La Jornada 28 maggio 1998
José Gil Olmos ¤
Il governo messicano ha emesso ieri una circolare, diretta a tutte
le sue delegazioni diplomatiche nel mondo, con le nuove regole
che dovranno rispettare gli osservatori e le organizzazioni non
governative (ONG) dell'estero che desiderino visitare il paese
per investigare sulla situazione che riguardano i diritti umani
in Messico.
Non si tratta di vietare o di restringere l'entrata di osservatori,
ma di organizzarla e di evitare altri conflitti, ha detto il commissario
dell'Istituto Nazionale di Migrazione (INM), Alejandro Carrillo
Castro, segnalando che fino ad ora non esisteva in Messico un
codice di precisazioni per incanalare le attività degli
osservatori e dei membri di ONG che desiderano consegnare aiuti
umanitari.
Le nuove norme specificano le condizioni ed i requisiti cui dovranno
adempiere i visitanti stranieri che hanno come obiettivo l'osservazione
dei diritti umani o la consegna di aiuti umanitari.
In una conferenza stampa, il funzionario ha assicurato che, per
elaborare le nuove regole, si è consultata la Commissione
Nazionale dei Diritti Umani (CNDH), l'ufficio in Messico dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), la
Barra Messicana Collegio di Avvocati e l'Associazione Messicana
sul Diritto Migratorio. Così pure, si è tenuto conto
delle preoccupazioni dell'organizzazione statunitense Human Rights
Watch e del Centro dei Diritti Umani Agustín Pro Juárez.
Ha spiegato che si tratta di una circolare e non di un regolamento,
"perché il INM non è un organo legislativo"
e perché, procedendo così, l'istituto adempie alle
facoltà che la stessa Assemblea Legislativa le ha consesso
con la Legge Generale di Popolazione.
In quanto alle condizioni, si dice che il soggiorno sarà
di 10 giorni, però con la possibilità di essere
ampliato per situazioni eccezionali a discrezione del responsabile
dell'INM, previa sollecitudine adeguatamente argomentata. L'autorizzazione
sarà concessa solo a gruppi con un massimo di 10 componenti,
salvo alcune eccezioni che dovranno pure essere approvate dallo
stesso funzionario.
Il gruppo dovrà accreditare un rappresentante o portavoce,
e gli verrà notificato per scritto che dovranno essere
rispettate le leggi messicane e le condizioni di ingresso, che,
essenzialmente, consistono nel non partecipare a riunioni o atti
politici, nel rispettare le limitazioni di transito che impongano
le autorità amministrative, e tra queste quella d'immigrazione.
In quanto ai requisiti: presentare la richiesta e la documentazione
con 30 giorni d'anticipo dalla data richiesta d'ingresso. L'organizzazione
dovrà avere uno statuto consultivo del Consiglio Economico
e Sociale dell'ONU o 5 anni di anzianità.
Così pure sarà obbligata a presentare il programma
di lavoro ed il biglietto di ritorno che coincida con la data
della partenza autorizzata; documentare l'esperienza dei visitanti
e, in caso in cui ci sia l'invito da parte di qualche istituzione
messicana, presentare la lettera dell'organizzazione in cui si
avalli la serietà della stessa, corresponsabilizzandosi
anche nel rispetto del programma di attività, della partenza
e del comportamento di rispetto verso le leggi messicane.
Le regole specificano che gli osservatori o i membri di organizzazioni
non governative dovranno rispettare strettamente le condizioni
che verranno loro fissate nel nullaosta di ingresso e le disposizioni
che stabiliscono le leggi rispettive.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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