Bollettino n.2 - febbraio 1997

a cura del Comitato Chiapas di Torino


NOTIZIE

DESAPARECIDAS

DAL MONDO


IN QUESTO NUMERO:

AFGHANISTAN BAHREIN BIRMANIA BRASILE BULGARIA COLOMBIA COREA DEL NORD EGITTO EL SALVADOR EQUADOR FRANCIA GERMANIA IRLANDA ISRAELE ITALIA MAROCCO MESSICO PERÙ ROMANIA RUSSIA SPAGNA THAILANDIA TURCHIA


COREA DEL NORD, 3 febbraio. Il governo nordcoreano ha reso ufficialmente nota la gravissima situazione alimentare del paese in seguito a due annate consecutive di raccolti disastrosi a causa di alluvioni e inondazioni senza precedenti. Stando ai dati ufficiali diramati dal governo, la produzione di cereali si è fermata a 2,5 milioni di tonnellate, molto al di sotto del fabbisogno alimentare della popolazione. La Croce Rossa ha rivelato che il governo ha dovuto abbassare la razione giornaliera di cereali per abitante a 100 grammi. L'Onu e altri Paesi, tra cui la Corea del Sud, sono pronti a inviare aiuti alimentari. Ma la convinzione dello stato nemico vicino è che il regime comunista del Nord stia per crollare.

BIRMANIA, 3 febbraio. In una conferenza stampa tenutasi nella sua abitazione, il leader dell'opposizione e nobel per la pace Aung San Suu Kyi ha affermato che, nonostante il governo smentisca, nelle prigioni di Rangoon sono ancora detenuti 105 studenti arrestati durante le manifestazioni avvenute nel paese nel dicembre scorso. Il premio nobel ha poi denunciato le gravi limitazioni ai suoi spostamenti e quelle a cui sono costretti giornalisti e collaboratori nella sua abitazione.
Il leader del governo si è affrettato a dichiarare che non ci sarà mai dialogo con San Suu Kyi perché "è stata contro di noi in passato, lo è tuttora e continuerà ad esserlo in futuro, e pertanto è impossibile avviare con lei qualsiasi forma di dialogo". Lo stesso generale ha poi affermato che è in preparazione una nuova costituzione da parte di un'assemblea costituente, i cui membri sono però stati scelti dalla giunta militare. Risale al 1995 la dichiarazione dell'opposizione per cui l'assemblea viene considerata una farsa ed è da allora che sono stati interrotti i dialoghi per la pacificazione nel paese. La Lega Nazionale per la Democrazia, che è all'opposizione, aveva vinto con ampio margine le elezioni svoltesi nel 1991, ma i militari avevano annullato il responso delle urne restando al potere e arrestando gli oppositori.

EQUADOR, 3 febbraio. Il fronte patriottico ecuadoriano ha deciso che lo sciopero generale annunciato per il 5 di febbraio per protestare contro i tagli economici del presidente Bucaram, durerà un giorno di più. Intanto le organizzazioni indigene delle province andine hanno deciso di iniziare le proteste con un giorno di anticipo, bloccando alcune strade statali e scontrandosi con la polizia. Alle loro proteste, per adesso, si sono uniti già da oggi i medici degli ospedali pubblici e gli studenti universitari di Quito. Allo sciopero generale dovrebbero aderire anche alcune organizzazioni imprenditoriali dell'industria e del commercio.
Una protesta degli autotrasportatori iniziata qualche giorno fa ha già privato la capitale dei rifornimenti di benzina e gasolio.
Il governo si difende come riesce, maldestramente: ha già dichiarato lo stato di emergenza, che gli permette di utilizzare l'esercito contro i dimostranti, e ha dichiarato il 5 di febbraio festivo in modo che le scuole sospendano le lezioni.
Per tutta risposta gruppi di manifestanti stanno operando collette per le strade, al fine di fornire a Bucaram, che ha già vissuto lunghi anni in esilio a Panama, un biglietto aereo già pagato verso quella destinazione.

RUSSIA, 3 febbraio. Si estende in tutto il paese lo sciopero della fame delle vittime di Cernobyl rimaste senza pensioni di invalidità da mesi. In una regione degli Urali uno di loro si è suicidato dandosi fuoco: è il quarto dall'inizio dell'anno che giunge a questo gesto estremo di protesta. Le regioni più coinvolte dalle proteste sono quelle di Tula e di Sverdlovsk dove risiedono più di 4.000 persone provenienti dalle regioni attorno a Cernobyl ed altre che sono rimaste vittime di analoghi incidenti nucleari. A fare lo sciopero della fame sono ora in 113 e tutti hanno finora rifiutato le cure mediche; due sono già deceduti per infarto.

TURCHIA, 5 febbraio. Amnesty International ha denunciato oggi che la corte marziale di Ankara ha condannato a 6 mesi di carcere un obiettore di coscienza, Osman Murat Ulke, per aver bruciato pubblicamente la sua cartolina precetto. Il giovane sta scontando la pena nella prigione militare di Myrat e rischia fino a due anni di galera. "Amnesty International - si legge nel comunicato dell'organizzazione - considera prigioniero di coscienza colui il quale sia imprigionato o detenuto perché in base a motivi religiosi, politici, morali o analoghi, si rifiuta di adempiere al servizio militare laddove nel paese non è riconosciuta l'obiezione di coscienza e non esiste il diritto ad un servizio civile alternativo".

MESSICO, 5 febbraio. La polizia militare ha reso noto di aver scoperto la sede di Acapulco di un gruppo dell'Epr, l'Esercito popolare rivoluzionario. Gli agenti sarebbero stati avvisati della presenza di munizioni e fucili all'interno dell'appartamento da una telefonata anonima.

EQUADOR, 5 febbraio. In attesa dell'inizio dello sciopero generale il presidente Bucaram si è dichiarato "fondamentalmente d'accordo con le ragioni dello sciopero" e si è detto deciso ad aderire, buffa idea considerato che la protesta è organizzata per la sua destituzione. In un discorso nella notte alla televisione ha annunciato di voler convocare tutte le principali forze sociali e sindacali del paese al fine di trovare una soluzione comune ai problemi posti.
Ma lo sciopero si è svolto in maniera pressoché totale: durante la notte nella capitale l'interruzione di alcune arterie stradali tramite barricate ha anticipato le azioni che sono iniziate alle 6 del mattino, ora in cui a moltissime finestre è apparsa la bandiera equadoriana abbrunata. L'autostrada panamericana è stata bloccata nelle province andine di Cotopaxi, Tungurahua e Chimborazo grazie all'intervento delle organizzazioni indigene. Sempre nella capitale le forze armate hanno creato una rete di protezione con mezzi blindati e filo spinato al palazzo presidenziale. Intanto il presidente si è affrettato a dichiarare, come annunciato, lo stato di emergenza, che gli permette di precettare tutti i cittadini del paese, utilizzare le forze armate contro qualsiasi protesta e ordinare che tutti i servizi pubblici funzionino normalmente. Durante la giornata folle di manifestanti hanno tentato di dirigersi verso il Parlamento e la polizia ha fatto uso dei lacrimogeni: ma la gente è riuscita ad aggirare i cordoni e si è riunita di fronte al palazzo del governo chiedendo a gran voce la destituzione del presidente.
La protesta è dovuta al fatto che per essere eletto Bucaram aveva promesso salari più alti per gli strati più poveri della popolazione e il congelamento di alcune tariffe fondamentali come quella del gas. Tutto questo non è avvenuto, anzi Bucaram ha fatto ricorso per il suo piano di riforme all'ex ministro dell'economia argentino Domingo Cavallo, un fervente teorico delle teorie neoliberali. I recenti tagli (le tariffe sono aumentate fino al 300%) decisi dal governo sulle spalle di un paese già tra i più poveri dell'America Latina e per maggioranza abitato da indios delle montagne (gli indigeni costituiscono il 60% della popolazione), hanno fatto scattare la mobilitazione generale, cui ha aderito anche la classe imprenditoriale e la chiesa.

COLOMBIA, 5 febbraio. Il 3 di febbraio è stato sferrato un massiccio attacco da parte del Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) ad una postazione militare nella regione di San Juanito (provincia di Meta), un centinaio di chilometri dalla capitale. La presenza dei guerriglieri è stata stimata in circa 400 unità, tanto che il governo ha immediatamente inviato nella zona un contingente di 600 soldati che sono appoggiati da elicotteri. Ciononostante la guerriglia è riuscita a prendere sotto controllo tutta la zona montagnosa intorno a San Juanito. Nella notte una colonna di 200 guerriglieri ha attaccato due elicotteri militari, impegnando l'esercito in combattimenti resi difficili dall'asperità della zona di montagna.

BRASILE, 14 febbraio. Gli squadroni della morte sono tornati ad uccidere: questa volta le vittime sono cinque ragazzini tra i 14 e i 15 anni, rei di non aver pagato l'autobus. I cinque erano stati scoperti all'interno del mezzo mentre dormivano e consegnati dall'autista dell'autobus ai sorveglianti dell'azienda trasporti: le vittime sono state ammanettate, fatte stendere per terra e trucidate con un colpo alla testa, senza che nessuno intervenisse a difenderli.

BRASILE. Il presidente Cardosio, parlando del suo recente viaggio a Roma, ha dichiarato di essere rimasto "infastidito" dalle critiche che 68 intellettuali italiani hanno portato alla sua riforma agraria, dichiarando che gli intellettuali in questione non hanno presente la situazione odierna brasiliana. I 68, legati a dieci diverse università italiane, avevano inviato a Scalfaro una denuncia dei massacri perpetrati nei mesi scorsi contro i contadini del movimento Sem Terra che doveva essere diffusa nel corso dell'insignimento della laurea honoris causa al presidente brasiliano.
Cardoso ha poi definito quello dei Sem Terra "un movimento primitivo ed immaturo", dichiarando inoltre di cercare di risolvere il problema con la riforma agraria che prevede: assegnazioni di terre a circa 100 mila famiglie, un'imposta rurale contro gli interessi dei latifondisti e le leggi varate a favore degli espropri di terre improduttive che però non sono giudicate assolutamente insufficienti.

PERÙ. La polizia ha arrestato domenica Alberto Ricse, meglio noto come "Chino", uno dei capi del movimento rivoluzionario Tupac Amaru. La cattura è stata compiuta in una zona del dipartimento di Junin, a est di Lima. Ricse appartiene alla colonna guerrigliera Juan Santos Atahualpa, che opera nelle foreste centrali del Perù amazzonico. Da essa sarebbe partito il commando che ha occupato l'ambasciata giapponese mesi fa.
E dall'ambasciata i segnali si fanno sempre più preoccupanti: un giornale di Lima ha pubblicato un piano che i servizi segreti avrebbero preparato il 5 febbraio per prendere con la forza l'edificio, occupato tuttora e con una settantina di ostaggi. Il piano prevedeva un'azione congiunta da parte dei corpi speciali della polizia e di quelli dei marines USA di stanza a Panama da compiersi in sette minuti in una sera senza luna, dopo aver tagliato l'elettricità nella zona. E' stato calcolato sulla carta che il contingente avrebbe potuto uccidere il 95% dei guerriglieri, ma pure tre quarti degli ostaggi e il 20% degli incursori avrebbero potuto rimanere uccisi. E' dal 17 dicembre che i reparti speciali della polizia si stanno addestrando in una zona a sud di Lima per liberare gli ostaggi.
Intanto un cameramen di una tv peruviana, Canal 2, è stato fermato nei pressi dell'ambasciata. Lo ha reso noto la rete televisiva, precisando che il cameramen si era spinto troppo vicino alla sede dell'ambasciata. In una trasmissione è stata chiesta l'immediata scarcerazione dell'operatore, che si trova recluso negli uffici della Dincote, la direzione antiterrorismo senza possibilità di comunicare con l'esterno.
Non è il primo giornalista che viene arrestato in questa vicenda, il primo fu quello di una tv giapponese fermato il primo febbraio per essere entrato nella residenza e aver intervistato gli ostaggi e i guerriglieri. Dopo 5 giorni di fermo venne espulso dal Perù.

EGITTO. Due ragazze sono state uccise in Egitto per aver osato indossare pantaloni. La prima, 21 anni, è stata bruciata viva dalla madre che temeva che il genero, vedendola in pantaloni, potesse chiedere il divorzio. La seconda invece è stata vittima di una tentata violenza da parte del cugino, il quale si è scagionato dicendo di aver perso la testa dopo averla vista in jeans e maglietta.

COLOMBIA. Nonostante il fatto che 800 mila persone siano in sciopero da martedì a tempo indeterminato il governo colombiano ha dichiarato di non voler fermare il piano di privatizzazioni delle aziende statali previsto dal ministro delle Finanze Josè Antonio Campos. Il presidente Samper avrebbe anzi ordinato di accelerare la vendita delle imprese di Stato che è ritenuta la misura necessaria per risanare il deficit del paese.
Il governo sarebbe inoltre disposto ad aumentare lo stipendio dei dipendenti, ma non nella misura richiesta dai sindacati.
Mercoledì 19 è prevista a Bogotà una grande manifestazione indetta dai lavoratori.
Intanto nella zona di Galeras, un importante scontro è avvenuto fra l'esercito e gruppi delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) in cui sono morti due poliziotti e due guerriglieri.
Le autorità colombiane hanno intanto rafforzato le misure di sicurezza intorno all'aeroporto dove sono esplosi mercoledì 20 chili di dinamite in un probabile attentato contro il presidente Samper che si trovava lì per assistere alla partita Colombia - Argentina.

SPAGNA. Si sarebbero quasi concluse le trattative tra il governo spagnolo ed il gruppo terrorista di estrema sinistra Grapo (Gruppo di resistenza antifascista 1° ottobre) che si starebbe per sciogliere in cambio del riconoscimento legale del Partito Comunista di Spagna Riformato, il Pcer, suo braccio politico. Decine di membri del Grapo sono in prigione da tempo e il suo capo ha fatto perdere le tracce dopo essere fuggito dalla prigione di Granada nel '92.
Intanto sabato a Bilbao sono rimaste ferite 23 persone nel corso di una manifestazione di solidarietà con Herri Batasuna. L'assessore regionale per la sicurezza ha annunciato che si presenterà davanti all'assemblea del paese basco per spiegare come non fosse stato possibile disperdere i dimostranti se non con l'uso delle armi. Un portavoce di Herri Batasuna ha invece dichiarato che c'erano già disposizioni precise sull'uso della forza e che i dimostranti sono semplicemente caduti in un tranello. La dimostrazione era stata convocata per chiedere democrazia per il popolo basco.

TURCHIA. Alcune migliaia di donne turche sono sfilate per protestare contro le aperture del governo, considerato laico, alle dottrine islamiche. "No alla sharia (la legge religiosa)" è stato il grido delle donne radunate in piazza ad Ankara. Molte di loro inneggiavano a Kemal Ataturk, padre della patria, che negli anni '20 estese il voto alle donne e le incoraggiò a levarsi il velo. Ma da quando è arrivato al potere il partito Refah si moltiplicano i segnali di tensione in quanto il governo avrebbe l'intenzione di rendere di nuovo obbligatorio il velo per le dipendenti statali, riorganizzare gli orari per rispettare le ore di digiuno del ramadan e costruire una moschea proprio nella piazza simbolo della democrazia laica in Turchia. La manifestazione era stata organizzata da una cinquantina di organizzazioni femminili all'indomani dell'ennesima provocazione: durante la preghiera del venerdì l'Iman della principale moschea, dove si recano a pregare i ministri del governo, ha lanciato una sfida ai laici che non rispettano la sharia, la legge sacra del Corano.

BAHREIN, 18 febbraio. Un poeta del Bahrein, accusato di aver pubblicato un'opera in cui si denunciano le gravi violazioni di diritti umani e le violenze perpetrate dal governo in questi ultimi anni, è stato messo in galera. La notizia è stata ufficialmente confermata insieme a quella che lo scrittore, Ali Hasan Yousef, è stato privato dell'incarico che aveva presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Le violenze si riferivano al dicembre del 1994, quando l'opposizione sciita scese in piazza per chiedere la reintegrazione del Parlamento, sciolto 20 anni fa, la liberazione dei detenuti politici ed una dovuta lotta alla disoccupazione giovanile.

COLOMBIA, 18 febbraio. I guerriglieri del Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) hanno sequestrato il sindaco e quattro funzionari della cittadina di Solano, nel sud del paese.
Nel frattempo Gabriel Garcia Marquez ha annunciato la sua decisione di lasciare il paese e trasferirsi definitivamente in Messico, perché deluso da quanto sta avvenendo in Colombia. Il premio Nobel ha dichiarato di non voler più rientrare nel Paese, finché il presidente Samper resterà al potere.
A rafforzare la decisione dello scrittore sarebbe stata l'approvazione della recente legge da parte del Parlamento per la quale non verranno più finanziate le grandi firme che collaboravano con la televisione nazionale: Marquez ha dichiarato che la legge in questione chiude la bocca a quanti denunciavano le collusioni tra il cartello dei narcotrafficanti di Medellin e il presidente Samper in occasione delle elezioni che hanno portato quest'ultimo al potere.

ROMANIA, 18 febbraio. Tanto grave la crisi economica in Romania che il governo provvisorio ha deciso una serie di misure spaventevoli per far fronte al disastro: le tariffe di benzina, trasporti pubblici, telecomunicazioni ed elettricità passano dal 50 al 500%. Il previsto aumento di alcuni generi alimentari, inoltre, sta provocando grosse file davanti ai negozi, dove si fa incetta di provviste.
Questi aumenti sono in armonia con il programma di risanamento dell'economia che è deciso attraverso la totale liberalizzazione dei prezzi e del tasso di scambio della moneta nazionale, nonché tramite la privatizzazione e la ristrutturazione delle imprese di stato: 3.600 sono le aziende statali che verranno toccate dal piano.

BULGARIA, 18 febbraio. Se la Romania piange, la Bulgaria non sta meglio: il prezzo dei carburanti verrà triplicato a partire da oggi, in maniera tale che la gran parte degli abitanti del paese non potrà più accedere ai rifornimenti: lo stipendio di uno statale equivarrà al costo di 13 litri di benzina. La produzione della raffineria statale, infatti, è stata drasticamente diminuita a causa della svalutazione della moneta locale nei confronti del dollaro. Il governo ha anche vietato l'esportazione di carburante e i controlli alle frontiere sono stati rafforzati per scoraggiare il mercato nero con i paesi confinanti. Le conseguenze dei rincari hanno già paralizzato completamente i trasporti pubblici all'interno del paese. Anche per quel che riguarda le derrate alimentari, sembra che le riserve di farina stiano avviandosi al completo esaurimento, nel qual caso Sofia dovrà rivolgersi al mercato estero facendo lievitare il costo del pane di almeno 100 volte, cosa che lo renderebbe inaccessibile alla maggior parte della popolazione.
Così sono stati invitati nel paese gli esperti del Fondo Monetario, che avranno colloqui con rappresentanti del Ministero delle Finanze. Successivamente è prevista anche una tornata di colloqui con la Banca Mondiale.

SPAGNA, 18 febbraio. Sono sei i dirigenti di Herri Batasuna arrestati ieri a Bilbao per essersi rifiutati di comparire di fronte ad un tribunale spagnolo. Andranno a far compagnia ad altri 10, dei 25 esistenti, che erano già stati arrestati in questo stesso mese, accusati di aver fatto campagna elettorale tramite un video dell'Eta che incitava apertamente alla violenza.
Poco prima di venire arrestati, i sei si erano recati all'ambasciata norvegese per chiedere che il paese nordico facesse da tramite nei negoziati di pace col governo spagnolo.
Intanto prosegue la vertenza dei trasportatori in Spagna, che ieri hanno interrotto le trattative col governo dopo che il primo ministro Aznar li aveva pubblicamente accusati di essere "una minoranza radicale e violenta, spalleggiatrice dell'Eta". La vertenza sindacale si è aperta sull'età dei prepensionamenti che il governo vorrebbe a 60 anni, mentre il sindacato vuole che venga abbassata a 55.

SARDEGNA. Due milioni e mezzo di metri cubi di cemento minacciano la Costa Smeralda: il progetto è quello della Ciga Immobiliare dell'Aga Khan e dei suoi soci nordamericani della Itt Sheraton che vogliono costruire alberghi, ben 2 mila ville, migliaia di appartamenti e un porto turistico ai confini dei due parchi della Maddalena e delle Bocche di Bonifacio.
Una parte dell'insediamento è previsto dentro la fascia dei 300 metri dal mare in barba alle leggi regionali che lo vietano. Il progetto quindi necessita di una deroga da parte della giunta regionale, ipotesi che ha fatto insorgere Legambiente che ha già dato vita ad una copiosa raccolta di firme.

ISRAELE. Nonostante le ovvie proteste da parte palestinese, il primo ministro israeliano ha approvato oggi il progetto di costruzione di importanti autostrade che attraverseranno la Cisgiordania. Si tratta nella fattispecie di una tangenziale che circonderà la parte orientale di Gerusalemme e di una seconda strada che collegherà la capitale con la costa. E' stata approvata anche la costruzione di un'arteria che attraverserà i territori meridionali della Cisgiordania.
I progetti prevedono la confisca di larghe zone di terra edificabile.
Il leader palestinese di Gerusalemme, Faisal Husseini, ha aspramente criticato la decisione, dichiarando che costituisce la condanna a morte delle trattative di pace, che ancora devono sciogliere il nodo sulla città santa.

THAILANDIA, 20 febbraio. Sale la tensione al confine con la Birmania: i soldati thailandesi avrebbero sostenuto un combattimento a fuoco con soldati dell'esercito birmano ed una caserma al confine della Thailandia è stata cannoneggiata.
Gli scontri sono dovuti alle continue infiltrazioni dei soldati di Rangoon alla caccia dei ribelli di etnia karen, che si rifugiano nel vicino paese.
Il portavoce di questi ultimi ha parlato di centinaia di vittime e ha fatto sapere che le truppe birmane sono appoggiate nella loro caccia da elicotteri.

FRANCIA, 21 febbraio. Buone notizie contro il nucleare. Il governo francese ha bocciato il decreto che permetteva di riaprire la rischiosissima centrale nucleare Superphoenix di Creys-Malville, nel sud della Francia. Il reattore, contestato per la sua scarsa sicurezza, era stato chiuso il 24 dicembre scorso in attesa di essere trasformato il laboratorio di ricerca. A causa delle continue avarie il reattore aveva funzionato in tutto solamente 30 mesi, costando un'enormità alla collettività d'oltralpe.
Superphoenix è per il 33 per cento gestito anche dall'Enel e da altre società tedesche, olandesi, belghe e britanniche.

PERÙ, , 21 febbraio. I detenuti per attività politiche rinchiusi nelle carceri di massima sicurezza del paese hanno iniziato uno sciopero della fame affinché possano riprendere le visite dei familiari, bloccate da quando è occupata l'ambasciata giapponese a Lima.
Intanto è arrivata oggi in Perù la rappresentante del movimento argentino Madri di Plaza de Majo, Hebe De Bonafini, su sollecitazione del portavoce europeo dell'Mrta.
Fujimori ha ufficialmente respinto l'intervento delle Madri di Plaza de Majo.

TURCHIA, 21 febbraio. Intanto la Turchia ha in mente di espellere 70 mila cittadini di origine bulgara. Nel 1989 la Turchia aveva deciso di concedere la nazionalità ai bulgari di etnia turca, ma il forte aumento degli arrivi dal vicino paese aveva fatto recedere dalla decisione il governo, che aveva già bloccato il decreto nel 1993.

EL SALVADOR, 22 febbraio. Salvador Sanchez, massimo esponente del Frente Farabundo Martì, ha denunciato gli squadroni della morte per l'uccisione di due esponenti di sinistra avvenuto a Nejapa, a una trentina di chilometri da Città del Salvador. Il commando degli sconosciuti avrebbe scaricato raffiche di mitra contro la sede del Frente: oltre ai due morti vi sono altri tre esponenti feriti.
La tensione è alta nel paese perché le elezioni del 16 marzo vedono il Frente e l'Arena (Alleanza conservatrice) alla pari nei sondaggi.
Gli squadroni della morte erano molto attivi negli anni '80: allora i morti erano oltre mille ogni mese.

SPAGNA, 22 febbraio. Il governo spagnolo ha ufficialmente dichiarato di considerare un errore la riapertura del dialogo con l'Eta. Lo ha detto il vice presidente respingendo le richieste di autonomia avviate dal partito nazionale basco.
Ieri il governo locale basco ha approvato, con il voto contrario del partito di Aznar e quello dei socialisti, una proposta di dialogo con un capo dell'Eta, attualmente detenuto, Lorenzo Laa Mitxelena, detto Txikierdi, al fine di discutere la richiesta di Eta di far trasferire nelle galere basche i 500 prigionieri politici attualmente dispersi in carceri dello stato spagnolo.
Favorevoli a questa ipotesi si sono detti il partito nazionale basco e Herri Batasuna.

GERMANIA, 22 febbraio. Dodici agenti feriti e decine di manifestanti contusi è il bilancio della contestazione avvenuta nella città di Magdeburgo (Germania Orientale) per protestare contro l'uccisione (avvenuta a pugnalate) di Frank Boettcher, 17 anni, ad opera dei naziskin locali. Alla manifestazione hanno partecipato almeno 2 mila persone, dell'area dell'autonomia tedesca (così dicono i rapporti di polizia).
"Nulla e nessuno viene dimenticato, lottare contro il terrore di destra" era lo slogan della manifestazione, cominciata pacificamente e culminata in scontri con i poliziotti.
Magdeburgo era già stata teatro dell'uccisione di un altro giovane dell'autonomia, nel 1992 e per una "caccia al nero nel maggio del '95.

AFGHANISTAN, 22 febbraio. Quattro appartenenti ad un'Organizzazione non governativa francese, Action contre la faim, sono stati arrestati dalle milizie dei taleban. Gli arresti sono avvenuti nel corso di una cena, dove i taleban sono intervenuti arrestando il cuoco ed il responsabile della sicurezza (entrambi afghani) e sequestrando macchine fotografiche, pellicole, film e giornali.
Successivamente sono stati arrestati anche due cittadini francesi con la motivazione che secondo il Corano sarebbe vietato riprendere immagini di persone in fotografia e sui dipinti.

BULGARIA, 22 febbraio. La crisi in Bulgaria sta degenerando: dopo le lunghissime code di fronte agli alimentari, in alcune località del paese la gente ha letteralmente assaltato i negozi. Cittadini affamati hanno fatto irruzione in una fabbrica di pane nel sud ovest del paese, ma la polizia è riuscita a fare in modo che non venisse saccheggiata del tutto.
Le scorte governative stanno esaurendosi, sono rimaste solo circa 20 mila tonnellate di frumento, mentre sarebbero necessarie per giungere al nuovo raccolto, almeno 500 mila.
Si è appreso intanto oggi che la Banca Mondiale intende aiutare la Bulgaria in questo momento di grave crisi economica, "contribuendo a creare un sistema di sicurezza sociale al fine di attenuare gli effetti congiunturali dovuti alla liberalizzazione dei prezzi ed alle privatizzazioni". Chi ha orecchie per intendere...




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