LA JORNADA, 31 LUGLIO 1998
Addestrano come paramilitari 200 tzeltales
Juan Balboa, corrispondente, Cañada di Las Tacitas, Chis., 31 luglio
Assoldati con promesse che vanno dal denaro a effettivi aiuti materiali per la costruzione o il paradiso terreno di vivere nelle "grandi città" del Chiapas, 200 giovani tzeltales formano una rete di reclutati per addestrarsi a far parte di gruppi paramilitari, spiare, informare, denunciare, segnalare i simpatizzanti e i miliziani zapatisti e osservatori nazionali e stranieri.
Il nuovo reclutamento si é consolidato dopo l'azione congiunta della polizia e dei militari contro la popolazione di Taniperlas, località a capo del municipio autonomo zapatista Ricardo Flores Magòn, e tende le sue trame nelle tre principali cañadas del municipio di Ocosingo-Patihuitz, Las Tasitas e Agua Azul e la vallata di Tulijà, nel municipio del nord Chilòn.
Testimonianze di dirigenti di organizzazioni indipendenti, autorità e abitanti delle cañadas menzionate intervistati durante un sopralluogo realizzato da La Jornada, segnalano che autorità comunali priiste, maestri, polizia statale e membri dell'Esercito Messicano permettono al gruppo che si impegna, da quattro mesi, a reclutare giovani indigeni, di penetrare nelle comunità come commercianti o di percorrere le zone della selva dove presumibilmente si può incontrare la dirigenza dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), con divise della Pemex (Petrolio Messicano) o della Commissione Federale dell'Elettricità.
San Jerònimo Tulija, La Soledad, San Quintìn, La Candelaria, La Trinidad, El Censo, Taniperla, Agua Azul, Santo Tornas, Monte Libano, tra le altre, sono comunità dove hanno reclutato giovani indigeni per la antiguerriglia.
Per i dirigenti di organizzazioni non ufficiali come la Aric-Indipendente, la Coalizione delle Organizzazioni Autonome di Ocosingo e il Coordinamento Nazionale dei Popoli Indigeni, il reclutamento per formare gruppi paramilitari, nel vecchio stile delle Pattuglie Civili del governo guatemalteco del generale Efraìn Rìos Montt, é uno dei ricorsi che utilizza il governo federale per incrementare la sua presenza e permanenza nelle tre zone zapatiste.
La strategia dell'Esercito Messicano nel formare, dal 1995, gruppi paramilitari nelle regioni indigene del Chiapas ha come obbiettivo "fare sparire le zone grigie o neutrali", convertendole in un nuovo scenario di conflitto armato e ristabilire così il potere del Partito Rivoluzionario Istituzionale, spezzatosi dopo il sollevamento in armi degli zapatisti.
Scambiare i libri con un'arma
Un maestro della cañada di Agua Azul assistette a una riunione il 18 luglio nella quale gli offrirono "un buon lavoro". Il professore di una delle scuole di Cobach assistette "pensando che fosse un lavoro normale". La sorpresa di Antonio fu molto grande quando gli chiesero di svolgere un "lavoro militare" dove avrebbe avuto armi per difendersi e molte informazioni, "più di quelle che hanno le organizzazioni".
Durante l'intervista con questo quotidiano, Antonio ricordò con esattezza che lo avvertirono di non diffondere nulla di ciò di cui avevano conversato nel gruppo, perché era clandestino. "Tre le promesse che mi fecero: una buona paga, armi di alto calibro e la possibilità di lavorare in una città importante del Chiapas". "Gli dissi che dovevo pensare se accettare o no, perché uno di loro mi disse chiaramente che si sarebbe lavorato clandestinamente. Inoltre insistevano sul fatto che avremmo avuto un addestramento, che saremmo stati più informati delle organizzazioni e che nel momento in cui si prevedeva uno scontro con l'EZLN ci avrebbero avvisati ", ci ha raccontato Antonio.
Narcio Gutiérrez, membro del Consiglio di Vigilanza di San Jerònimo Tulijà, calcola che almeno 15 giovani, figli di priisti, sono stati reclutati da elementi castrensi della zona militare 38 con base a Tenosique, Tabasco, situata nei terreni della scuola primaria del paese.
Gutiérrez ha assicurato che alcuni giovani rimangono molte ore nell'accampamento castrense, bevono birra con i militari e si addestrano sia nell'accampamento sia nelle loro case dove "hanno persino i pesi".
Si nota già in questi ragazzi l'influenza della nuova vita: hanno i capelli corti, non rispettano le autorità ejidali, "non esistono altri re oltre i militari, voi non contate", bevono birra, minacciano i simpatizzanti zapatisti: " ti faremo a pezzi" e provocano disordini tra i giovani, racconta Narcio Gutiérrez.
La stessa situazione si vive all'altro estremo di San Jerònimo Tulijà, situato nella vallata dallo stesso nome. Abitanti e dirigenti della Aric-Indipendente affermano che circa cinquanta giovani sono stati reclutati nella vallata di San Quintìn, principalmente a La Trinidad, San Quintìn e La Soledad.
Vogliono giovani tra i 15 e i 20 anni, assicura Manuel, perché "le persone che li addestrano dicono che si tratta di una grande responsabilità e devono essere preparati perché in qualsiasi momento possano essere chiamati a combattere".
Per esempio a La Soledad, il reclutamento include anche quegli indigeni che spiano, informano e segnalano i simpatizzanti zapatisti o di altre organizzazioni indipendenti, anche se sono limitati dall'arrivo di osservatori nazionali e stranieri.
"Quello che vediamo é che sono molto simili ai soldati. Arrivano nelle case dei contadini, entrano con la macchina fino alla comunità. Possono passare un intero giorno a casa dei priisti, lavorano nei loro campi, nella loro terra, lavano i pavimenti, convivono con loro. Questo é molto sbagliato per noi", hanno detto gli abitanti di La Soledad.
Inoltre hanno denunciato che due dei priisti che servono come informatori sono stati ripagati con armi. Tra gli abitanti di La Soledad i più beneficiati per le relazioni con l'esercito sono Santiago Pérez Jiménez e Doroteo Ruiz Cruz.
Altri intervistati nei differenti paesi delle tre cañadas e delle vallate centrali di Tulija, assicurano che l'Esercito Messicano é riuscito a penetrare nelle varie comunità regalando viveri, sementi e alimenti.
Mascherati, penetrano nelle comunità zapatiste
Da aprile, vari gruppi che si presentano come commercianti, lavoratori del Pemex (Petrolio Messicano), della Commissione Federale dell'Elettricità e come dipendenti ecologici sono arrivati nelle comunità pro zapatiste nella zona di conflitto.
Il 18 aprile, un gruppo armato é stato visto nella regione di Candelaria. Dopo aver arrestato due indigeni della regione li hanno obbligati a portare le loro valige. Si sono detti inviati di una dipendenza federale. Quaranta giorni dopo é arrivato un altro gruppo, con un abbigliamento simile a quello degli impiegati della Pemex e della Commisione Federale dell'Elettricità.
Nelle comunità della Cañadas e Las Tasitas sono arrivati gruppi di "commercianti" che vendevano i loro prodotti alla metà del prezzo che hanno nel municipio di Ocosingo. Domandano e prendono appunti sulle autorità ejidali, sui simpatizzanti zapatisti, sui dirigenti delle organizzazioni e si interessano della comunicazione via radio. Tutti i gruppi, dice la popolazione, sono formati da uomini con i capelli corti, "come i militari".
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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