DENUNCIA URGENTE DA EL BOSQUE, CHIAPAS

(L'Esercito federale ha occupato il 27 febbraio il Centro Regionale di Eco-sviluppo El Bosque, intimidendo e interrogando gli indigeni, maestri e alunni che si trovavano lì. Questo centro di sviluppo della zona Altos-Nord è stato inaugurato nel 1992 dal vescovo Samuel Ruiz. Gli indigeni della zona fanno nel luogo corsi intensivi, in regime di internato, su agro-ecologia, carpenteria, elettricità, sartoria, ecc....

Già il 21 dicembre del 1994, l'esercito con la Sicurezza Pubblica e PGR entrò in questo centro legando epicchiando tutti i ragazzi, minacciandoli di ucciderli se fossero tornati. Questo centro funziona parallelamente a quello del Don Bosco, a San Cristóbal de Las Casas, diretto da Raimundo Snachez Barraza, membro titolare della Commissione Nazionale di Intermediazione, dove adesso sono ospitate le famiglie di Chenalhò che fuggono dalla violenza paramilitare.)

CENTRO REGIONALE DI ECOSVILUPPO "EL BOSQUE"

MUNICIPIO DI EL BOSQUE, CHIAPAS,

27 FEBBRAIO 1998

DR. RAYMUNDO SANCHEZ BARRAZA

COORDINATORE GRAL. DEL CIDECI LAS CASAS A.C.

SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS, CHIAPAS.

Attraverso questo mezzo il personale del Centro di El Bosque, dipendente dal CIDECI LAS CASAS A.C, San Cristobal de Las Casas, si rivolge a lei.

La informiamo di quanto segue perché prenda le misure pertinenti, necessarie per la nostra sicurezza:

1.- Venerdì 27 febbraio 1998, alle 4.15 pm., sono entrati nel centro circa 60 elementi dell'Esercito federale Messicano fortemente armati, distaccati da Cate del municipio El Bosque, al comando del capitano 2o del Battaglione di Fanteria il sr. Alfonso Castellanos Arisaga.

2.- Presentandosi ci dicono in ripetute occasioni che questo centro è un accampamento per la formazione dei guerriglieri,.

3.- Ci chiedono di mostrare loro le installazioni e filmano ovunque.

4.- Ci fanno pressione perché diciamo la verità, e noi facciamo vedere loro il nostro lavoro quotidiano (ortaggi e produzione di animali)

5.- Ci dividono in 2 gruppi accusandoci di essere zapatisti.

6.- Il capitano dice che è un luogo carino per un accampamento militare e che avrebbero dovuto celebrare il giorno dell'esercito in questo luogo.

7.- Ci dicono di andare via da qui e che cerchiamo altro lavoro, che non ci conviene rimanere.

8.- Ci dicono, ripetendolo in varie occasioni, che non dobbiamo avere paura, già che loro entreranno nella notte per avere cura di noi, che non ci sorprenda vederli.

9.- Attraversando alcuni piccoli ponti del centro, loro dicono che non dobbiamo negarlo, che quelli sono i ponti che usano gli zapatisti per la loro pratica.

10.- Ci fanno correre per un piccolo pezzo di strada senza sapere il perché.

11.- Ci chiedono di posare per la foto, per la quale ci fanno mettere di fronte a tutti e dietro di noi loro filmano tutto.

12.- Alla fine ci mettono in cucina e il capitano dice che usciamo quando lui toccherà la porta per registrare le nostre voci e la nostra immagine, facendo un breve discorso completamente differente al precedente interrogatorio, facendoci vedere che era in un pattugliamento di routine.

13.- Entrarono nei dormitori e guardarono fino sotto le coperte.

ATTENTAMENTE

Artemio Lopez Mendez

ENLACE CIVIL A.C.

Via Ignacio Allende 4

29200 San Cristóbal de las Casas

CHIAPAS-MESSICO

Tel e fax: (52) 967-82104 e-mail: enlacecivil@laneta.apc.org

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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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