La Jornada 31 Luglio 1997

La Conpaz avverte: sembrerebbe che il governo attenda un indebolimento interno dell'EZLN.

Elio Henríquez y Juan Balboa, corrispondenti, 30 Luglio ¤ La Coordinadora de Organismos no Gubernamentales por la Paz (Conpaz) ha affermato che allo scadere di 11 mesi dalla sospensione del dialogo di San Andrés, il governo federale "non ha dato neppure il più pallido segnale di disposizione" para ricominciare i negoziati con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

"Il governo federale sembra aspettare un indebolimento interno dell'EZLN, che deriverebbe dal supposto smembramento delle sue basi di appoggio e dalla pressione incontenibile delle stesse all'interno dell'organizzazione per dare una risposta militare al governo e all'Esercito, di fronte alla mancata risposta politica alle loro richieste", ha aggiunto la Conpaz in un documento intitolato Los caminos del diálogo.

La Conpaz ha detto che "i venti democratizzatori del paese - prodotto delle elezioni del 6 luglio - non necessariamente assicurano un futuro per il dialogo e gli accordi di San Andrés". La composizione della nuova Camera dei Deputati "non è una garanzia che si riallacci il dialogo".

L'organismo ha sostenuto che l'unica risposta che si potrebbe aspettare da parte del governo federale come un segnale della sua disponibilità al dialogo, è che ritiri la controproposta sui diritti e cultura indigeni e che accetti l'iniziativa di legge elaborata dalla Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa).

Sulla Cocopa, la Conpaz si è così espressa: "non ha dimostrato di essere una istanza all'altezza giacché non è stata capace di riaffermare la sua proposta di fronte al dominante Potere Esecutivo e non ha voluto inviarla come iniziativa di legge al Congresso dell'Unione".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)


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