipi di Palenque, Salto di Agua
e il vicino stato di Tabasco, sono ritornati. Naturalmente, non
si informa della situazione precaria in cui si trovano le famiglie
ritornate, della mancanza di alimenti così come dell'infrastruttura
completa per ricostruire le loro case bruciate o sequestrate.
Inoltre, la Stazione Nord e il Centro per i Diritti Umani Fray
Bartolome de las Casas hanno incontrato molteplici difficoltà
nell'appoggiare il ritorno degli indigeni senza l'appoggio del
governo e per la presenza del gruppo paramilitare Pace e Giustizia
che ostacola l'accesso alla zona.
Nella stessa zona nord, il cosiddetto gruppo paramilitare Los
Chinchulines è nuovamente riapparso nella zona minacciando
e sequestrando contadini delle comunità.
La campagna per la successione al governatorato è presente
a diversi livelli. Una rappresentanza del governatore Julio Cesar
Ruiz Ferro ha assistito alla cerimonia dell'82° anniversario
della nascita del Movimento Armato Mapachista, organizzata
dal Partito del Fronte Civico facendo allusione alle cause di
pace ed agli ideali del federalismo così come alla continuità
di Ruiz Ferro come governatore del Chiapas.
In Chiapas, l'assenza di trattamenti adeguati, la difficoltà
di accesso alle medicine e ai centri di salute, ha provocato gli
scarsi livelli di successo nel controllo di queste INFERMITÀ.
Sebbene la Costituzione, nel suo articolo 4° menzioni "...ogni
persona ha diritto alla protezione della sua salute. La Legge
definirà le basi e le modalità per l'accesso ai
servizi di salute....", oggi possiamo definire la politica
governativa, consigliata dalla Banca Mondiale, con la seguente
strategia:
a) Privatizzare i servizi di salute: Argomentando che le cliniche private sono migliori in comparazione ai servizi del governo, che la concorrenza è buona e che la salute è un buon affare, è necessario che il governo investa sempre meno per la salute.
b) Appoggiare solo alcuni programmi: Vaccinazioni; campagne speciali contro la tubercolosi, INFERMITÀ veneree, pianificazione familiare che in molte occasioni si riduce alla sterilizzazione di donne senza il loro consenso, ecc.
c) Liberalizzare i prezzi della consulta: Ogni centro potrà decidere il suo tariffario sia per le consulte che per la vendita di medicine.
d) Occuparsi dei poveri attraverso la beneficenza: Quelli che hanno denaro saranno dei clienti, quelli che non l'hanno avranno solo diritto alla beneficenza. La qualità dell'attenzione medica dipenderà solo dal denaro del paziente.
e) Eliminare il governo come garante della salute: La responsabilità ricadrà sulle famiglie, specialmente sulle donne, e pure sulle istituzioni non a scopo di lucro, come Chiese e Ong, oppure dipenderà dai centri che operano a scopo di lucro, come cliniche private.
f) I servizi di salute per i poveri: Ci si occuperà di loro solo per evitare maggiori indici di mortalità, per evitare epidemie fra la POPOLAZIONE e per evitare azioni di protesta contro la disuguaglianza e l'ingiustizia sociale.
Applicando questa politica in Chiapas, la situazione della salute
peggiorerà tanto nelle zone rurali come nei quartieri poveri
delle città.
- 10 principali CAUSE DI MORTE (1993): INFERMITÀ infettive
(10.5%), tumori maligni (9.0%), incidenti (8.9%), INFERMITÀ
del cuore (8.4%), polmonite e influenza (5.5.%), affezioni originatesi
nel periodo prenatale (5.4.%), deficienze del nutrimento (3.7.%),
infermità cerebrovascolare (3.7%), diabete mellito (3.5.%),
cirrosi e altre INFERMITÀ croniche del fegato (3.4%).
- 11 principali CAUSE DI MORTE in minori di un anno (1993): alcune
INFERMITÀ originatesi nel periodo prenatale (35.1%), INFERMITÀ
infettive intestinali (18.1%), polmonite e influenza (12.2%),
anomalie e influenza (7.2.%), deficienze del nutrimento (4.4%),
infezioni respiratorie acute (2.7%), bronchite cronica e non meglio
specificati enfisema e asma (2.6%), setticemia (1.5%), incidenti
(0.9%), meningiti (0.7%) e ostruzione intestinale e si menziona
l'ernia (0.6%).
7 principali INFERMITÀ CHE AFFLIGGONO LA POPOLAZIONE:
Denutrizione, anemia, infezioni intestinali, tumori dello stomaco,
affezioni prenatali, tubercolosi, infezioni respiratorie.
Luogo Nazionale di INFERMITÀ RIPORTATE: Chiapas occupa
il primo posto nei casi riportati di colera e morti di tubercolosi.
Principali CAUSE DI MORTE NELLE ZONE EMARGINATE: Tubercolosi
e denutrizione.
Casi registrati di MALARIA: Nel 1992, si sono registrate più
di 3.000 persone infette e recentemente si sono registrati 71
casi di nascite di bambini senza cervello (anancefalia) in 7 municipi.
Stati con indici più alti di MORTALITÀ: 1. Chiapas,
2. Oaxaca, 3. Guerrero. Nelle regioni indigene del paese che
comprendono più di 8 milioni di abitanti, si concentra
il 12% della mortalità generale.
SPERANZA DELLA VITA ALLA NASCITA: 66.4 per mille persone.
SPERANZA DELLA VITA ALLA NASCITA-Livello Nazionale: 69.7 per
mille persone.
Luogo nazionale di MORTALITÀ INFANTILE. Il Chiapas occupa
il primo posto per la mortalità infantile a causa di INFERMITÀ
diarroiche.
Zona con gli indici più alti di FIGLI MORTI: Los Alti
(5 municipi).
Numero di MORTI PER INFEZIONI INTESTINALI per abitante: 152.2
morti ogni 100 mille abitanti. (Livello nazionale: 38 morti ogni
100 mille abitanti.)
Numero di MORTI PER POLMONITE E INFLUENZA per abitante: 25.5
morti ogni 100 mille abitanti. (Livello nazionale: 16.5 morti
ogni 100 mille abitanti.)
Media di MORTI OGNI MILLE NASCITE: 55-65 ogni mille nascite in
Chiapas, Oaxaca, Puebla, Durango, Guerrero, e San Luis Potosi.
(Livello Nazionale: 34.8 mirti ogni mille nascite).
Media di DONNE MORTE PER COMPLICAZIONI NEL PARTO: Ogni 100 mila
nascite, muoiono 117 donne. Chiapas occupa il terzo posto nella
graduatoria nazionale).
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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