La Jornada 31 luglio 1996
Jaime Avilés, inviato, Ejido Roberto Barrios, Chiapas. - Winfried Maria Wolf, deputato del Partido Social Demócrata al Parlamento tedesco, ha detto che il Trattato di Libero Commercio che il Messico pretende di stabilire con l'Europa, porta in deficit il nostro paese: "l'Europa venderebbe al Messico per 5 miliardi di dollari, e il Messico all'Europa solamente per 3 miliardi."
Davanti ai più alti funzionari del Banco Mexicano de Comercio Exterior, Wolf espresse questa tesi, basata su calcoli rigorosi, e rimase sorpreso. "I promotori del progetto accettarono che, effettivamente, il trattato può creare un deficit di 2 miliardi di dollari. Ma dissero anche che ciò non li preoccupa".
Wolf è solamente una delle personalità che si sono riunite qui, attorno al tavolo di Economia che si realizza nel più giovane degli Aguascalientes zapatisti, come parte del Primo Incontro Intercontinentale per l'Umanità e contro il Neoliberismo.
Come lui sono presenti anche Herry Cleaver, ricercatore dell'Università di Austin; Massimo de Angeli, editore della rivista italiana " Vis a Vis" David Barkin, professore di economia alla UAM e assessore dell'EZLN, così come Justin Paulson, Fred Moesely, Ana Esther Ceceña, Andrés Barreda e Carlos Salas. E si aspettava l'arrivo di Horacio Labastida.
Ieri sera, durante una tavola rotonda nella quale sono intervenuti Barkin, Cleaver, De Angeli, Barreda e María Elena Martínez, dell'Università della California, vari relatori sono stati concordi nella necessità di approfittare dei vantaggi delle nuove tecnologie in materia di informatica, per tessere reti di comunicazione che permettano di coordinare azioni e livello mondiale contro il neoliberismo.
Senza dubbio, ci sono state sfumature poetiche. Massimo de Angeli, rispettato professore di marxismo all'Università di Milano, ha detto che "per costruire un movimento sociale globale, che vada oltre la presa del potere, come propongono gli zapatisti, dobbiamo cominciare a riconoscere i desideri e le necessità concrete della gente". E ha aggiunto: " Questa finirà per essere necessariamente, una politica economica che erode la logica dei tassi di guadagno e distrugge il regno del denaro".
In un'ottica simile, Harry Cleaver ha fatto onore al suo cognome quando ha detto che " se noi rimaniamo nel dominio dell'economia, rimarremo sotto il dominio del capitale. Per questo dobbiamo separare il valore della terra dalla logica del capitalismo e unirlo alla logica del sociale. Ma dobbiamo pensare se veramente i cambi che stiamo proponendo sottraggono alla logica del capitalismo o se, al contrario, la rinforzano".
Barreda, editore della rivista Chiapas insieme ad Ana Esther Ceceña, ha detto: " I cambi mondiali nella riproduzione della forza lavoro incrementano il caos dei meccanismi di controllo sociale; questo apre possibilità per spingere verso forme economiche differenti come l'autogestione. Ma queste sono vere alternative o costituiscono il foraggio che necessita la bestia neoliberale, per neutralizzare contraddizioni politiche ed economiche nel corso della liquidazione massiccia di tutto quello che il capitale considera superfluo?" "La resistenza delle masse della popolazione 'superflua' rivitalizzerà vecchie forme di lotta in combinazione con nuovi soggetti di ribellione".
Sostenitore dell'idea delle "autonomie economiche", David Barkin ha detto che "se riconosceremo l'esistenza di società profondamente stratificate, potremo disegnare politiche che traggano vantaggi dalle differenze per aumentare il benessere dei gruppi sociali. Rinforzare le comunità rurali è una maniera per rendere possibile la diversificazione e permetterà che la crescita sia più facile in quei settori che si sviluppano legati all'economia mondiale".
Ral Rubio, dell'Università Autónoma di Nuevo León,
in un'altra relazione, ha parlato di relazione fra il narcotraffico
e la speculazione finanziaria, miscela che provoca "alta
concentrazione di capitali in pochissime mani che allo stesso
tempo genera incertezza e distruzione, sia dell'umanità
che dell'autenticità".
(Tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
Indice dell'Incontro Intercontinentale