30 Maggio 1998
DENUNCE DI INCURSIONI MILITARI, NUOVI SFOLLAMENTI DI POPOLAZIONE E GRUPPI PARAMILITARI NEL MUNICIPIO AUTONOMO TERRA E LIBERTÀ
Le incursioni dell'Esercito nelle comunità della regione sono ogni giorno più frequenti, soprattutto a partire dall'operazione contro il Municipio Autonomo il primo maggio 1998.
Le comunità del municipio autonomo Terra e Libertà patiscono l'intimidazione quotidiana di convogli militari e di polizia a cui partecipano civili dedicati a denunciare e segnalare.
Nella comunità di Rizo de Oro l'Esercito ha fatto incursione recentemente, per consegnare dispense alle famiglie ed osservare chi le accetta e chi no.
Nella comunità di Badenia, dove sono rifugiate le 12 famiglie del terreno Buenavista, l'Esercito fa incursioni ogni tre giorni arrivando da diversi sentieri, dal bivio verso i Cinque Laghi e da quello verso Rio Blanco. Le ultime volte sono hanno entrati nel villaggio attraverso le coltivazioni di caffè, il che ha causato un'inquietudine e paura fra gli abitanti ed i rifugiati. Prima arrivavano solo all'entrata del villaggio e si ritiravano in pochi minuti. Però da una settimana arrivano fino al centro della comunità e si fermano per un'ora, mentre altri soldati si mettono su per la montagna.
A partire dall'operazione contro il municipio Terra e Libertà, si sono prodotto nuovi sfollamenti per timore dell'azione repressiva dello stato. Varie famiglie stanno chiedendo rifugio nelle comunità della zona. Il timore generalizzato è che l'Esercito e la polizia entrino in qualsiasi momento per arrestare e incarcerare la gente.
Le famiglie sfollate di cui si è a conoscenza fino ad ora sono 12, originarie delle terre di Buenavista, quel terreno è in disputa e gli abitanti sono simpatizzanti zapatisti. Tre di loro e una donna sono stati arrestati e picchiati il primo di maggio in Amparo Aguatinta.
Al ritorno dalla carcerazione in Tuxtla Gutiérrez, si sono rifugiati in montagna, ancora feriti per i colpi ricevuti. Hanno vissuto alle intemperie per tre giorni, dato che la radio annunciava che i loro terreni sarebbero stati sgomberati da parte dell'Esercito e della polizia.
La gente di Buenavista ha lasciato le sue case ed i suoi terreni e si è rifugiata in Badenia. La situazione delle loro terre si complica dato che alcuni proprietari di 'ranchos' della zona cercano di acquistare il terreno e con ciò si perderebbe qualsiasi speranza di recupero.
Abitanti di Badenia hanno denunciato che sono stati attaccati da ejidatarios di Rio Blanco. Vari hanno sofferto per sparatorie però non si sono potuto precisare chi sono stati gli autori degli spari. I componenti di questo nuovo gruppo paramilitare di cui ancora non si conosce il nome sono quelli che hanno guidato l'esercito nelle incursioni in varie comunità e la Sicurezza Pubblica nello smantellamento del Consiglio Municipale Autonomo.
Gli scontri tra gli abitanti di Rio Blanco e Badenia per adesso non sono gravi però si sa dell'esistenza di gruppi paramilitari nella zona (Rio Blanco, San Vicente e Nuovo Pinar).
Gli abitanti ed i rifugiati di Badenia sollecitano la presenza di carovane di osservazione.
Una carovana composta da membri di ONG ha viaggiato per il municipio autonomo Terra e Libertà, nella zona alla frontiera con Guatemala, a fine di maggio.
Per andare a Rio Blanco, ha preso la strada che nasce all'altezza dei Laghi di Montebello e va a Flores de Caffè ed al chilometro 20 appare il bivio che va a San Vicente e Rio Blanco.
I rifugiati di Badenia chiedono appoggio materiale per superare la difficile situazione in cui vivono, non hanno case né risorse e non hanno terreno da coltivare.
DENUNCIA DI MINACCE ALLA FAMIGLIA DI UN MEMBRO DEL CONSIGLIO AUTONOMO DI TERRA E LIBERTÀ
Trinidad Hernández, ministro di Giustizia del Municipio Autonomo Terra e Libertà, denuncia che, dopo lo smantellamento del municipio sabato passato, il 23 di maggio sono arrivati al villaggio El Carmen Xhan 6 poliziotti di Sicurezza Pubblica armati e si sono messi nel cortile di casa sua tentando di aprire, col calcio dei fucili, le porte. La sua sposa che si trovava sola nella casa con i suoi tre figli, non ha aperto e "moriva di paura".
Lunedì 25 maggio sono tornati vari elementi di Sicurezza Pubblica accompagnati da vari membri dell'Esercito e con 6 veicoli hanno circondato la casa per 4 ore. Per la seconda volta i poliziotti sono penetrati nel cortile ed hanno tentato di aprire le porte della casa con la punta delle armi. I bambini se ne sono andati correndo e la donna è rimasta chiusa nella casa.
Il timore della famiglia di Trinidad Hernández è molto grande, dato che teme che tornino soldati e poliziotti e non rispettino più niente.
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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