Comunicato del Municipio di Polhó

Persecuzione militare nel Municipio Autonomo di Polhó, Chiapas

30 ottobre 1998, Municipio Autonomo di Polhó

Al popolo del Messico

Ai popoli e governi del mondo

Alla stampa nazionale ed internazionale

Alla società civile nazionale ed internazionale

Ai popoli indigeni del Chiapas e del Messico

PRIMO. Oggi, 30 ottobre 1998 denunciamo che qualche minuto fa i soldati federali sono entrati in questo Municipio Autonomo di Polhó. 9 soldati si trovavano quindi nell'accampamento n. 4 che è a 150 metri dal centro di Polhó. Immediatamente si sono riuniti 20 uomini e bambini per obbligarli a ritornare sulla strada che porta all'accampamento di Xoyep. Le 23 persone che li hanno seguiti li hanno lasciati vicino all'accampamento di Xoyep ed altri sono nel tempio presbiteriano. Poi si sono dispersi, alcuni se ne sono andati per i sentieri ed altri se ne sono andati lungo la strada di Majumpetpemtik.

SECONDO. Lunedì 26 ottobre i soldati sono entrati nella comunità di Yabteclum nella casa del professor José Gómez Sanchez e hanno rubato i suoi strumenti di lavoro, registratore ed altro, oltre a a bruciargli il caffè ed a sradicare 110 alberi. Hanno pure tagliato il filo spinato.

TERZO. Mercoledì 28 ottobre a Los Angeles Chixtetic, un nostro compagno, delle basi d'appoggio dell'EZLN, è stato minacciato nella sua casa. Sono entrati, hanno preso asce e machete ed hanno tagliato 120 alberi senza tener conto del proprietario degli alberi.

QUARTO. Il 27 ottobre i rifugiati dell'accampamento 5, comunità di Bajoveltik, sono andati a lavorare per raccogliere legna per costruire alcune casette e mentre preparavano le 3 dozzine di tavole sono arrivate 40 persone tra soldati e cardenisti per togliergli la motosega. Questi individui sono conosciuti come paramilitari e sono Enorio Perez Gutierrez, Nolberto Guzmán Pérez, Juan e Guzmán Pérez che hanno anche interrotto la strada per proibirgli di tagliare la legna e raggiungere i campi di mais. In più passano vicino ai cordoni di sicurezza, fanno foto, infastidiscono la gente rifugiata e guidano camion di soldati.

Attentamente:

Consiglio Municipale Autonome di Polhó in resistenza

LA TERRA E' DI CHI LA LAVORA: PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI

(trascrizione della denuncia ricevuta da Enlace Civil il 5 novembre '98)


(tradotto dall'Associazione Ya Basta! Per la dignità dei popoli e contro il neoliberismo - Lombardia)



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